Pellegrinaggio: differenze tra le versioni

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[[File:Ambrogio lorenzetti storie di san nicola 01 1332 (details).JPG|thumb|left|180px|[[Ambrogio Lorenzetti]], dettaglio dalle ''[[Storie di san Nicola]]'' (1332) dove si vede il [[diavolo]] travestito da pellegrino col tipico berretto e bastone]]
 
Le prime notizie di pellegrinaggi penitenziali diretti a una specifica meta risalgono all'[[VIII secolo]]. I pellegrini avevano anche alcuni segni non infamanti che li contraddistinguevano: il bastone (detto [[bordone del pellegrino|bordone]]), la [[schiavina]], soprabito lungo e ruvido, la [[bisaccia]] in pelle per il denaro e il cibo, e i segni del [[santuario]] verso il quale si era diretti o dal quale si tornava, ben in vista sul copricapo o sul [[mantelloSanrocchino]] (indumento)|un mantello]] di tela cerata ispirato come forma a quello nell'iconografia di san Rocco).
 
Gli imperatori [[carolingi]] scoraggiavano tali pratiche per ragioni di [[ordine pubblico]]; nello stesso periodo i [[Vescovo|vescovi]] iniziarono a inviare questo particolare tipo di criminali direttamente al [[Papa|pontefice]], affinché fosse lui a comminare la penitenza o a concedere un'[[assoluzione (religione)|assoluzione]], anche se ciò causò talvolta conflitti tra alcuni vescovi e il pontefice: infatti i condannati, se pensavano di essere stati trattati con eccessiva durezza dal proprio vescovo preferivano migrare fino a [[Roma]] in cerca di pene meno severe, con un conflitto di competenza che all'epoca non era regolato da alcuna disciplina e che era segno della fatica di alcune [[diocesi]] di accettare la supremazia romana in maniera più che simbolica.