Salvatore Maranzano: differenze tra le versioni

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{{F|criminali|aprile 2010}}
[[File:Salvatore Maranzano.jpg|thumb|right|Salvatore Maranzano]]
{{Bio
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|PostNazionalità = , legato a [[Cosa Nostra americana]]
}}
==Biografia<ref>http://www.lacndb.com/Info.php?name=Salvatore%20Maranzano</ref>==
==Biografia==
Salvatore Maranzano nacque a [[Castellammare del Golfo]], in [[provincia di Trapani]], il [[31 luglio]] [[1886]]. Da giovane studiò in [[seminario]] ma si ritirò presto, venendo affiliato nella ''[[cosca]]'' [[Cosa Nostra|mafiosa]] locale e sposando Elisabetta Minore, figlia di un [[Cosa Nostra|boss mafioso]] [[Trapani|trapanese]].
===Gli inizi===
Salvatore Maranzano voleva diventare prete da giovane e studiò in [[seminario]], ma in seguito si associò al clan della [[mafia]] locale. Maranzano era una persona dalla forte propensione dal comando ed era molto rispettato dai suoi pari nel mondo nella malavita. Era affascinato da [[Giulio Cesare]] e dalla storia dell'[[Impero romano]] e si divertiva a parlarne ai membri meno dotti della mafia americana.
 
Nel [[1927]] Maranzano fuggì in [[Nordamerica]] a causa delle persecuzioni contro i [[Cosa Nostra|mafiosi]] in [[Sicilia]] attuate dal «prefetto di ferro» [[Cesare Mori]]<ref>http://www.viandante.it/sito24/work/00MAFIA/Anni%201920/Mafia%201927.php</ref>; giunto a [[New York]], si stabilì nella comunità di immigrati [[Sicilia|siciliani]] che abitavano a [[Williamsburg]], dove era attiva una ''[[cosca]]'' di compaesani [[Castellammare del Golfo|castellammaresi]] guidata dal [[Cosa Nostra|mafioso]] [[Nicola Schiro]], alla quale Maranzano si unì. Durante il [[Proibizionismo]], Maranzano installò una grande distilleria illegale di [[alcol]] nella [[contea di Dutchess]], che divenne una delle più grandi di [[New York]].
Maranzano si trasferì negli Stati Uniti nel [[1925]] stabilendosi a [[Brooklyn]] e divenendo ben presto il capo di un gruppo di mafiosi venuti da Castellammare del Golfo, che includeva [[Joe Bonanno]], [[Joseph Profaci]] e [[Stefano Magaddino]], mandati negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] da [[Vito Cascio Ferro]], boss della [[mafia siciliana]], con l'ordine di organizzare la mafia americana e portarla sotto il suo controllo. [[Vito Cascio Ferro|Cascio Ferro]] venne però arrestato durante il [[regime fascista]] e morì in carcere. Maranzano decise allora di organizzare la mafia americana sotto il suo controllo.
 
Nel [[1930]] [[Joe Masseria]], boss della [[Famiglia Morello]], ricattò Nicola Schiro a fine di [[estorsione]], imponendo un'alta [[tangente]] da pagare perchè la ''[[cosca]]'' [[Castellammare del Golfo|castellammarese]] stava diventando troppo potente e si era alleata con il suo acerrimo nemico [[Salvatore D'Aquila]], boss di una ''[[cosca]]'' a [[Brooklyn]] ucciso nel [[1928]]; Schiro pagò la [[tangente]] e poi sparì, lasciando Maranzano a capo della sua ''[[cosca]]''<ref>http://www.lacndb.com/Info.php?name=Cola%20Schiro</ref>.
===La [[guerra castellammarese]]===
Durante il [[Proibizionismo]], Maranzano iniziò ad invadere il territorio di [[Joe Masseria]], uno dei capi della [[Cosa nostra americana]], dirottando i [[camion]] carichi di alcolici di sua proprietà e iniziando ad impadronirsi dei bar di Masseria. Ciò portò ad un sanguinoso conflitto all'interno della malavita newyorkese che venne definito "[[guerra castellammarese]]" perché i mafiosi che vi parteciparono erano quasi tutti originari di Castellammare del Golfo.
 
Maranzano allora iniziò ad invadere il territorio di [[Joe Masseria]], dirottando i [[camion]] carichi di [[Alcolico|alcolici]] e distruggendo le [[birreria|birrerie]] illegali di sua proprietà. Invece Masseria rispose facendo assassinare il suo alleato [[Gaetano Reina]], che credeva lo stesse tradendo con Maranzano, ed altri [[Cosa Nostra|mafiosi]] alleati alla ''[[cosca]]'' [[Castellammare del Golfo|castellammarese]], scatenando la cosiddetta «[[Guerra castellammarese]]», che terminò il [[15 aprile]] [[1931]], quando [[Joe Masseria]] venne assassinato su ordine del suo alleato [[Lucky Luciano]], che lo tradì con Maranzano<ref>http://www.lacndb.com/Info.php?name=Castellammarse%20War</ref>.
Maranzano e i suoi uomini divennero sempre più forti durante il conflitto. La guerra finì dopo che uno dei luogotenenti di Masseria, [[Lucky Luciano|Charles “Lucky” Luciano]], contribuì ad organizzare l'omicidio dello stesso Masseria nell'[[aprile]] del [[1931]], chiedendo in cambio di essere considerato pari a Maranzano.
 
===La "leadership" di Maranzano===
Salvatore Maranzano strutturò la nuova gerarchia della mafia di New York, che sarebbe stata divisa in [[Cinque Famiglie]], che sarebbero state comandate da lui stesso, da Lucky Luciano, da Joseph Profaci, da [[Vincent Mangano]] e da [[Gaetano Gagliano]].
 
Maranzano dispose anche la creazione di una "''[[Commissione (mafia)|Commissione]]''", che doveva essere l'organo direttivo della mafia, di cui si nominò "''capo dei capi''"; Inoltre mise alcune regole all'interno della Commissione che tutti dovevano rispettare, pena la morte: proibì gli omicidi non approvati e che si parlasse dell'organizzazione e delle sue attività a nessuno, anche se l'interlocutore era la moglie di un membro dell'associazione.
 
Per dimostrare il suo dominio agli altri boss, Maranzano convocò un incontro a [[Wappingers Falls]], a New York, a cui parteciparono boss importanti come [[Al Capone]].
 
===Il declino===
Maranzano paragonava l'organizzazione all'Impero Romano ed infatti tentò di modellarla sulla base delle regole politiche della [[Roma antica]]. Infatti, essendo un mafioso all'antica, si oppose all'alleanza di Lucky Luciano con i gangster ebrei [[Meyer Lansky]] e [[Bugsy Siegel]], secondo la convinzione che chi fosse [[sicilia]]no non poteva lavorare con chi non lo era. Ciò portò Luciano e i suoi soci ad iniziare ad aspettare l'occasione per sbarazzarsi di Maranzano.
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==Note==
<references/>
 
{{Cosa nostra americana}}