Reggiane Re.2001: differenze tra le versioni

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[[File:ModellPhoto Re2001.png|thumb|Modello in scala di un Re.2001]]
 
La prima unità ad essere riequipaggiata con il Re.2001 fu il [[2º Gruppo Caccia Terrestre|2º Gruppo C.T.]] del [[tenente colonnello]] Giuseppe Baylon, ritornato dal Nordafrica nel settembre 1941 privo di velivoli. Il 9 di quel mese arrivò il primo Re.2001 al reparto, che per la fine dell'anno inquadrava ventotto di questi caccia.<ref name=punka34>{{cita|Punka|p. 34}}.</ref> Le sue tre squadriglie, la 150ª, la 152ª e la 358ª, cominciarono un lavoro di messa a punto del nuovo aereo a [[Ravenna]], ma per le avverse condizioni meteorologiche un nucleo di piloti completò l'addestramento a [[Gorizia]] alla fine dell'anno.<ref>{{cita|Apostolo 1996|p. 26}}.</ref> Il 12 gennaio 1942 venne ordinato alla 152ª Squadriglia di volare a [[Palermo]], con scalo a [[aeroporto di Roma-Ciampino|Roma-Ciampino]] e [[Aeroporto di Napoli-Capodichino|Napoli-Capodichino]].<ref>{{cita|Apostolo 1996|pp. 26-27}}.</ref> Tuttavia, a causa di problemi tecnici, la Sicilia verrà raggiunta solamente il 4 maggio, quando diciotto Reggiane atterrarono a [[Caltagirone]].<ref name=brindley224>{{cita|Brindley|p. 224}}.</ref> Il ridispiegamento dell'intero gruppo venne completato sei giorni dopo.<ref name=punka34/><ref name= "Caruana p. 183">{{cita|Caruana|p. 183}}.</ref> Un'altra fonte scrive invece che l'intero gruppo era a Caltagirone già il 4 maggio.<ref name=apo27>{{cita|Apostolo 1996|p. 27}}.</ref>
 
Il 2º Gruppo venne destinato alla scorta di bombardieri italo-tedeschi diretti contro l'isola britannica di [[Malta]], e già il 10 maggio i Reggiane Re.2001, assieme ai [[Macchi M.C.202]] del [[4º Stormo]], scortarono cinque bombardieri [[CANT Z.1007]]bis in volo per colpire un'istallazione [[radar]] dell'isola. Nell'occasione si verificò il primo scontro con gli [[Supermarine Spitfire|Spitfire Mk.V]], che riuscirono ad abbattere un bombardiere ed un M.C.202. al prezzo di tre caccia distrutti più altri due danneggiati dai Reggiane, che abbatterono anche un caccia pesante [[Bristol Beaufighter]].<ref name=punka34/> Due giorni dopo ci fu un'azione analoga tra nove Spitfire e quindici Reggiane 2001 del 2º Gruppo, mentre scortavano (insieme ad altri quindici Macchi MC.200) tre [[Savoia-Marchetti S.M.84|S.M.84]] del [[4º Gruppo Bombardamento Terrestre]]. I caccia britannici abbatterono un bombardiere e ne danneggiarono gravemente un secondo, ma i piloti dei Reggiane rivendicarono l'abbattimento di due Spitfire, uno per opera del [[sergente]] Paolo Morcino che però fu obbligato a fare un atterraggio di emergenza nei pressi di [[Ispica]], in quanto il suo carrello (come era avvenuto al suo comandante di gruppo) era stato danneggiato dal fuoco nemico.<ref name= "Caruana p. 183"/> In effetti, quel giorno la RAF perse due Spitfire: un pilota, il Sergeant Charles Graysmark del [[No. 601 Squadron RAF|601 Squadron]], ucciso, e il parigrado C. Bush del [[No. 603 Squadron RAF|603 Squadron]], ferito.<ref>{{cita|Rogers|p. 156}}.</ref> Per lo stesso 12 maggio una fonte parla anche di un tale sergente Marchio che rivendicò due abbattimenti nel tardo pomeriggio della giornata, dovendo tuttavia effettuare un atterraggio di emergenza vicino [[Siracusa]] a causa dei danni inflitti dal nemico, morendo qualche tempo dopo per le ferite riportate nell'azione.<ref name=punka34/> Non è tuttavia chiaro se si tratti dello stesso episodio del sergente Morcino ricostruito in diverso modo. Il bilancio dell'attività dei Reggiane dal 10 al 18 maggio mostra l'abbattimento di sedici aerei britannici abbattuti più un altro probabile, e altri tre danneggiati, di fronte alla perdita di un Re.2001 e al danneggiamento di altri tre.<ref name=punka34/> Proprio il 18 maggio Malta venne rinforzata da diciassette Spitfire decollati dalla [[portaerei]] {{nave|HMS|Eagle|94|6}}. Il giorno successivo i Re.2001 ribatterono facendo precipitare uno Spitfire e un Beaufighter, danneggiando anche cinque ulteriori Spitfire, anche se i bombardieri italiani (a cui i Re.2001 facevano da scorta) dovettero desistere dalla missione a causa dell'intervento avversario. Il 25 maggio cinque piloti del 2º Gruppo rivendicarono ciascuno l'abbattimento di un aereo; da parte sua la RAF dichiarò di aver abbattuto un Re.2001, ma in realtà non ci furono perdite tra le fila italiane. Gli scontri continuarono: dal 26 maggio al 2 giugno i caccia Reggiane privarono la RAF di otto aerei (cinque distrutti e tre danneggiati) al prezzo di tre aerei caduti, come i tre Re.2001 abbattuti dal fuoco contraereo maltese il 6 giugno (altri tre vennero danneggiati e di un altro non si seppe nulla). Il giorno dopo, 7 giugno, i Re.2001 in collaborazione con gli M.C.202 intercettarono alcuni aerei britannici posti a copertura di un [[convoglio navale]], facendo precipitare in mare un Beaufighter e due [[Aerosilurante|aerosiluranti]] [[Fairey Albacore|Albacore]].<ref name=punka34/> Diciassette Re.2001 furono impiegati anche durante la [[battaglia di mezzo giugno]], assieme a sette M.C.202, per scortare quattordici aerosiluranti [[Savoia-Marchetti S.M.79]] all'attacco contro uno dei due convogli britannici.<ref name=apo27/>