Let It Bleed: differenze tra le versioni

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''But if you try sometimes well you just might find''<br />
''You get what you need''|lingua=en}}
L'album si conclude sulle note di uno dei brani più epici mai composti dai Rolling Stones. Introdotto da un coro di voci angeliche, Jagger canta di delusione e rimpianto sullo sfondo di una chitarra acustica, alla quale si unisce una malinconica nota di [[corno francese]] suonato da [[Al Kooper]]. La tematica della canzone è stata indicata come una metafora delle continue delusioni provocate dagli anni sessanta (a questo proposito si noti l'uso fatto del pezzo nella colonna sonora del film ''[[Il grande freddo]]'' del 1983), ma anche come un monito moralisticheggiante verso l'abuso di droga (così almeno la interpretò [[Marianne Faithfull]] convinta che la canzone fosse diretta a lei). {{quote|La gente riesce a identificarvisi: insomma, è pur vero che non sempre si ottiene quel che si vuole, no? Ha una melodia molto bella, e i tocchi orchestrali di [[Jack Nitzsche]] sono davvero ottimi.<ref>Appleford, Steve. ''La storia dietro ogni canzone dei Rolling Stones'', Tarab Edizioni, Firenze, 1998, pag. 113, ISBN 88-86675-57-7</ref>|Mick Jagger, 1995}} Per la versione della canzone inclusa in ''Let It Bleed'', venne interpellato il coro di musica classica [[London Bach Choir]] che dona alla traccia un tocco "gotico" e un'apparenza maestosa e solenne. In realtà il brano era stato composto da Mick Jagger alla chitarra acustica nella sua stanza da letto, e provato già all'epoca delle sessioni per ''Beggars Banquet'' senza l'aggiunta del coro, ed infine eseguito in questa prima versione nel corso della trasmissione televisiva ''[[The Rolling Stones Rock and Roll Circus (film)|The Rolling Stones Rock and Roll Circus]]'' nel dicembre 1968. È il produttore [[Jimmy Miller]] che suona la batteria nella versione finale della traccia, poiché [[Charlie Watts]] aveva difficoltà a suonare il giusto [[groove]] nella canzone.<ref>Jagger, Mick; Richards, Keith; Watts, Charlie; Wood Ronnie. ''According to the Rolling Stones'', Mondadori, Milano, 2003, pag. 116-120</ref> Nonostante le polemiche suscitate dalle molteplici allusioni alla droga presenti nel testo del brano, che causarono anche le proteste ufficiali degli scandalizzati stessi scandalizzati membri del London Bach Choir che avevano partecipato all'incisione della canzone, ''You Can't Always Get What You Want'' venne pubblicata su singolo nel luglio del 1969 come [[B-side]] di ''Honky Tonk Women''.
 
=== Pubblicazione e accoglienza ===