Dialetto bergamasco: differenze tra le versioni

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Tra le principali varianti del dialetto si possono annoverare quelle della [[Valle Imagna]], della media e alta [[Valle Seriana]], della [[Valle Gandino]], della [[Valle Brembana]] e della [[Valle di Scalve]]. In molte zone di pianura prevale l'uso dei suoni aspirati; mentre muovendosi verso le province vicine, il lessico risulta ibridato da quello delle parlate confinanti (ad esempio dal milanese o dal lecchese).
 
Espressione idiomatica tipica del bergamasco è "''pòta''", termine di origine triviale, usato oggi come esclamazione principalmente per esprimere senso di rassegnazione davanti all'inevitabile.
Il termine esiste anche in bresciano e nell'antico padovano (Ruzante) nel senso di "insomma".
 
Il dialetto bergamasco è la lingua in cui [[Ermanno Olmi]] ha girato il suo film "[[L'albero degli zoccoli]]", vincitore del [[festival di Cannes]] nel [[1978]], in cui si racconta la vita di una comunità di [[mezzadria|mezzadri]] della pianura bergamasca alla fine del [[XIX secolo]].
 
== Fonetica ==
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:''ndomà laùre mìa'' = domani non lavoro
 
Espressione idiomatica tipica del bergamasco è "''pòta''", termine di origine triviale, usato oggi come esclamazione principalmente per esprimere senso di rassegnazione davanti all'inevitabile.
Il termine esiste anche in bresciano e nell'antico padovano (Ruzante) nel senso di "insomma".
 
Il dialetto bergamasco è la lingua in cui [[Ermanno Olmi]] ha girato il suo film "[[L'albero degli zoccoli]]", vincitore del [[festival di Cannes]] nel [[1978]], in cui si racconta la vita di una comunità di [[mezzadria|mezzadri]] della pianura bergamasca alla fine del [[XIX secolo]].
 
=== Articoli e sostantivi ===