Convoglio SC-7: differenze tra le versioni

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{{Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
 
Il '''Convoglio SC-7''', fu un [[convoglio navale]] [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleato]], partito dal [[porto]] [[Canada|canadese]] di [[Sydney (Nuova Scozia)|Sydney]], in [[Nuova Scozia]], con destinazione [[Liverpool]], attaccato, nell'[[ottobre]] del [[1940]], nell'[[Oceano Atlantico]] da [[U-Boot]] [[Germania nazista|tedeschi]], durante la [[seconda guerra mondiale]]. L'esito dello scontro, avvenuto tra le [[Kriegsmarine|unità sottomarine tedesche]] e le [[Royal Navy|forze di superficie inglesi]] di scorta al convoglio, unito alle perdite di tonnellaggio di materiali, costituì il maggiore successo realizzato fino a quel momento dalla flotta sottomarina tedesca nella [[Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]], nella cosiddetta [[Wehrmacht#La guerra dei convogli|guerra dei convogli]]<ref>Il tonnellaggio complessivo di navi affondate durante l'attacco al convoglio SC-7, unito a quello al convoglio HX-79, ammontò a 152.000. V. Salmaggi e Pallavisini, La seconda guerra mondiale, 1989, Mondadori, pag. 77.</ref>.
 
== La partenza ed i primi attacchi ==
[[Immagine:British Isles Rockall.svg|thumb|left|Mappa raffigurante la posizione dell'[[Rockall|isolotto di Rockall]], punto di avvistamento del convoglio SC-7 da parte dell'[[U-Boot|U-48]]]]
Il [[5 ottobre]] [[1940]] salpò dal [[porto]] [[Canada|canadese]] di [[Sydney (Nuova Scozia)|Sydney]], in [[Nuova Scozia]], il convoglio SC-7<ref>La sigla SC identificava i convogli che partivano dalla Nuova Scozia.</ref> con destinazione [[Liverpool]]; tale convoglio era composto da 36 navi, disposte su 8 colonne, mentre la scorta era formata da 6 navi: 3 [[Incrociatore ausiliario|incrociatori ausiliari]], 2 [[Classe Flower (corvetta)|corvette]], più uno [[Yacht armato]]. Responsabile del convoglio era il [[Viceammiraglio]] [[Lachlan Donald Ian Mackinnon]] ed esso avrebbe dovuto compiere la traversata ad una velocità intorno agli 8 [[Nodo (unità di misura)|nodi]]<ref>Il mercantile [[Stati Uniti d'America|americano]] [[SS Winona|SS ''Winona'']], causa avaria fu costretto a rientrare a Sydney il giorno dopo la partenza. V. Salmaggi e Pallavisini, La seconda guerra mondiale, 1989, Mondadori, pag. 77.</ref>.
 
Il viaggio procedette senza incidenti fino al giorno 11 quando, a causa del maltempo che rendeva difficoltoso tanto il mantenimento della formazione quanto l'adeguamento della velocità per le navi più rapide, alcuni mercantili si separarono dal convoglio e due di questi, il mercantile [[Grecia|greco]] [[SS Aenos|SS ''Aenos'']] ed il [[Nave cargo|cargo]] canadese [[SS Trevisa|SS ''Trevisa'']] furono avvistati rispettivamente dall'[[U-Boot|U-38]], comandato dal [[Tenente di vascello|tenente]] [[Heinrich Liebe]], e dall'U-124, comandato dal tenente [[Georg-Wilhelm Schulz]], due [[U-Boot Tipo IX|sommergibili di tipo IX]], e rapidamente affondati; la possibilità della presenza di un convoglio fu segnalata al comando tedesco me nei quattro giorni successivi, anche a causa delle difficili condizioni meteorologiche, non fu possibile avvistarlo.
 
Il contatto fu stabilito nella notte tra il 16 ed il 17 ottobre quando l'[[U-Boot|U-48]], comandato dal [[Capitano di corvetta|capitano]] [[Heinrich Bleichrodt]], che incrociava al largo dell'[[Rockall|isolotto di Rockall]], avvistò il convoglio ed attaccò, affondando due mercantili ma, attaccato a sua volta dalle unità di scorta immediatamente sopraggiunte, fu costretto ad allontanarsi ed il contatto fu nuovamente perduto; l'[[ammiraglio]] [[Karl Dönitz]] tuttavia, una volta ricevuta l'informazione della sicura presenza del convoglio, diede ordine a cinque sommergibili di dirigersi verso la zona per un attacco combinato, secondo la tattica dei [[Convoglio HG-76#Le tattiche dei convogli e dei branchi di lupi|''branchi di lupi'']]<ref>V. AA.VV., Il terzo Reich, vol. ''Branchi di Lupi'', 1993, H&W, pag. 67.</ref>.
 
== L'attacco ==
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[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101II-MW-0952-17, Frankreich, Auszeichnungen für U-99-Besatzung.jpg|thumb|left|Il [[Großadmiral]] [[Erich Raeder]] decora il comandante dell'U-99 [[Otto Kretschmer]]]]
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101II-MW-4260-37, Lorient, U-Boote U-123 und U-201 auslaufend.jpg|thumb|right|L'U-123 in partenza dal [[porto]] [[Francia|francese]] di [[Lorient]] (immagine del [[1941]])]]
I sommergibili tedeschi, una volta giunti nella zona in cui presumibilmente sarebbe transitato il convoglio, si disposero in linea ed, all'[[alba (giorno)|alba]] del 18 ottobre, esso fu avvistato ed immediatamente le unità tedesche iniziarono a raggrupparsi in attesa del calare del sole per sferrare l'attacco; la scelta del momento non era casuale in quanto l'attacco notturno ed in superficie si presentava come il più vantaggioso per gli ''U-Boot'', poiché le sagome delle navi nemiche si distinguevano molto chiaramente nel chiarore della luce della luna mentre il "profilo basso" dei sommergibili li rendeva difficilmente avvistabili, mentre la navigazione in superficie rendeva inutilizzabile l'[[Sonar|asdic]] per le navi di scorta<ref>Non era prevista una tattica prestabilita per l'attacco alle navi ed, una volta che questo era iniziato, i comandanti dei sommergibili erano liberi di scegliere la tattica che ritenevano migliore o più vantaggiosa. V. AA.VV., Ilop. terzo Reich, volcit. ''Branchi di Lupi'', 1993, H&W, pag. 69.</ref>; la giornata trascorse tranquilla e non si registrarono attacchi combinati da parte dei "lupi" e solo un singolo tentativo fu compiuto ancora dall'U-38 che danneggiò in modo non grave il mercantile [[SS Carsbreck|SS ''Carsbreck'']] ma che fu costretto ancora ad allontanarsi dopo l'arrivo della [[Classe Flower (corvetta)|corvetta]] [[HMS Heartsease (K15)|HMS ''Heartsease'']]<ref>Il mercantile [[SS Carsbreck|SS ''Carsbreck'']] fu in grado di continuare la navigazione ma fu affondato il 24 ottobre 1941 durante un attacco al convoglio HG-75 di cui faceva parte. V. Salmaggi e Pallavisini, op. cit., pag. 158.</ref>.
 
L'attacco fu sferrato alle 18.15 ed il primo affondamento fu opera dell'U-46, uno dei cinque [[U-Boot Tipo VII|sommergibili di tipo VII]] che componevano la "muta di lupi", comandato dal tenente [[Engelbert Endrass]], che affondò il mercantile [[Svezia|svedese]] ''Convallaria'' e nelle ore successive furono mandate a picco altre 8 navi, numero che aumentò a 17 quando alle 03.30 del mattino del giorno successivo l'attacco fu interrotto, portando a 20 il totale dei mercantili affondati, in aggiunta ai 3 affondati il giorno precedente e così ripartiti: 3 mercantili affondati dall'U-46, 6 affondati dall'U-99, comandato dal tenente [[Otto Kretschmer]], 3 affondati dall'U-101, comandato dal tenente [[Fritz Frauenheim]], 4 affondati dall'U-123, comandato dal tenente [[Karl-Heinz Moehle]], ed 1 affondato dall'U-124, comandato dal tenente [[Georg-Wilhelm Schulz]]<ref>Il tonnellaggio complessivo delle navi affondate ammontò a 84.946 e tra queste la maggiore fu la [[Francia|francese]], ma battente bandiera inglese, ''Languedoc'', di 9.512 tonnellate. V. Léonce Peillard, La Battaglia dell'Atlantico, 1992, Mondadori, pag. 114.</ref>.