Locomotiva FS 746: differenze tra le versioni

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Il [[tender (treno)|tender]], a carrelli, era del tipo unificato da 22 tonnellate d'[[acqua]]. Il suo peso totale a pieno carico risultava di 50.100 kg, con 6.000 kg di [[carbone]] e una dotazione di 100 kg di attrezzi e ferri da fuoco.
 
==[[Deposito Locomotivelocomotive|Deposito locomotive]] di assegnazione==
 
I primi depositi di assegnazione dopo i collaudi furono nel [[1923]],
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Negli anni successivi fecero la loro comparsa anche a [[Milano]], poi in seguito all'apertura della ''Direttissima Roma-Napoli'', nel [[1927]], la dotazione delle macchine di Napoli venne via via aumentata fino a 23 unità.
 
A partire dalla fine del [[1935]] in seguito alla elettrificazione della fondamentale tratta Napoli-Roma-Firenze le 746.xxx di queste due ultime località venne ripartite tra [[Ancona]], [[Salerno]] e [[Reggio Calabria]]. Ma elettrificata, entro il [[1937]], anche la [[Ferrovia Tirrenica Meridionale|linea ''Tirrenica meridionale'']], passarono lo [[Stretto di Messina]] venendo assegnate al [[Deposito Locomotivelocomotive di Catania]]. Nel [[seconda guerra mondiale|periodo bellico]], anche [[Torino]] ebbe una fugace dotazione di 746.xxx, ma già nel [[1957]] risultavano essere assegnate quasi tutte tra Ancona e Catania e in questi depositi conclusero verosimilmente la loro non lunga vita.
 
==Problemi tecnici e incidenti==
A causa della loro mole, specie nei primi tempi, dissestavano, a volte, i malandati binari, per cui i milanesi le affibbiarono il soprannome di [[Krasin (rompighiaccio)|Krasin]] dal nome del rompighiaccio russo che aveva raggiunto la sfortunata spedizione polare di [[Umberto Nobile]].
Il motore a doppia espansione, tra l'altro diverso da quello fino ad allora adottato sulle locomotive [[Locomotiva compound|compound]] FS (motore Plancher), fu anche fonte di problemi. In pratica, studi approfonditi sul suo rendimento, mostrarono che per velocità superiori ai 70 km/h i cilindri di bassa pressione contribuivano in maniera trascurabile al lavoro motore. Alcuni esperimenti di trasformazione del motore da compound a cilindri gemelli mostrarono la validità della strada intrapresa. Tuttavia tali esperienze giunsero troppo tardi, in un momento in cui le elettrificazioni a 3000 V [[corrente continua]] stavano procedendo di gran carriera. Conseguentemente fu deciso di non andare oltre.
Il [[25 febbraio]] del [[1956]] la 746.038 del [[Depositodeposito Locomotivelocomotive]] di [[Pescara]], dopo avere urtato una frana abbattutasi sulla linea nella notte, sviava dal binario finendo in mare presso [[punta Ferruccio]]. Il recupero della locomotiva, flagellata dalle onde dell'[[Adriatico]], iniziò il [[6 marzo]] e si protrasse fino al [[5 aprile]] successivo. Nella prima fase il tender, che aveva perso entrambi i carrelli, venne sollevato e trainato tramite due carrellini, su un binario provvisorio in pendenza del 180 per mille fino al binario di corsa. Il peggioramento delle condizioni del mare rese però irraggiungibile la locomotiva e fu necessario ricorrere alla costruzione di una diga semicircolare intorno ad essa. Il recupero avvenne infine per mezzo di due [[Locomotiva FS 735|locomotiva 735]] che, non senza notevoli fatiche e difficoltà, trainarono con un cavo d'acciaio la 746 su un nuovo tratto di binario provvisorio, in pendenza del 100 per mille, appositamente costruito fino alla battigia.<ref>{{cita|G. G. Turchi, ''746.038: un difficile recupero''|pp. 45-46|iF229}}.</ref>
 
==Unità Conservate==