CP/M-86: differenze tra le versioni
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IBM decise perciò di rivolgersi a [[Microsoft]], con la quale aveva già stretto un accordo per la fornitura dell'[[interprete (informatica)|interprete]] [[Microsoft BASIC]], chiedendo di fornirle anche un sistema operativo. Microsoft contattò quindi [[Seattle Computer Products]] che già commercializzava per il suo computer [[Seattle Computer Gazelle|Gazelle]] un proprio sistema operativo denominato [[86-DOS]], scritto da [[Tim Paterson]] ricalcando il CP/M. Microsoft ottenne una licenza sul software che le permetteva di rivendere il prodotto a terzi.<ref name="fire"/>
Microsoft adattò l'86-DOS all'[[hardware]] del PC e lo presentò ad IBM, che rimase soddisfatta del prodotto, decidendo di acquistarne la licenza e
Quando il PC IBM arrivò sul mercato, il fondatore di Digital Research, [[Gary Kildall]], vide la forte somiglianza che c'era fra il PC-DOS ed il suo CP/M e minacciò IBM di denunciarla per violazione della [[proprietà intellettuale]] di Digital Research. Per non finire in tribunale, IBM si accordò con Kildall per offrire il sistema operativo di Digital Research come alternativa al suo PC-DOS. Kildall adattò quindi il suo CP/M-80 al processore 8086 e produsse il '''CP/M-86'''. Purtroppo questa operazione richiese alcuni mesi e, quando il CP/M-86 fu disponibile, nel [[1982]], il PC-DOS era già stato acquistato da numerosi utenti. Inoltre IBM offriva il suo sistema operativo al costo di 40 dollari a copia mentre il CP/M-86 fu offerto a 240 dollari a copia, rendendolo di fatto un'alternativa poco appetibile.<ref name="chronicles">{{cita web|url=http://www.archive.org/details/GaryKild|titolo=Gary Kildall Special|editore=Internet Archive|opera=Computer Chronicles|accesso=18/09/10}}</ref>
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