Console (storia romana): differenze tra le versioni

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Sebbene avesse perduto di fatto ogni potere politico, il console ordinario godeva di un grande prestigio e il consolato era ancora considerato come il massimo onore che l’imperatore potesse concedere a un suddito. I due consoli designati entravano in carica ancora alle calende di gennaio, con una cerimonia solenne che comportava un corteo (''processus consularis'') e una distribuzione di denaro alla folla (''sparsio''), proibita dall’imperatore [[Marciano di Bisanzio]] ma poi reintrodotta da [[Giustiniano I]] nel [[537]].
 
Questa carica decadde durante il regno di Giustiniano: prima con il console di Roma [[Decio Teodoro Paolino]] nominato nel [[534]] dalla regina [[Amalasunta]] alle soglie della [[guerra gotica]], e quindi con il console di Costantinopoli, [[Flavio Basilio Juniore]], nel [[541]].
 
Per una lista completa dei consoli romani vedi: