Utente:Emc2 Deepwatcher/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
pulizia, nuova voce in cantiere "Missione Kepler"
Pulizia, rimando Kepler per fare "Pianeti extrasolari notevoli"
Riga 1:
==Pianeti extrasolari notevoli==
{{incorso|astronautica}}
[[Immagine:OGLE-2005-BLG-390Lb_planet.jpg|thumb|right|230px|Rappresentazione artistica del pianeta [[OGLE-2005-BLG-390Lb]], orbitante attorno ad una stella a 20.000 [[anno luce|a.l.]] dalla [[Terra]] ]]
{{Infobox missione spaziale
;1995, [[51 Pegasi|51 Pegasi b]]: Il primo pianeta extrasolare la cui scoperta è stata confermata da più osservazioni, orbitante attorno a una stella della [[sequenza principale]]. Questo [[Pianeta gioviano caldo|gioviano caldo]] (''hot Jupiter'') fu scoperto nel 1995 dagli astronomi [[Didier Queloz]] e [[Michel Mayor]] dell'Università di Ginevra.
|nome_missione = Missione Kepler
|foto_veicolo = Kepler bkgd.sm.jpg
|foto_veicolo_didascalia = Rappresentazione artistica del telescopio
|proponente = [[NASA]]
|aziende = [[Ball Aerospace & Technologies Corp.|Ball Aerospace]]
|destinazione = [[Osservazione astronomica]]
|flyby_di =
|satellite_di =
|lancio = [[7 marzo]] [[2009]]
|data_inserimento_orbitale =
|booster = [[Delta II]]
|esito =
|durata = Cinque anni
|massa = 1039 kg
|potenza =
|NSSDC_ID =
|web = http://kepler.nasa.gov
|semiasse_maggiore = 1.01319 [[Unità Astronomica|UA]]
|eccentricità = 0.03188
|inclinazione =
|periodo = 372.5 giorni
|orbita = Eliocentrica
|programma = Programma Discovery
|precedente = [[Missione Dawn|Dawn]]
|successivo = [[Gravity Recovery and Interior Laboratory|GRAIL]]
}}
La '''Missione Kepler''' è un programma di ricerca [[Astronomia|astronomica]] sviluppato dalla [[NASA]]. Esso è costituito da un satellite artificiale, chiamato Kepler, costituito da un [[fotometro]] e messo in un'[[orbita eliocentrica]] parzialmente sovrapposta<ref>{{cita web
|url = http://kepler.nasa.gov/sci/design/orbit.html |titolo = Launch Vehicle and Orbit |accesso = 08-03-2009 |lingua = en |editore = [[NASA]] |opera = Kepler Mission: A search for habitable planets |data = 04-02-2009}}</ref> a quella terrestre. Sarà il primo strumento capace di cercare pianeti della dimensione della [[Terra]] e anche più piccoli al di fuori dei confini del nostro [[sistema solare]]. Esso infatti sarà in grado di osservare la luminosità di oltre 100.000 stelle per più di quattro anni. Osservando tale luminosità si potranno identificare eventuali pianeti grazie al metodo del [[Transito (astronomia)|transito]]. Secondo i ricercatori, tale missione potrà portare alla scoperta di molte centinaia di pianeti.
 
;1998, [[Gliese 876 b]]: Il primo pianeta osservato intorno ad una [[nana rossa]] ([[Gliese 876]]). La sua orbita è più vicina a quella della sua stella di quanto lo sia l'orbita di [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] con quella del [[Sole]]. La maggior parte dei pianeti scoperti ruotano molto vicini alle proprie stelle.
Il telescopio Kepler è stato correttamente lanciato in orbita da [[Cape Canaveral Air Force Station|Cape Canaveral]] alle 3:49 [[UTC]] del [[7 marzo]] [[2009]] (ora locale: 22:49 del [[6 marzo]]).<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/7926277.stm Nasa launches Earth hunter probe]</ref><ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_marzo_07/keplero_nasa_partito_1341d5ee-0ae3-11de-a3df-00144f02aabc.shtml|titolo=La Nasa alla ricerca della nuova Terra|data=6-3-2009|accesso=8-3-2009|editore=Corriere.it}}</ref>
 
;1999, [[HD 209458 b]]: Questo pianeta extrasolare, originariamente scoperto con il metodo delle velocità radiali, divenne il primo pianeta extrasolare a essere osservato transitare davanti alla propria stella. Il metodo del transito dimostra l'esistenza di un pianeta extrasolare, confermando i risultati del metodo delle velocità radiali.
== Obiettivi ==
* Determinare quanti pianeti di tipo terrestre (e anche più grandi) ci sono dentro o vicino alla fascia abitabile di diversi tipi spettrali di stelle.
* Determinare le taglie e le forme delle orbite di questi pianeti.
* Stimare quanti pianeti possono esserci in sistemi di stelle multiple.
* Determinare la taglia, forma dell'orbita, luminosità, massa e densità dei pianeti giganti extrasolari.
* Identificare altri pianeti di ogni sistema planetario già scoperto usando altre tecniche
* Determinare le proprietà delle stelle dei sistemi planetari extrasolari.
 
;1999, [[Upsilon Andromedae b]], [[Upsilon Andromedae c|c]], [[Upsilon Andromedae d|d]]: Il primo sistema planetario multiplo rilevato ad essere composto da tre pianeti, tutti simili a [[Giove (astronomia)|Giove]]. La scoperta dei pianeti b, c, d fu annunciata rispettivamente nel [[1996]], [[1999]], e ancora [[1999]].
== Caratteristiche tecniche ==
* Fotometro dotato di apertura di 0.95 m
* Specchio primario: 1.4 m
* Sensori CCD da 95 milioni di punti totali<ref>{{cita web|url=http://www.asi.it/it/news/parte_kepler_a_caccia_di_unaltra_terra_0|titolo=Parte KEPLER a caccia di un’altra Terra|data=5-3-2009|accesso=8-3-2009|editore=ASI.it}}</ref>
* Osservazione di 100&nbsp;000 stelle
* Campo di vista (fisso): 105 °quadrati
* Banda di osservazione: 430 -890&nbsp;nm
* Rangedinamico: magnitudine 9 -15
* Durata della missione: circa 4 anni
 
;2001, [[HD 209458 b]]: Gli astronomi, usando il [[telescopio Spaziale Hubble]], annunciarono di aver scoperto e analizzato, per la prima volta, l'[[atmosfera]] di un pianeta extrasolare. Si trattava dell'atmosfera di [[HD 209458 b]] che, analizzata, rivelò una quantità di [[sodio]] minore di quanto ci si aspettasse, suggerendo così che il cielo del pianeta dovesse essere caratterizzato da nubi molto alte, che oscurano gli strati inferiori dell'atmosfera.
== Pianeti scoperti ==
[[File:Kepler20100104-640.jpg|thumb|300px| Le dimensioni dei primi 5 pianeti scoperti comparate con quelle della [[Terra]] e di [[Giove (astronomia)|Giove]]]]
* Il [[4 gennaio]] [[2010]] la [[NASA]] ha annunciato la scoperta di 5 [[esopianeta|esopianeti]], [[Kepler-4 b]], [[Kepler-5 b|5 b]], [[Kepler-6 b|6 b]], [[Kepler-7 b|7 b]] e [[Kepler-8 b|8 b]]. Si tratta di pianeti delle dimensioni che vanno da quelle di [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]] ad addirittura più grandi di [[Giove (astronomia)|Giove]].<br />Sono caratterizzati da temperature molto elevate (dai 2200 ai 3000 gradi [[Fahrenheit]]) e le stelle attorno a cui ciascun pianeta ruota sono molto più grandi e calde del nostro [[Sole]].<br />La [[NASA]] precisa anche che era previsto che i primi pianeti scoperti da Kepler non fossero simili alla [[Terra]], e che la loro scoperta è solo questione di tempo.<br />[http://kepler.nasa.gov/files/mws/KeplerPressConfBorucki03Jan2010.ppt Slide powerpoint sui pianeti 4b, 5b, 6b, 7b e 8b.]
 
;2001, [[HD 28185 b]]: Il primo pianeta extrasolare ad essere scoperto nella [[zona abitabile]], dove (teoricamente) è possibile l'esistenza di [[acqua]] liquida e della [[vita]]. La possibilità dell'esistenza di vita extraterrestre su pianeti giganti è però sconosciuta, in quanto non è ancora certo se questi pianeti abbiano o meno una superficie solida. Tuttavia, potrebbero esserci [[Luna Extrasolare|lune extrasolari]] orbitanti attorno a pianeti giganti in grado di supportare la vita (come, forse, accadrebbe già nel [[sistema solare]] con [[Europa (astronomia)|Europa]], una luna di [[Giove (astronomia)|Giove]]. La superficie di una luna potrebbe essere caratterizzata da oceani di acqua liquida, e una grande varietà di sistemi naturali, che permetterebbero a forme di vita aliene di svilupparsi.
* L'[[11 gennaio]] [[2011]] la NASA ha annunciato la scoperta, dopo otto mesi di osservazioni, del pianeta roccioso di tipo terrestre [[Kepler-10b]], con diametro 1,4 volte quello della Terra. Orbita attorno al suo sole, la stella [[Kepler-10]] (molto simile al Sole e distante 560 anni luce), ad una distanza di 1/20 quella di [[Mercurio (pianeta)|Mercurio]] dal Sole, per cui è del tutto improbabile che possa ospitare acqua allo stato liquido e quindi forme di vita.<ref>[http://www.sciencedaily.com/releases/2011/01/110110151155.htm Science Daily.com]</ref>
 
;2001, [[Iota Draconis b]]: Il primo pianeta scoperto attorno a una [[stella gigante]] (per l'esattezza una [[stella gigante|gigante arancione]]). Questa scoperta è la prova definitiva della possibilità dell'esistenza di sistemi planetari anche attorno a stelle massicce. Il pianeta risulta imponente e con un'[[orbita]] molto [[Eccentricità orbitale|eccentrica]]. [[Iota Draconis b]] orbita pertanto a una distanza dalla propria stella che è circa il 27,5% in più della distanza tra la Terra e il Sole.
* Il [[2 febbraio]] 2011 sempre la NASA ha annunciato la scoperta di un intero sistema solare costituito da sei pianeti di roccia e gas in orbita intorno ad una stella nana gialla, [[Kepler-11]], distante circa 2.000 anni luce dalla Terra. I cinque pianeti più interni del sistema di Kepler-11 hanno una massa che va da 2,3 a 13,5 volte quella della Terra, con un periodo di rivoluzione che varia da 10 a 47 giorni, mentre il pianeta più esterno, Kepler 11 g di massa indefinita ruota intorno alla stella in 118 giorni, ad una distanza di circa 75 milioni di km, la metà della distanza Terra-Sole.<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/news/new_planetary_system.html|titolo=NASA's Kepler Spacecraft Discovers Extraordinary New Planetary System|editore=NASA|data=2-2-2011}}</ref>
* Il [[5 dicembre]] 2011 sempre la NASA ha annunciato la scoperta di [[Kepler-22 b]], un esopianeta situato nella fascia abitabile dell'orbita di una stella simile al Sole, anche se leggermente più piccola, a 600 anni luce dalla Terra. Si tratta di un pianeta probabilmente roccioso con dimensioni 2.4 volte quelle terrestri ed un periodo di rivoluzione di 290 giorni.<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/news/kepscicon-briefing.html |titolo=NASA's Kepler Mission Confirms Its First Planet in Habitable Zone of Sun-like Star |editore=NASA |data=5-12-2011 |accesso=10-12-2011 }}</ref>
* Il [[21 dicembre]] [[2011]] vengono scoperti altri due pianeti, definiti ''gemelli'' della [[Terra]]: [[Kepler-20 e]] e [[Kepler-20 f]].<ref>[http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/news/kepler-20-system.html NASA - NASA Discovers First Earth-size Planets Beyond Our Solar System<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Il [[21 giugno]] [[2012]] viene scoperta una coppia di pianeti orbitanti attorno alla stella Kepler-36. Il primo, Kepler-36b, una [[super terra]], possiede un raggio 1.5 volte quello della terra (ma con densità molto più elevata). Il secondo, Kepler-36c è un gigante gassoso con un raggio 3.7 volte quello della Terra. Ruotano rispettivamente a 18 e 19 milioni di Km dalla loro stella, dunque molto piu' vicini di qunto sia [[Mercurio]] dal nostro [[Sole]]. Ad oggi sono i pianeti con le orbite piu' vicine che siano mai stati scoperti (la distanza che li separa è poco più di 5 volte la distanza media Terra-luna).<ref>[http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/news/planetary-odd-couple.html<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
;2003, [[PSR B1620-26c]]: Il [[10 luglio]] [[2003]], utilizzando le informazioni del [[Telescopio Spaziale Hubble]], un gruppo di scienziati guidati da Steinn Sigurdsson scoprì quello che è ancora oggi il più vecchio pianeta extrasolare conosciuto. Il pianeta, detto comunemente '''Matusalemme''', è situato nell'[[ammasso globulare]] [[M4 (astronomia)|M4]], nella costellazione dello [[Scorpione (costellazione)|Scorpione]], a circa 5600 anni luce dalla Terra. Inoltre, si tratta del solo pianeta conosciuto a orbitare attorno a un [[stella doppia|sistema stellare binario]]: una delle due stelle del sistema è una [[pulsar]], mentre l'altra è una [[nana bianca]]. Il pianeta ha una massa pari al doppio di quella di Giove e si pensa abbia 12,5-13 miliardi di anni.
== Galleria ==
<gallery>
File:Keplerspacecraft-20110215.jpg|Componenti del telescopio
File:Kepler Mission Space Photometer smaller.jpg|Schema del telescopio
File:Kepler orbit.png|Orbita del telescopio
File:Kepler - orbita 2.png|Evoluzioni dell'orbita
File:Kepler - Fotometro.png|Fotometro
File:LombergA1024.jpg|Orientazione del telescopio rispetto alla via lattea
File:Kepler satellite mating in mobile service tower.jpg|Kepler durante l'assemblaggio
File:Delta II with Kepler.jpg|Lancio del telescopio
</gallery>
 
;2003, [[HD 70642 b]]: Nel [[luglio]] [[2003]], l'astronomo statunitense Carter annunciò di aver scoperto un pianeta simile a Giove orbitare circolarmente intorno alla stella a [[HD 70642]] a 3,3 [[Unità astronomica|UA]] di distanza. La sua massa è il doppio di quella di Giove: anche in questo caso, si può ipotizzare un vasto sistema di lune orbitanti attorno a questo pianeta, una delle quali potrebbe essere adatta al mantenimento e all'evoluzione della vita.
== Note ==
{{references|2}}
 
;2004, [[Mu Arae d]] e [[TrES-1]]: Nell'[[Agosto]] del [[2004]], fu scoperto dagli strumenti dell'[[European Southern Observatory]] un pianeta orbitante attorno alla stella [[Mu Arae]] avente una massa pari a 14 volte quella terrestre. Si tratta del sesto pianeta extrasolare più leggero mai scoperto e potrebbe essere il primo [[pianeta terrestre]] al di fuori del sistema solare ruotante attorno a una stella della [[sequenza principale]].
== Voci correlate ==
*[[HARPS]]
*[[COROT]]
*[[Terrestrial Planet Finder]]
*[[Space Interferometry Mission]]
*[[Darwin (ESA)]]
*[[Automated Planet Finder]]
 
;2004, [[2M1207 b]]: Nel [[2005]], venne scoperto per la prima volta un pianeta ruotante attorno ad una [[nana bruna]]. Inoltre, è il primo pianeta di cui sia stato possibile ottenere un'immagine agli [[infrarosso|infrarossi]]. [[2M1207 b]] ha una massa pari a 5 volte quella di Giove, sebbene stime di altri astronomi differiscano per difetto; la distanza dalla sua stella, che ha una massa pari solamente a 25 volte quella di [[Giove (pianeta)|Giove]], è di 55 [[Unità astronomica|UA]]. La temperatura di questo pianeta [[gigante gassoso]] è molto elevata (1250 [[K]]), soprattutto per via della forte contrazione gravitazionale.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Kepler Mission}}
 
;2005, [[Gliese 876 d]]: Nel [[Giugno]] [[2005]], fu annunciata la scoperta di un terzo pianeta orbitante attorno alla [[nana rossa]] [[Gliese 876]]. Avente massa stimata 7,5 volte quella terrestre, risulta essere il secondo pianeta extrasolare più leggero finora scoperto (orbitante attorno a una stella della [[sequenza principale]]). Questo pianeta deve essere in gran parte composto da roccia, come i 4 pianeti interni del nostro [[Sistema Solare]]; la distanza di [[Gliese 876 d]] dalla sua stella è di 0,021 [[Unità astronomica|UA]] con un periodo di rivoluzione di 1,94 giorni.
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://kepler.nasa.gov/ Pagina ufficiale della missione NASA]
* {{en}} [http://lasp.colorado.edu/kepler-launch/docs/314125main_Kepler_presskit_2-19_smfile.pdf La cartella stampa della NASA sulla missione]
* [http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-08-26/nuovo-sistema-solare-193928.shtml?uuid=AYqPR4JC ''La Sonda Keplero ha scoperto un nuovo sistema solare''], articolo de ''[[Il Sole-24 Ore]]'', 27-08-2010
 
[[Immagine:Artist's impression of pulsar planet B1620-26c.jpg|thumb|right|230px|Rappresentazione del pianeta [[PSR B1620-26c]], orbitante intorno a una [[pulsar]], scoperto nel 2003. Con 12,5 miliardi di anni stimati, è il più vecchio pianeta extrasolare conosciuto.]]
{{Programma Discovery}}
;2005, [[HD 149026 b]]: Nel [[Luglio]] [[2005]] venne annunciata la scoperta del pianeta dal nucleo più grande mai visto. Il pianeta, [[HD 149026 b]], orbita attorno alla stella [[HD 149026]], e ha un nucleo la cui massa stimata è circa 70 volte la massa terrestre, occupando i 2/3 del pianeta.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione | autore=Sato, B.; Fischer, D.; Henry, G.; Laughlin, G.; Butler, R.; Marcy, G.; Vogt, S.; Bodenheimer, P.; Ida, S.; Toyota, E.; Wolf, A.; Valenti, J.; Boyd, L.; Johnson, J.; Wright, J.; Ammons, M.; Robinson, S.; Strader, J.; McCarthy, C.; Tah, K.; Minniti, D. | titolo=The N2K Consortium II: A Transiting Hot Saturn around HD 149026 with a Large Dense Core | rivista=The Astrophysical Journal | anno=2005 | volume=633 | numero= | pagine=465 – 473}}</ref>
{{Portale|astronautica}}
 
;2005, [[HD 188753 Ab]]: Nel [[Luglio]] [[2005]] l'astronomo Maciej Konacki annunciò di aver scoperto un pianeta approssimativamente della massa di [[Giove (astronomia)|Giove]] in un [[stella tripla|sistema stellare triplo]] relativamente ristretto, a una distanza di circa 149 [[anno luce|anni luce]] dalla [[Terra]]. Questa scoperta lancia una sfida alle attuali teorie sulla formazione planetaria, dato che una concentrazione così elevata di stelle avrebbe dovuto impedire la formazione del [[disco protoplanetario]] che si suppone abbia dato origine a questo pianeta.<ref name="Konacki">{{en}}{{Cita pubblicazione | autore=Konacki, M. | titolo=An extrasolar giant planet in a close triple-star system | rivista=Nature | anno=2005 | volume=436 | numero= | pagine=230 – 233 | url=http://www.nature.com/nature/journal/v436/n7048/abs/nature03856.html}}</ref><ref name="JPL">{{en}}{{Cita web | titolo=NASA Scientist Finds World With Triple Sunsets (News Release) | opera=JPL website | data=13 luglio 2005 | url=http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2005-115|accesso=7 maggio 2006}}</ref> Comunque, nel [[2007]] un team di astronomi ha messo in dubbio le osservazioni svolte verso questo pianeta, sostenendo che non ci siano elementi sufficienti per provarne l'esistenza.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione | autore=Eggenberger A., Udry S., Mazeh T., Segal Y. & Mayor M. | titolo=No evidence of a hot Jupiter around HD 188753 A | rivista=Astronomy & Astrophysics | anno=2007 | volume=preprint | url=http://fr.arxiv.org/abs/astro-ph/0702574}}</ref><ref>{{en}}{{Cita web | titolo=Maciej Konacki home page | data=Feb. 22, 2007 | url=http://www.ncac.torun.pl/~maciej/Planets/HD188753Ab.html | accesso=23 febbraio 2007}}</ref>
[[Categoria:Telescopi spaziali NASA]]
 
;2006, [[OGLE-2005-BLG-390Lb]]: La sua scoperta è stata annunciata il [[25 gennaio]] del [[2006]]. Questo è probabilmente il pianeta extrasolare più distante e più freddo mai individuato fino ad ora<ref>[http://www.esa.int/esaCP/SEM1E9NZCIE_Italy_0.html Quel pianeta lontano, gemello della Terra (intervista sito ESA)]</ref>. Il pianeta orbita attorno ad una [[nana rossa]] situata a circa 21500 [[anno luce|anni luce]] di distanza dalla Terra, vicino al centro della [[Via Lattea]]. È stato stimato che abbia una massa pari a 5,5 volte quella della Terra: ciò farebbe di OGLE-2005-BLG-390Lb uno dei pianeti extrasolari più piccoli finora scoperti attorno a una stella della [[sequenza principale]]. Prima di questa scoperta, i pianeti extrasolari più piccoli scoperti si trovavano sempre a una distanza molto piccola dalla propria stella: questo pianeta, invece, dovrebbe orbitare a circa 2,6 [[unità astronomica|UA]] dalla propria stella.<ref name="Beaulieulensplanet">{{en}}{{Cita pubblicazione | autore=J.-P. Beaulieu; D.P. Bennett; P. Fouque; A. Williams; M. Dominik; U.G. Jorgensen; D. Kubas; A. Cassan; C. Coutures; J. Greenhill; K. Hill; J. Menzies; P.D. Sackett; M. Albrow; S. Brillant; J.A.R. Caldwell; J.J. Calitz; K.H. Cook; E. Corrales; M. Desort; S. Dieters; D. Dominis; J. Donatowicz; M. Hoffman; S. Kane; J.-B. Marquette; R. Martin; P. Meintjes; K. Pollard; K. Sahu; C. Vinter; J. Wambsganss; K. Woller; K. Horne; I. Steele; D. Bramich; M. Burgdorf; C. Snodgrass; M. Bode; A. Udalski; M. Szymanski; M. Kubiak; T. Wieckowski; G. Pietrzynski; I. Soszynski; O. Szewczyk; L. Wyrzykowski; B. Paczynski | titolo=Discovery of a Cool Planet of 5.5 Earth Masses Through Gravitational Microlensing | rivista=Nature | anno=2006 | volume=439 | numero= | pagine=437 – 440 | url=http://www.nature.com/nature/journal/v439/n7075/full/nature04441.html}}</ref><ref name="onenews">{{en}}{{Cita web | titolo=Kiwis help discover new planet | data=26 gennaio 2006 | opera=One News | url=http://tvnz.co.nz/view/page/411419/653815 | accesso=7 maggio 2006}}</ref>
{{Link VdQ|id}}
 
;2006, [[HD 69830]]: Si tratta di un sistema planetario comprendente tre pianeti dalla massa simile a quella di [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]]: è il primo triplo sistema planetario senza pianeti delle dimensioni di [[Giove (astronomia)|Giove]] ad essere osservato. La scoperta di tutti e tre i pianeti fu annunciata il [[18 maggio]] [[2006]] dell'astronomo Lovis. Tutti e tre gli esopianeti ruotano entro la distanza di 1 [[unità astronomica|UA]] dalla propria stella. I pianeti [[HD 69830 b|b]], [[HD 69830 c|c]], [[HD 69830 d|d]] hanno una massa rispettivamente pari a 10, 12, e 18 quella [[Terra|terrestre]]. [[HD 69830 d|d]] descrive la sua orbita nell'ipotetica [[zona abitabile]] del sistema.<ref>{{en}}{{Cita web | titolo=Trio of Neptunes and their belt | journal=ESO 2006 | issue= | data=18 maggio 2006 | url=http://www.eso.org/public/outreach/press-rel/pr-2006/pr-18-06.html | accesso=9 giugno 2007}}</ref>
[[ar:مهمة كبلر]]
 
[[bg:Кеплер (телескоп)]]
;2006, [[HAT-P-1b]]: Usando una rete di piccoli telescopi automatizzati noti come [[HATNet Project]], gli astronomi del [[Smithsonian Institution]] hanno individuato un pianeta, battezzato inizialmente come HAT-P-1b, che orbita attorno a una stella distante 450 [[anno luce|anni luce]] dalla [[Terra]], nella costellazione della [[Lucertola (costellazione)|Lucertola]]. Il pianeta ha un diametro che equivale a 1,38 volte quello di [[Giove (astronomia)|Giove]], ma ha solamente metà della massa del più grande pianeta del [[Sistema Solare]]: ciò fa di lui il pianeta extrasolare meno denso osservato fino ad ora (la sua densità è circa 1/4 di quella dell'[[acqua]]). Rimane ancora poco chiaro come un pianeta possa evolversi, e si pensa che uno studio approfondito di [[HD 209458 b]] (così è stato ribattezzato il pianeta) possa contribuire alla formulazione di una teoria efficace sulla formazione e sull'evoluzione dei pianeti. Come ha sottolineato l'astrofisico [[Robert Noyes]] dell'[[Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics]] (CfA), "Non possiamo considerare HD 209458 b come un caso. Questa nuova scoperta suggerisce che dobbiamo ancora scoprire molto sulla formazione e sull'evoluzione dei pianeti."<ref name="Cfa">{{en}}{{Cita web | titolo=Strange New Planet Baffles Astronomers (Press Release) | data=14 settembre 2006 | opera=Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics | url=http://www.cfa.harvard.edu/press/pr0624.html | accesso=14 settembre 2006}}</ref>
[[bn:কেপলার মিশন]]
 
[[bs:Kepler (svemirski teleskop)]]
;2007, [[HD 209458b]] e [[HD 189733b]]: Il [[21 febbraio]], [[2007]], la [[NASA]] e la rivista scientifica ''[[Nature (rivista)|Nature]]'' hanno rilasciato la notizia che [[HD 209458b]] e [[HD 189733 b]] furono i primi pianeti extrasolari di cui venne osservato direttamente lo [[spettro (astronomia)|spettro]].<ref>{{en}}[http://www.spitzer.caltech.edu/Media/releases/ssc2007-04/release.shtml http://www.spitzer.caltech.edu/Media/releases/ssc2007-04/release.shtml] ''Spitzer.caltech.edu'' Retrieved on 04-25-07</ref><ref>{{en}}[http://www.nature.com/nature/journal/v445/n7130/abs/nature05636.html http://www.nature.com/nature/journal/v445/n7130/abs/nature05636.html] ''Nature.com'' Retrieved on 04-25-07</ref> Tale sistema fu considerato il primo metodo tramite il quale era possibile individuare la presenza di forme di vita non senzienti, analizzando la composizione dell'[[atmosfera]] del pianeta. Un gruppo di scienziati, guidati da Jeremy Richardson del [[Goddard Space Flight Center]] della NASA furono i primi a pubblicare, il [[22 febbraio]] un articolo su [[Nature (rivista)|Nature]]. Gli scienziati analizzarono lo [[spettro (astronomia)|spettro]] dell'atmosfera di [[HD 209458 b]], ottenendo risultati molto diversi da quelli attesi. Lo spettro avrebbe dovuto avere un picco attorno ai 10 micrometri, il che avrebbe suggerito la presenza di [[vapore acqueo]] nell'atmosfera; tuttavia, il picco non fu rilevato, e ciò portò ad escludere l'ipotesi della presenza di acqua sotto forma di vapore. Un picco non previsto fu rilevato attorno ai 9,65 micrometri. Gli scienziati lo attribuirono alla presenza di nuvole di polvere di [[silicati]], un fenomeno prima non osservato. Infine, un ultimo picco imprevisto fu rilevato attorno ai 7,78 micrometri, che gli scienziati non sono ancora riusciti a spiegare. A conferma delle analisi, un altro team di astronomi, guidato da Mark Swain del [[Jet Propulsion Laboratory]], ha compiuto un'analisi dello [[spettro (astronomia)|spettro]] dell'[[atmosfera]] di [[HD 209458 b]], ottenendo risultati molto simili a quelli del team di Richardson.
[[ca:Missió Kepler]]
 
[[cs:Kepler (sonda)]]
;2007, [[Gliese 581 c]]<ref name="Cfa">{{en}}{{Cita web | titolo=Major Discovery: New Planet Could Harbor Water and Life | data=24 aprile 2007 4:23pm ET | autore=Ker Than | url=http://www.space.com/scienceastronomy/070424_hab_exoplanet.html| accesso=24 aprile 2007}}</ref>: Annunciato su [[Space.com]] il [[24 aprile]] [[2007]] alle ore 04:23pm (ora [[U.S.A.]]), è stato detto che questo pianeta sia in grado di supportare la presenza di [[acqua]] allo stato liquido e, quindi, la vita. Sebbene non vi siano dati evidenti che segnalino la presenza di [[acqua]], la posizione del pianeta— nella cosiddetta [[zona abitabile]] del sistema—permetterebbe all'acqua di esistere.<ref>[http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5196 Scoperto un pianeta extrasolare abitabile]</ref> [[Seth Shostak]], un astronomo del [[SETI]], ha fatto notare come nelle due precedenti osservazioni approfondite, [[Gliese 581]] era già stato identificato come pianeta in grado di supportare una forma di vita extraterrestre, ma (in entrambi casi), non fu trovata alcuna prova di tali supposizioni. La conferma della posizione dell'esopianeta è stata ottenuta grazie all'HARPS dell'[[European Southern Observatory]]; per l'occasione fu utilizzato un telescopio di 3,6&nbsp;m di diametro e usando il metodo della [[velocità radiale]]. [[Gliese 581 c]], secondo le stime, dovrebbe essere circa il 50% più grande della [[Terra]], e avere una massa pari a 5 volte quella terrestre. Alcuni ricercatori sostengono che [[Gliese 581 c]] potrebbe essere caratterizzato da una sorta di [[effetto serra]] e se così, il pianeta somiglierebbe come aspetto (non come dimensioni) a [[venere (astronomia)|Venere]], e non sarebbe in grado di ospitare la vita.<ref>{{en}}{{Cita web |url=http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0705/0705.3758v1.pdf |titolo=The Habitability of Super-Earths in Gliese 581 |accesso=29 maggio 2007 }}</ref> Tuttavia, gli stessi sostengono che [[Gliese 581 d]], altro pianeta del sistema, sarebbe vicino al bordo esterno della [[zona abitabile]], avendo quindi maggiori probabilità di sostegno della vita rispetto a [[Gliese 581 c]].
[[de:Kepler (Weltraumteleskop)]]
 
[[en:Kepler (spacecraft)]]
;2007, [[HAT-P-2b]]: La scoperta del più grande pianeta extrasolare fu annunciata dagli astronomi dell'[[Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics]] il [[2 maggio]] [[2007]].<ref>{{en}}{{Cita news | nome= | cognome=Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics | coautori= | titolo=Astronomers Find Super-massive Planet | data=2 maggio 2007 | editore= | url =http://www.cfa.harvard.edu/press/2007/pr200711.html | pubblicazione = | pagine = | accesso=4 maggio 2007 | lingua = }}</ref> Il pianeta ha un'[[orbita]] estremamente ellittica, facendo sì che il [[perielio]] porti il pianeta a soli 5 milioni di chilometri dalla sua stella, mentre l'[[afelio]] si trova tre volte più lontano, a 15,6 milioni di chilometri.
[[eo:Misio Kepler]]
 
[[es:Kepler (satélite)]]
;2007, [[CoRoT-1 b]]: Il 3 maggio 2007 viene annunciato il primo pianeta scoperto dalla missione [[COROT]]<ref>[http://smsc.cnes.fr/COROT/Fr/GP_actualite.htm] Comunicato stampa della scoperta di Corot-1 b (in francese)</ref> Il pianeta è un classico [[Pianeta gioviano caldo|gioviano caldo]] con periodo di 1,5 giorni, di massa circa 1,3 masse gioviane e un raggio tra 1,2 e 1,8 [[raggio gioviano|raggi di Giove]]. Le incertezze sui parametri di questo pianeta sono destinate a diminuire quando il follow-up spettroscopico avrà fornito ulteriori dati.
[[fa:مأموریت کپلر]]
 
[[fi:Kepler (avaruusteleskooppi)]]
;2009, [[CoRoT-7 b]]: Attualmente il più piccolo pianeta roccioso extrasolare scoperto, scoperto dal [[satellite artificiale|satellite]] francese [[COROT]] il [[3 febbraio]] [[2009]]; è distante 457 [[anni luce]] dalla Terra.
[[fr:Kepler (télescope spatial)]]
 
[[he:טלסקופ החלל קפלר]]
;2009, [[WASP-18b]]: Uno dei pianeti conosciuti con il minor periodo di rivoluzione intorno alla sua stella. Scoperto da [[Coel Hellier]], si trova a circa 325 anni luce dalla [[Terra]]. Si pensa che la sua orbita decadrà fino a che il pianeta sarà inghiottito dalla stella, in circa 1 milione di anni.
[[hi:केप्लर अंतरिक्ष यान]]
 
[[hr:Kepler (svemirski teleskop)]]
;2009, [[Gliese 581 e]]: Scoperto in aprile dal gruppo di [[Michel Mayor]], ha una massa di 1,9 [[massa terrestre|masse terrestri]], rendendolo il più piccolo pianeta extrasolare fino ad allora scoperto. Dista 0,03&nbsp;UA dalla sua stella, una nana rossa, per cui si ritiene non sia adatto a sostenere la vita.
[[hu:Kepler űrtávcső]]
 
[[id:Misi Kepler]]
;2009, [[GJ 1214 b]]: Scoperto nel dicembre 2009 ha una massa di circa 6.55 volte quella terrestre ed un raggio 2,7 volte quello della terra: alla superficie la gravità sarebbe quindi circa pari a 9/10 di quella terrestre. Il pianeta dista 42 anni luce dal sistema solare e ha una caratteristica interessante: la temperatura sulla superficie è compatibile con la presenza di acqua allo stato liquido. Questo non permette di stabilire ancora se si tratti di un habitat adatto alla formazione della vita, anche perché secondo le prime ipotesi potrebbe trattarsi di un pianeta interamente ricoperto d'acqua.
[[ja:ケプラー (探査機)]]
 
[[jv:Misi Kepler]]
;2010, [[HD 156668 b]]: Scoperto il 7 gennaio 2010 da un gruppo di ricercatori dell'Università di Berkeley.
[[ka:კეპლერი (ტელესკოპი)]]
 
[[ko:케플러 계획]]
;2010, [[Gliese 581 g]]: Scoperto dopo undici anni di osservazioni da un team di 'cacciatori di pianeti' composto da scienziati dell'Università della California e del Carnegie Institute di Washington, sembrerebbe essere il pianeta più simile alla Terra finora localizzato. La maggiore differenza con il nostro pianeta sta nel fatto che Gliese 581 g mostra sempre la stessa faccia al suo sole, un po' come la Luna fa con la Terra. Nonostante ciò gli scienziati pensano che lungo la linea del terminatore (la zona che delimita la parte illuminata da quella in ombra del pianeta) la temperatura si aggiri su valori compresi tra -12 e -31 gradi C, compatibili con la presenza di acqua. La sua massa si aggira tra le 3,4 e le 4,1 volte quella terrestre e il suo diametro è compreso tra le 1,2 e le 1,4 volte il diametro terrestre. Orbita intorno alla nana rossa Gliese 581 nella costellazione della Bilancia in 37 giorni, e dista da noi 20 anni luce. Ciò ne fa uno degli esopianeti a noi più vicini. Con Gliese 581 g il numero di pianeti orbitanti attorno alla stella madre Gliese 581 giunge a sei.
[[la:Keplerus (telescopium)]]
 
[[lb:Kepler-Weltraumteleskop]]
;2011, [[Kepler-22b]]: Scoperto nel dicembre 2011 dal telescopio Kepler della Nasa, si trova ad una distanza stimata di circa 600 anni luce dalla Terra. Il suo diametro è pari a circa 2,4 volte quello terrestre, il che lo classifica come Super Terra.
[[lt:Kepler kosminis teleskopas]]
Orbita intorno alla stella Kepler-22, una stella di sequenza principale di classe spettrale G alla stregua del nostro Sole.
[[lv:Kepler (orbitālā observatorija)]]
Il pianeta, Kepler 22-b, orbiterebbe nella così detta [[zona abitabile]], cui dovrebbe vigere una temperatura tale da permettere all'acqua di trovarsi allo stato liquido.
[[ml:കെപ്ലർ ദൗത്യം]]
Da quanto s'è potuto desumere dai rilevamenti, la temperatura media potrebbe oscillare tra i -11 °C (262 kelvin) - nel caso non avesse atmosfera - ai ben più morigerati 22 °C (295 kelvin) - nel caso l'eventuale atmosfera avesse un [[effetto serra]] non dissimile da quello terrestre. È quindi possibile che si fregi di oceani e continenti come quelli terrestri; tuttavia non si esclude che possa essere ricoperto da un unico oceano di acqua - il modello del [[pianeta oceano]] prevede un nucleo roccioso sovrastato da un cospicuo mantello di ghiacci su cui si estende un vastissimo oceano superficiale - o completamente roccioso. Ad oggi è riconosciuto come l'esopianeta più simile alla [[Terra]], sia per il tipo di [[stella]] attorno a cui orbita, sia per la sua durata dell'anno - circa 290 giorni -, sia per la sua temperatura superficiale media.
[[mr:केप्लेर अंतरिक्ष यान]]
 
[[ms:Misi Kepler]]
;2012, [[HD 40307 g]]: Scoperto nel novembre del [[2012]] è il più esterno dei sei pianeti che orbitano attorno alla [[nana arancione]] [[HD 40307]]. E' una [[super Terra]] situata nella [[zona abitabile]] ad una distanza tale dalla stella (0,6 UA) da poter escludere la [[rotazione sincrona]], favorendo l'alternarsi del giorno e della notte sui suoi emisferi, fatto che le permette di avere condizioni ideali per lo sviluppo della vita. Inoltre HD 40307 è una stella "tranquilla", senza sbalzi di attività come ad esempio hanno molte [[nane rosse]] a [[Brillamento|flare]]. Riceve il 90% di energia che riceve la Terra dal Sole, e si stima che in presenza di un'atmosfera non dissimile da quella terrestre la sua temperatura superficiale sia di pochi gradi inferiore a quella terrestre, ed è catalogato nella ristretta lista dei 7 pianeti potenzialmente abitabili del Planetary Habitability Laboratory<ref>[http://phl.upr.edu/projects/habitable-exoplanets-catalog The Habitable Exoplanet Catalog]</ref>.
[[nl:Kepler Space Observatory]]
[[nn:Kepler-teleskopet]]
[[no:Kepler-teleskopet]]
[[pl:Teleskop Kosmiczny Kepler]]
[[pnb:کیپلر مشن]]
[[pt:Kepler (sonda espacial)]]
[[ro:Misiunea Kepler]]
[[ru:Кеплер (телескоп)]]
[[sk:Kepler (družica)]]
[[sr:Кеплер (телескоп)]]
[[sv:Keplerteleskopet]]
[[ta:கெப்லர் (விண்கலம்)]]
[[tr:Kepler (uzay aracı)]]
[[uk:Кеплер (орбітальний телескоп)]]
[[vi:Kepler (tàu vũ trụ)]]
[[zh:克卜勒太空望遠鏡]]