Muhammad Iqbal: differenze tra le versioni

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Erano questi gli anni che portarono il giovane Iqbal a paragonare l'Oriente e le sue filosofie con quelle dell'Occidente. Consapevole che la cultura islamica era in declino, sviluppò al suo ritorno in patria il desiderio di riportare la cultura musulmana alle antiche glorie spirituali. Per ottenere ciò predicò la solidarietà islamica.
 
Tra le sue opere più importanti ''[[Asrar-e KhudiKhoda]]'' ("I segreti di Dio"), 1915 e ''[[Payam-e- Mashriq]]'' ("il messaggio dell'Est", 1923), che fu scritto come risposta a ''Il divano occidentale-orientale'' di [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]].<br>
Allama Iqbal lasciò non solo innumerevoli opere poetiche ma influenzò la politica e la filosofia; in questo fu molto vicino al genio universale Goethe, che Iqbal ammirava in maniera profonda.
 
Nel 1930 in funzione di presidente della conferenza della [[Lega musulmana]] Iqbal lottò per uno Stato [[musulmano]] separato nel sub-continente indiano: un [[Pakistan]] indipendente.
 
A [[Monaco di Baviera]] nel quartiere di [[Schwabing]]; nella piazza Habsburgerplatz, dove Iqbal abitava da studente, è stato eretto un monumento a sua memoria.
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== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Alessandro Bausani, ''Muhammad Iqbal, Il poema celeste'', Leonardo da Vinci, Bari 1965
 
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