Salvatore Depau: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nato a Ulassai, in rione Biresusu, terzo di 4 figli, trascorse la sua infanzia nel paese natale. Ebbe la fortuna di frequentare regolarmente tutte le scuole, sino ad iscriversi all'Università di [[Cagliari]] (una cosa rarissima per quei tempi), dove si laureò in [[Teologia]], acquistando fama di grande teologo già da quando una volta ritornato in [[Ogliastra]] da sacerdote venne nominato parroco del paese di [[Ilbono]]. Trasferito poi a Cagliari dove divenne capellano dell'ospizio Carlo Felice, dopo alcuni anni fece ritorno in Ogliastra, a [[Tortolì]], e divenne [[arciprete]] e [[vicario generale]] della diocesi d'Ogliastra e, nel [[1893]], [[vescovo]]. Fu il primo vescovo d'Ogliastra ad esser nativo dell'Ogliastra stessa, ed a lui si dà molta importanza poiché comprese già subito quanto era importante la cultura in una terra molto isolata e tormentata dai fenomeni di [[Banditismo]], sorretto moralmente anche da un suo caro amico [[Francesco Cannas]] fece erigere nel suo mandato due importanti edifici: l'istituto salesiano di [[Lanusei]] e la cattedrale di Sant'Andrea di Tortolì. Prima di morire pubblicò due scritture: "Lettera pastorale per la Quaresima" e "Lettera pastorale al clero e all'universo popolo Ogliastrino" entrambe scritte sia in latino che in italiano. Morì a Tortolì nel [[1899]] e venne sepolto nella cattedrale di [[Sant'Andrea]] di Tortolì. Ulassai nel [[1988]] gli rese omaggio con un busto in [[bronzo]] di fronte alla chiesa patronale di [[Sant'Antioco]].
[[File:Il Monumento Salvatore Depau Puddu.JPG|180px|thumb|left|Monumento a Mons. Salvatore Depau Puddu di Ulassai, presso il piazzale della Chiesa Patronale di Sant'Antioco a Ulassai]]
Nato a Ulassai, in rione Biresusu, terzo di 4 figli, trascorse la sua infanzia nel paese natale. Ebbe la fortuna di frequentare regolarmente tutte le scuole, sino ad iscriversi all'Università di [[Cagliari]] (una cosa rarissima per quei tempi), dove si laureò in [[Teologia]], acquistando fama di grande teologo già da quando una volta ritornato in [[Ogliastra]] da sacerdote venne nominato parroco del paese di [[Ilbono]]. Trasferito poi a Cagliari dove divenne capellano dell'ospizio Carlo Felice, dopo alcuni anni fece ritorno in Ogliastra, a [[Tortolì]], e divenne [[arciprete]] e [[vicario generale]] della diocesi d'Ogliastra e, nel [[1893]], [[vescovo]]. Fu il primo vescovo d'Ogliastra ad esser nativo dell'Ogliastra stessa, ed a lui si dà molta importanza poiché comprese già subito quanto era importante la cultura in una terra molto isolata e tormentata dai fenomeni di [[Banditismo]], sorretto moralmente anche da un suo caro amico [[Francesco Cannas]] fece erigere nel suo mandato due importanti edifici: l'istituto salesiano di [[Lanusei]] e la cattedrale di Sant'Andrea di Tortolì. Prima di morire pubblicò due scritture: "Lettera pastorale per la Quaresima" e "Lettera pastorale al clero e all'universo popolo Ogliastrino" entrambe scritte sia in latino che in italiano. Morì a Tortolì nel [[1899]] e venne sepolto nella cattedrale di [[Sant'Andrea]] di Tortolì. Ulassai nel [[1988]] gli rese omaggio con un busto in [[bronzo]] di fronte alla chiesa patronale di [[Sant'Antioco]].
 
== Curiosità ==