L'erede dei Grishus: differenze tra le versioni

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'''''L'erede dei Grishus''''' è un melodramma tedesco del [[1925]], ed è anche noto in [[Italia]] con il titolo '''Cronache della Casa Grigia''', per la sceneggiatura di [[Thea von Harbou]] e tratta dalla novella di [[Theodor Storm]] ''Sulla cronaca di Grieshuus'' del [[1884]].
 
===Trama===
Il nobile feudatario barone di Grishus, scopre che suo figlio, Heinrich, è follemente innamorato della umile figlia di un suo vassallo. Scandalizzato da questo passione contraria ad ogni convenienza sociale del tempo, il barone ordina che la giovane venga rinchiusa in una torre e non possa mai varcare le mura del suo castello. Nonostante questa decisione, suo figlio non retrocede dal manifestare il suo amore per la giovane fanciulla, nemmeno sotto la minaccia di essere diseredato e privato dei suoi diritti di successione; a questo punto il barone straccia il suo testamento e disereda il giovane. Quando il vecchio barone muore, il castello viene chiuso e le sue chiavi date in custodia ai nobili del regno che debbono decidere se consegnare tutte le proprietà ed il titolo al giovane erede naturale, nonostante il suo matrimonio plebeo, o ad un cugino avido che ne contesta i diritti. Deciso ad ottenere il titolo e le proprietà del vecchio barone, il cugino de giovane Heinrich si reca dalla sua umile sposa, che aspetta un bambino, la quale è ignara delle rovinose conseguenze che la sua unione ha portato al suo giovane sposo. Di fronte alla rivelazione di essere stata causa della rovina del suo amato, la giovane cade malata. Quando Heinrich viene a conoscenza del crudele gesto di suo cugino, fugge in una notte tempestosa con il suo cavallo alla ricerca di vendetta. Dopo aver ucciso il malfattore torna alla sua casa dove trova sua moglie morta e suo figlio scomparso, poiché la nutrice, atterrita dalla sua ira, è intanto fuggita nei boschi portando con sé il neonato.