Psicosi: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer|medico}}
{{Disclaimer|psicologia}}
{{Infobox malattia
|Nome= Psicosi
|Immagine=
|Didascalia=
|ICD9=[http://www.icd9data.com/2009/Volume1/290-319/295-299/default.htm 295-299]
|ICD10=[http://apps.who.int/classifications/apps/icd/icd10online/?gf20.htm+f23 F23]
}}
Il termine '''psicosi''' fu introdotto nel [[1845]] da [[Ernst von Feuchtersleben]] con il significato di "[[malattia mentale]] o [[follia]]".
 
È la più grave tipologia di [[disturbo psichico|disturbo psichiatrico]], espressione di una severa alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo, con compromissione dell<nowiki>'</nowiki>esame di realtà, frequente assenza di [[insight]], e frequente presenza di disturbi del pensiero, [[Delirio|deliri]] ed [[Allucinazione|allucinazioni]].
 
Esistono diverse articolazioni cliniche dei disturbi psicotici.
 
==Sintomatologia==
 
I sintomi psicotici sono ascrivibili a disturbi di ''forma'' del [[pensiero]], disturbi di ''contenuto'' del pensiero, e disturbi della sensopercezione.
Si distinguono anche in "positivi", caratterizzati da espansione della percezione e della sensazione (deliri, allucinazioni,...), e "negativi", caratterizzati da introiezione iporeattività (sintomi autistici, catatonia, isolamento,...).
*'''Disturbi di forma del pensiero''': alterazioni del flusso ideativo fino alla "fuga delle idee" ed all'incoerenza; alterazioni dei nessi associativi, come la paralogia, la tangenzialità, le risposte di traverso, i salti di palo in frasca;
*'''Disturbi di contenuto del pensiero''': ideazione prevalente delirante (deliri, spunti interpretativi);
*'''Disturbi della sensopercezione''': dispercezioni ed allucinazioni uditive (a carattere imperativo, commentante, denigratorio o [[teleologia|teleologico]]), visive, olfattive, tattili, [[Cenestesi|cenestesiche]], geusiche.
 
Di queste tre categorie di sintomi, il disturbo del contenuto del pensiero ([[delirio]]) è quello caratterizzante tutti i quadri psicotici; infatti nei disturbi psicotici dell'umore le allucinazioni possono essere assenti, così come nel disturbo delirante cronico ([[Paranoia]]) non si osservano evidenti disturbi della ''forma'' del pensiero.
 
Tali sintomi possono presentarsi sotto forma di [[episodio psicotico acuto|episodi]] in diverse altre condizioni:
* in corso di disturbi mentali organici secondari a malattie internistiche o neurologiche (ad es., [[Lupus Eritematoso Sistemico]], [[Endocrinopatie]], [[Uremia]], [[Porfiria]], [[Sindrome di Wilson]], [[Corea di Huntington]], [[lesioni del lobo temporale]] e parietale, [[Epilessia]])
* in corso di abuso di sostanze come [[etanolo|alcol]], [[anfetamina]], [[cocaina]], e [[allucinogeni]], o di [[Delirium tremens|Delirium]]
* in corso di disturbi cognitivi correlati alla [[demenza]]
* in corso di gravi disturbi dell'umore
* in corso di quadri psicotici schizofrenici
* in corso di quadri psicotici schizoaffettivi
* in caso di psicosi acute (schizofreniformi, reattive brevi, cicloidi, puerperali, ecc.)
* in corso di disturbi deliranti (di tipo paranoide)
* in corso di [[disturbi di personalità]]
 
==Epidemiologia==
 
L'età di insorgenza delle psicosi è variabile; nel caso delle psicosi infantili già nel primo anno di vita vi possono essere comportamenti abnormi.
 
Le psicosi hanno un'[[incidenza (epidemiologia)|incidenza]] tra i 15 e i 54 anni di 1,5-4,2/100.000 persone. Variano per gravità e [[prognosi]] in base alle caratteristiche del [[disturbo]], e in base alle caratteristiche dell'[[ambiente sociale|ambiente]] in cui vive la persona. Gli studi dell'[[Organizzazione Mondiale della Sanità]], l<nowiki>'</nowiki>''International Pilot Study of Schizophrenia'' e il ''Collaborative Study on Determainants of Outcome of Severe Mental Disorders'',<ref>WHO, 1973; WHO, 1979; Jablensky e coll., 1992; Leff e coll., 1992</ref>, condotti su 1400 individui osservati in un tempo superiore ai 20 anni, mostrano che la schizofrenia è ubiquitaria, e che contesti sociali diversi determinano esiti sociali diversi.
 
Non sono emerse aree geografiche con incidenza particolarmente alta per i disturbi psicotici. Una prognosi decisamente migliore si è evidenziata per i soggetti appartenenti ai paesi in via di sviluppo. È risultato inoltre che i quadri clinici che si manifestano in maniera acuta presentano una evoluzione migliore di quelli con esordio insidioso e progressivo. Tuttavia, la tendenza ad un esito migliore nei paesi in via di sviluppo è comunque stata riscontrata sia per i quadri clinici a esordio acuto, sia per quelli a esordio progressivo.
 
==Eziologia e ipotesi interpretative ==
 
L'[[eziologia]] del disturbo (ovvero la sua causa) è, come per molte condizioni mediche, multifattoriale e in larga parte poco conosciuta.
 
Da un punto di vista [[Psicobiologia|psicobiologico]], la sintomatologia psicotica trova una correlazione con alterazioni organiche a vari livelli, da una predisposizione [[genetica]], all'alterato funzionamento di [[neurotrasmettitori]] quali la [[dopamina]], la [[serotonina]], il [[Acido glutammico|glutammato]], il [[GABA]], l'[[NMDA]], i [[peptidi endogeni]] ed altri ancora.
 
La [[psicoanalisi]] interpreta le psicosi con una rottura del rapporto dell'Io con la realtà esterna, dovuta alla pressione dell'Es sull'Io. Secondo [[Sigmund Freud]], l'Io cede all'Es per poi recuperare parzialmente la costruzione di una propria realtà attraverso il [[delirio]], recuperando il rapporto oggettuale. Secondo la psicoanalista [[Melanie Klein]], le psicosi sono legate alla caduta nella posizione schizoparanoide della prima infanzia. Secondo lo psicologo analista [[Carl Gustav Jung]], nelle psicosi si ha il sopravvento di complessi autonomi inconsci sul complesso dell'Io, che non riesce a mantenere il controllo sulle formazioni inconsce.
 
Secondo [[Otto Kernberg]], la psicosi si distingue dalla [[nevrosi]] per la "diffusione dell'identità" e la messa in atto di [[meccanismi di difesa]] primitivi (idealizzazione primitiva, svalutazione, scissione, identificazione proiettiva, diniego, onnipotenza), che proteggono l'individuo dalla disintegrazione e dalla fusione di sé con l'oggetto, con regressione di fronte all'interpretazione. Un altro elemento distintivo è quello della perdita della percezione della realtà. Infatti, al contrario della nevrosi, lo psicotico non riesce ad accettare elementi della realtà che lo circonda, e se ne crea una rappresentazione diversa.
 
Dal punto di vista della [[psicologia esistenziale]], [[Karl Jaspers]] parla di esperienze psicotiche quando queste vengono vissute come incomprensibili per il soggetto per le modalità con le quali scaturiscono dall'attività psichica, facendo declinare le condizioni ontologiche dell'esistenza ([[tempo]], [[spazio (fisica)|spazio]], coesistenza, progettualità).
 
L'indirizzo sociale della psichiatria esprime anche un'interpretazione legata al contesto socio-ambientale e relazionale, che, come si è visto, risulta determinante per l'integrazione dei pazienti psicotici e la loro riabilitazione.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*[[Anna Freud]], ''L'Io ed i meccanismi di difesa''.
 
==Voci correlate ==
 
*[[Meccanismo di difesa]]
*[[Psichiatria]]
*[[Psicopatologia]]
*[[Psicosi maniaco-depressiva]]
*[[Schizofrenia]]
*''[[Tanto peggio per i fatti]]''
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{en}} Jean Laplanche, Jean-Bertrand Pontalis, ''The language of psycho-analysis'', Karnac, ''Paperbacks'', 1988. <small>ISBN 0946439494; ISBN 9780946439492.</small> [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&printsec=frontcover&dq=Laplanche+Pontalis#v=snippet&q=Psychosis&f=false ''Psychosis''], anteprima parziale pp. 370-2
*{{en}}[[DSM-IV]]: [http://www.behavenet.com/capsules/disorders/delusionaldis.htm ''Delusional Disorder'']
*[[Merck & Co.|Manuale Merck]]: [http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez15/1931687c.html ''Disturbo delirante'']
*[http://www.spiweb.it/IT/index.php?option=com_content&task=section&id=27&Itemid=190 ''Stato dell'arte della diagnosi e della cura di questi disturbi mentali '']
 
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