WASP-12 b: differenze tra le versioni
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|categoria=[[Pianeta gioviano caldo]]
|epoca = [[J2000.0]]
|semiasse_maggiore=0,0229 ± 0,0008 [[Unità astronomica|UA]]
|periastro=0,0218 [[Unità astronomica|UA]] <br> <small>3,26 [[Gigametro|Gm]]</small>
|afastro=0,0240 [[Unità astronomica|UA]] <br> <small>3,59 [[Gigametro|Gm]]</small>
|eccentricità=0,049 ± 0,015
|periodo_orbitale=1,0914222
|inclinazione_orbita=83,1°
|argomento_perielio=-74°{{±|13°|10°}}<ref name=WASP12b/>
|raggio = 1,736 ± 0,092 [[Raggio gioviano|R<sub>J</sub>]]<ref name=WASP12b/>
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WASP-12 b è un gigante gassoso 1,4 volte più massiccio di Giove, in orbita attorno a una stella relativamente giovane (appena uscita dalla fase [[Formazione_stellare#Avvio_della_fusione_dell.27idrogeno_e_ZAMS|ZAMS]]) più calda del [[Sole]].
Il pianeta all'epoca della scoperta si fece notare perché guadagnò diversi record:
* con un raggio di 1,7 [[Raggio gioviano|R<sub>J</sub>]] il pianeta era il più grande scoperto fino ad allora, record ora detenuto da [[HAT-P-32 b]];
* pianeta più caldo mai scoperto, 2516 [[Kelvin|K]] nel lato diurno;<ref name=WASP12b/>
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Un primo studio ipotizzò la concomitanza di diversi fattori oltre alla vicinanza della stella, quali una forte presenza di metalli nell'atmosfera e dinamiche interne da studiare, come il [[decadimento radioattivo]] o il [[riscaldamento mareale]].
Uno studio successivo ([[2009]])<ref name=Shunli>{{cita pubblicazione|quotes =http://www.nature.com/nature/journal/v463/n7284/full/nature08715.html|autore=Shu-lin Li|coautori=N. Miller, Douglas N. C. Lin, Jonathan J. Fortney|data=25 febbraio 2010|titolo=WASP-12b as a prolate, inflated and disrupting planet from tidal dissipation|rivista=[[Nature]]|volume=463|doi=10.1038/nature08715|url=http://www.nature.com/nature/journal/v463/n7284/full/nature08715.html|lingua=inglese|accesso=4 luglio 2012}}</ref> del professore Shu-lin Li (Università di Pechino) scoprì dall'analisi della curva di luce che il pianeta differisce per il 10% da una sfera, e la sua forma è quindi più simile a quella di un uovo. Il pianeta, infatti, dista dalla propria stella solo 3,1 volte il raggio della stessa, e ciò lo rende soggetto a forti effetti mareali. Lo studio conclude che la dissipazione del calore generato nello strato convettivo del pianeta dalla deformazione mareale sia la principale fonte dell'energia che mantiene il pianeta espanso oltre le previsioni basate sul solo calore di irraggiamento. La pubblicazione prevedeva inoltre che la stella stesse cannibalizzando il pianeta ad un ritmo di 10<sup>-7</sup> [[Massa gioviana|M<sub>J</sub>]] ({{M|1,9|e=20|k|g}}) all'anno, sempre in ragione della sua grande vicinanza.
Tra il 24 e il 25 settembre [[2009]] il [[telescopio spaziale Hubble]] ha osservato WASP-12 b usando il Cosmic Origins Spectrograph ([[Telescopio spaziale Hubble#Ottiche correttive assiali (COSTAR)|COS]]) con una precisione senza precedenti, e dai dati raccolti si sono dedotte evidenze della distruzione del pianeta da parte della stella e del disco di gas strappato a quest'ultimo, confermando così lo studio dello scienziato cinese.<ref name=hubble>{{cita pubblicazione|quotes=http://iopscience.iop.org/2041-8205/714/2/L222/|autore=L. Fossati et al.|volume=714|data=14 aprile 2010|titolo=Metals in the exosphere of the highly irradiated planet WASP-12 b|rivista=[[The Astrophysical Journal]]|doi=doi:10.1088/2041-8205/714/2/L222|url=http://iopscience.iop.org/2041-8205/714/2/L222/|lingua=inglese|accesso=14 luglio 2012}}</ref> L'espansione dell'atmosfera infatti è così pronunciata che l'esosfera del pianeta fuoriesce dalla sfera di influenza gravitazionale del pianeta, il [[
La [[NASA]] ha stimato che il pianeta abbia 10 milioni di anni di vita residua.<ref>{{cita web|autore=NASA|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/planet-eater.html|titolo=Hubble Finds a Star Eating a Planet|accesso=5 luglio 2012|lingua=inglese|data=20 maggio 2010}}</ref>
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