Elea-Velia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 23:
|titolo=Le diverse forme del nome greco
|contenuto=
Lo storico e geografo greco [[Strabone]] narra della città di '''Elea''' nella sua opera ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'' (VI, 252), specificando però che i fondatori, i [[Focesi]], la chiamarono inizialmente '''Vele''' o '''Hyele''', nome che poi venne cambiato in '''Ele''' per finire con '''Elea'''.
 
C'è da tenere conto che i fondatori usavano un alfabeto greco più arcaico rispetto a quello di Strabone (come testimoniano le monete più antiche), ed usavano quindi il "[[digamma]]", una delle lettere perse di quell'alfabeto. Il digamma, {{unicode|Ϝ}}, che, come si vede è graficamente simile ad una F, si pronuncia come la ''v'' italiana, dando quindi al nome della città il suono di "Vele" ({{unicode|Ϝ}}έλη). Nella trascrizione, però, già molti Focei non usavano più il digamma, trascrivendo quindi la lettera {{unicode|Ϝ}} con Ύ e trasformando "Vele" in "Hyele" (Ύέλην).
Riga 30:
Per quel che riguarda la scrittura "Elea" (Ελέαν), si tratta d'una deformazione attica che non si riscontra prima di [[Platone]], nel [[IV secolo a.C.]]: due secoli, cioè, dopo la fondazione della città.
}}
Lo storico e geografo greco [[Strabone]], nella sua ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', parla della città di Elea-Velia<ref name="StraboneVI-1-1">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]''. (Libro VI, 1, 1)</ref>, specificando che i [[Focei]], suoi fondatori, la chiamarono inizialmente '''Hyele''', nome che poi divenne '''Ele''' e infine '''Elea'''.
 
I [[Civiltà romana|Romani]] per il nome della città adottarono la forma Velia, attestata a partire da [[Cicerone]].
Riga 118:
== Olivetti Elea ==
 
In onore dell'antica città, la [[Adriano Olivetti]] denominòvolle che fosse denominata [[Olivetti Elea|ELEA]] la generazione di [[supercomputer]] [[Olivetti]] sviluppati negli [[anni 1950|anni '50]] del [[XX secolo|Novecento]], il cui modello [[Olivetti Elea 9003|Elea 9003]] fu il primo [[supercomputer]] commerciale interamente a [[transistor]] della [[storia dell'informatica]]<ref >[[Franco Filippazzi]], [http://www.scribd.com/doc/16394680/filippazzi08 «Gli elaboratori elettronici Olivetti negli anni 1950-1960»], [[Università di Udine]] - 21 maggio 2008, pp. 4-5 (dallo [[SCRIBD|Scribd repository]])</ref><ref>Gregorio Cosentino e Maurizio Bruschi, ''1977-2007 trent'anni di domanda e offerta ICT nella pubblica amministrazione italiana'', [[Giuffrè editore]], 2007 (p. 146)</ref>. Elea fu anche il nome scelto da [[Carlo De Benedetti]], nel 1979, per la scuola di formazione aziendale della [[Olivetti]], affidata alla presidenza di [[Pier Giorgio Perotto]]: la scelta, oltre che un riferimento alla macchina, intendeva sottolineare la centralità dell'uomo nella sfera tecnologia<ref>Gregorio Cosentino e Maurizio Bruschi, ''1977-2007 trent'anni di domanda e offerta ICT nella pubblica amministrazione italiana'', [[Giuffrè editore]], 2007 (p. 146)</ref>
 
== Personalità legate a Elea-Velia ==