Equus quagga: differenze tra le versioni

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==Tassonomia==
La zebra di pianura e, forse, la [[Equus zebra|zebra di montagna]], appartengono al [[sottogenere]] ''Hippotigris''; la [[Equus grevyi|zebra di Grévy]], invece, è l'unico rappresentante del sottogenere ''Dolichohippus''. Quest'ultima, infatti, ricorda un [[Equus asinus|asino]], mentre le altre due sono più simili al cavallo. Tutte e tre, comunque, appartengono al genere ''Equus'', come tutti gli altri Equidi attuali. Recenti studi [[Filogenesi|filogenetici]] fanno ipotizzare che la zebra di Grévy (e forse quella di montagna) appartenga, assieme agli asini, a una linea evolutiva distinta da quella della zebra di pianura<ref name=Phylogeny>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Orlando|firstnome=Ludovic|coauthorscoautori=et al.|titletitolo=Revising the recent evolutionary history of equids using ancient DNA|journalrivista=PNAS|volume=106|pagespagine=21754–21759|yearanno=2009|doi=10.1073/pnas.0903672106}}</ref>. Nelle aree dove le zebre di pianura [[Simpatria|condividono]] l'areale con quelle di Grévy, non è insolito trovare mandrie miste<ref name="Estes 1991"/> e riscontrare la presenza di ibridi fertili<ref>J. E. Cordingley, S. R. Sundaresan, I. R. Fischhoff, B. Shapiro, J. Ruskey, D. I. Rubenstein (2009). Is the endangered Grevy's zebra threatened by hybridization?. Animal Conservation. 12: 505–513.</ref>. In cattività, zebre di pianura sono state fatte incrociare con zebre di montagna. Gli ibridi che ne sono derivati presentavano una giogaia e ricordavano la zebra di pianura, ma avevano orecchie più grandi e presentavano una diversa colorazione sui quarti posteriori.
 
===Sottospecie===
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Come tutte le zebre, presenta la caratteristica colorazione a strisce bianche e nere, e non esistono due esemplari del tutto simili. Il muso è nero o di colore scuro. Alla nascita, i piccoli sono ricoperti da strisce bianche e marroni. Ogni esemplare presenta strisce verticali sulla parte anteriore del corpo, che divengono orizzontali sui quarti posteriori. Le popolazioni settentrionali presentano strisce più sottili e meglio definite<ref name="Kingdon 1988"/><ref name="Moehlman 2002"/>; quelle meridionali, invece, hanno una colorazione più variabile, ma presentano un numero minore di striature su regioni inferiori, zampe e quarti posteriori<ref name="Kingdon 1988"/>. Quest'ultime presentano inoltre delle «strisce-ombra» di colore marrone all'interno delle zone bianche<ref name="Kingdon 1988"/><ref name="Moehlman 2002"/>, assenti o poco marcate nelle zebre settentrionali<ref name="Kingdon 1988"/><ref name="Moehlman 2002"/>.
 
L'analisi degli embrioni ha mostrato che la zebra ha una colorazione di fondo scura, e che le zone bianche compaiono successivamente<ref name="Prothero 2003"/>. La prima sottospecie descritta, l'ormai estinto [[Equus quagga quagga|quagga]], aveva i quarti posteriori di colore marrone uniforme. Il manto della zebra, comunque, varia moltissimo, ed esistono sia esemplari quasi del tutto bianchi che altri quasi del tutto neri<ref>{{citeCita web|url=http://www.messybeast.com/history/mutant-zebras.htm |titletitolo=Mutations |publishereditore=Messybeast.com |datedata= |accessdateaccesso=3 luglio 2012-07-03}}</ref>. Rare zebre [[Albinismo|albine]] sono presenti nelle foreste del [[monte Kenya]]<ref>{{citeCita web|authorautore=|url=http://www.animalorphanagekenya.org/members/bush_drums_2006_december.php|titletitolo=Mount Kenya Bush Drums December 2006|publishereditore=Animalorphanagekenya.org|datedata=|accessdateaccesso=3 luglio 2012-07-03}}</ref>.
 
===Funzione delle strisce===
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===Interazioni con altri erbivori===
Le zebre di pianura, soprattutto durante le migrazioni, possono formare gruppi misti con altri erbivori, specialmente gli [[Connochaetes|gnu]]. Gnu e zebre generalmente convivono pacificamente, vigilando a vicenda per individuare possibili predatori. Tuttavia, talvolta sono state riscontrate interazioni aggressive<ref>{{citeCita web|url=http://www.wilderness-safaris.com/news/camp_news_detail.jsp?newsItem=3986 |titletitolo=Zebra Attack Blue Wildebeest Foal |publishereditore=Wilderness-safaris.com |datedata=2007-04-25 aprile 2007 |accessdateaccesso=3 luglio 2012-07-03}}</ref><ref>National Geographic ''Zebra: Patterns in the Grass'' (1991)</ref>.
 
==Biologia==
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===Riproduzione===
[[File:Babyzebra.jpg|thumb|right|250px|Una madre che allatta.]]
Lo stallone si accoppia con tutte le giumente dell'harem. Esse danno alla luce un piccolo ogni dodici mesi. Il picco delle nascite si registra durante la stagione delle piogge. La madre allatta il piccolo per circa un anno. Lo stallone generalmente è intollerante nei confronti dei puledri non suoi. È possibile che le zebre pratichino l'infanticidio e il feticidio, sebbene tali incidenti siano stati osservati unicamente in esemplari in cattività<ref>{{citeCita web|url=http://www.ivb.cz/folia/54/3/258-262.pdf |titletitolo=Further evidence for male infanticide and feticide in captive plains zebras |formatformato=PDF |datedata= |accessdateaccesso=3 luglio 2012-07-03}}</ref>. Come i cavalli, le zebre sono in grado di stare in piedi, camminare e succhiare il latte poco dopo la nascita. Al sopraggiungere del parto, la madre allontana le altre zebre dal suo piccolo, siano esse stalloni, altre femmine e addirittura i propri piccoli dei parti precedenti. Successivamente, tuttavia, tutti i membri del gruppo stringono legami con il puledro. All'interno dell'harem, il piccolo viene considerato dello stesso rango della madre<ref name="Grub 1981"/>. I puledri godono della protezione della madre, ma anche dello stallone e delle altre femmine del loro gruppo. Malgrado la protezione del branco, tuttavia, quasi il 50% dei piccoli muore a causa dei predatori, delle malattie e della fame.
 
Una volta cresciuti, i giovani maschi abbandonano il loro gruppo familiare, non perché raggiungono la maturità sessuale o vengono scacciati dai loro padri, ma perché si guasta il rapporto con le madri in seguito alla nascita di un altro piccolo<ref name="Kingdon 1988"/><ref name="Moss 1982">Moss 1982</ref>. I maschi, allora, si uniscono ad altri membri dello stesso sesso<ref name="Moss 1982"/>, mentre le giovani femmine possono rimanere all'interno dell'harem fino a quando non verranno sequestrate da altri stalloni<ref name="Kingdon 1988"/>.
 
===Comportamento anti-predatorio===
Di notte, per proteggersi dagli attacchi dei predatori terrestri, le zebre di pianura si ritirano in aree aperte, dove la visibilità è migliore. Mentre il branco pascola o riposa, una zebra rimane di vedetta, e non appena localizza un predatore latra o sbuffa rumorosamente<ref name="Kingdon 1988"/>. Se attaccate da iene o licaoni, le zebre di un harem rimangono vicine tra loro e collaborano per difendere i membri più indifesi<ref name="Estes 1991"/>, in particolare i giovani. In alcuni casi lo stallone può passare al contrattacco e assalire i licaoni o le iene<ref name="Estes 1991"/>. Sebbene le iene siano in grado di abbattere lo stallone, esse concentrano generalmente i loro attacchi verso gli altri membri del gruppo, e cercano di evitare i suoi assalti. Diversamente dagli stalloni, le giumente di solito caricano iene o licaoni solo quando essi attaccano i loro piccoli. A differenza degli gnu, le zebre solo raramente cercano scampo in acqua quando vengono assalite dalle iene<ref name="Hyena">{{citeCita booklibro | authorautore= Kruuk, Hans | titletitolo=The Spotted Hyena: A study of predation and social behaviour | yearanno=1972 | pagepagine= 335 | isbnid=ISBN 0-563-20844-9 }}</ref>. Quando vengono attaccate dai leoni, invece, le zebre cercano di distanziare gli aggressori, dal momento che i leoni non sono corridori resistenti come le iene o i licaoni. Ghepardi e leopardi, infine, costituiscono una minaccia soprattutto per i puledri, dato che qualsiasi zebra adulta è in grado di metterli in fuga.
 
==Interazioni con l'uomo==
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In generale, le popolazioni della zebra di pianura sono stabili, e la specie non deve fronteggiare alcuna minaccia di estinzione<ref name=iucn/>. Essa è presente in numerose aree protette sparse in tutto il suo areale, come nei parchi nazionali del [[Parco nazionale del Serengeti|Serengeti]] in Tanzania, dello [[Tsavo]] e del [[Masai Mara]] in Kenya, di [[Parco nazionale Hwange|Hwange]] nello Zimbabwe, di [[Parco nazionale Etosha|Etosha]] in Namibia e di [[Parco nazionale Kruger|Kruger]] in Sudafrica. Vi sono inoltre popolazioni numerose anche al di fuori delle aree protette<ref name=iucn/>.
[[File:Arms of Botswana.svg|thumb|Lo stemma del Botswana.]]
Alcune popolazioni, comunque, hanno subito un netto declino o sono addirittura scomparse. Una sottospecie, il quagga, si è ormai estinta. In Tanzania, il numero delle zebre è diminuito del 20% tra la fine degli anni '90 e la metà del decennio successivo<ref name=iucn/>. Le zebre sono minacciate dalla caccia per il cuoio e la carne, e dalla distruzione dell'habitat dovuta all'avanzare dell'agricoltura. Devono inoltre competere con il bestiame domestico per i pascoli<ref name=comp>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Young|firstnome=T. P.|coauthorscoautori=T. M. Palmer & M. E. Gadd|titletitolo=Competition and compensation among cattle, zebras, and elephants in a semi-arid savanna in Laikipia, Kenya|journalrivista=Biological Conservation|volume=121|pagespagine=351–359|yearanno=2005}}</ref><ref name=foraging>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Odadi|firstnome=W. O.|coauthorscoautori= T. P. Young & J. B. Okeyo-Owour|titletitolo=The effects of wild herbivores on cattle intake and movement rates in Laikipia rangeland, Kenya.|journalrivista=Applied Animal Behaviour Science|volume=116|pagespagine=120–125|yearanno=2009}}</ref> e vengono talvolta sterminate a tale scopo dagli allevatori. Il bracconaggio costituisce una seria minaccia per le popolazioni settentrionali, mentre quelle meridionali sono minacciate soprattutto dalla perdita dell'habitat. Le guerre civili che in tempi recenti hanno scosso [[Ruanda]], [[Somalia]], [[Sudan del Sud]], [[Etiopia]] e [[Uganda]] hanno provocato una vera e propria strage tra gli animali selvatici, zebre di pianura comprese. Attualmente, la specie è del tutto scomparsa dal [[Burundi]]. La guerra civile in [[Angola]], protrattasi per gran parte degli ultimi 25 anni, ha devastato le popolazioni di animali selvatici, comprese quelle delle zebre di pianura, un tempo numerosissime, e distrutto l'amministrazione e le infrastrutture dei parchi nazionali.
 
Ciononostante, la zebra di pianura è considerata specie protetta in gran parte dell'areale. Essa costituisce, infatti, grazie ai benefici del turismo, un'importante risorsa economica.