Gian-Carlo Rota: differenze tra le versioni
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Tolgo "conobbe Marvin Minsky, la cui tesi nella quale venne coniato il termine Intelligenza artificiale aveva come supervisore lo stesso Schwartz". Oltre a essere una prosa stentata, non è una notizia attinente alla biografia di Rota |
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La famiglia emigrò quindi in [[Ecuador]], dove Rota frequentò il [[Colegio Americano de Quito]]. Nel [[1950]] si trasferì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per studiare alla [[Princeton University]], dove ebbe come docenti [[Alonzo Church]], [[Emil Artin]], [[Solomon Lefschetz]] e [[William Feller]]; qui ottenne il titolo di [[bachelor]] nel [[1953]] discutendo una tesi di cui era relatore Feller. In questo periodo egli studiò anche filosofia con [[John Rawls]] ed ebbe modo di conoscere le opere di [[Edmund Husserl]] e [[Martin Heidegger]].
Dal [[1954]] studiò presso la [[Yale University]], dove ottenne nel 1954 il [[Master's degree|master]] e, tre anni dopo, con la supervisione di [[Jacob T. Schwartz]], il [[Ph.D.]]. A Yale
La maggior parte della sua carriera di insegnamento si svolse al [[Massachusetts Institute of Technology]]: vi risiedette infatti fin dal [[1959]], con la sola eccezione degli anni [[1965]]-[[1967]], durante i quali fu alla [[Rockefeller University]]. È finora l'unico professore del MIT ad aver ricoperto, contemporaneamente, la carica di professore di matematica applicata e di filosofia. Ricoprì la cattedra di ''[[Norbert Wiener]] Professor of Applied Mathematics''.
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