William MacKenzie: differenze tra le versioni

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“[..]nel 1816 ho avuto diverse opportunità di migliorare la mia conoscenza ed ampliare le mie vedute riguardo al genere umano”.<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 45</ref>
 
===L'esperienza Viennese: l'inizio della sua carrieraviennese===
Lasciata Parigi il 17 luglio 1817, giunse a Vienna il 5 Agosto; qui William Mackenzie frequentò assiduamente la “University Clinic” e divenne allievo di [[George Joseph Beer]], autorità mondiale nell'ambito medico, il quale lo accompagnò nella scelta dell'[[Oculistica]] come settore nel quale specializzarsi.
Lasciata Parigi il 17 luglio 1817, giunse il 5 Agosto a Vienna, sede di una celebre scuola Universitaria di [[Oftalmologia]], portando con se delle lettere di presentazione indirizzate al dottor Tjallongii e al Professor George Joseph Beer, autorità mondiale nel campo dell’oculistica del tempo, professore di oculistica a Vienna e fondatore della moderna oculistica europea. L'elevata statura professionale di Beer esercitò una forte influenza su Mackenzie, divenne suo allievo e sotto la sua direzione eseguì le sue prime operazioni chirurgiche sugli occhi.
Mackenzie frequentò assiduamenteSotto la “Universitysua Clinic”supervisione nellaeseguì qualele si era aperto un nuovo orizzonte per leprime operazioni chirurgiche e le lezioni mediche. Fu proprio in quella Clinica che Mackenzie maturò l'idea di dedicarsi all’oculistica diventando allievo di G.J.agli Beerocchi. Così annotò la sua prima operazione chirurgica condotta quel piovoso 3 ottobre:
 
{{Quote|[..]It came my turn to operate for cataract in Beer’s course. He put the knife into my left hand and desired me to operate on the right eye of a head which was stuck up before me, telling me at the same time to remember is direction to point the kinfe at first towards the iris. I took the knife and glad to see that I held it with a steady hand, I plunged in throught not merely the cornea, but throught the iris into the bargain. Not discomposed by this orrid blunder, I withdrew the kifeknife a little and carried it tolerably well across the anterior chamber. Penetrating the internal side of the cornea, I came into contact, most infortunately, with the side of the nose and gave the “patient” such a prick as would have made him dance a little if he had been alive.<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 51</ref>. |William Mackenzie}}
 
Quattro giorni dopo eseguì un secondo tentativo, questa volta avvalendosi della mano sinistra e procurandosi il commento positivo di Beer: “Ein schoner Schnitt”<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 51</ref> che(“Un tradottobel intaglio”) italianofu suonail così:commento “unfinale beldi taglio”George Joseph Beer.
DopoLa duesua settimaneesperienza condusseviennese lafu suaarricchita terzadall'amicizia estrazione e conobbedi Gordon, un oculista laureatosi ad Edimburgo, con cui strinse un'ottima amicizia; insieme concepirono l’idea di pubblicare una rivista medica straniera. GordonDopo raccomandòaver aricevuto Mackenzie di contattare il medico italiano Cornelianil'assenso per sentire il suo parere nel merito di una futura collaborazione conda l'istituendaparte rivistadel medicamedico e se fosse stato disposto a collaborare con l'invio di pubblicazioni mediche.italiano [[Corneliani]] diedenacque il suo assenso e fu cosi che nacque un primo "Journal of Foreign Medicine and Surgery"<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 52</ref>.
Il contributo di William Mackenzie per il "Journal of Foreign Medicine and Surgery", successivamente rinominato con il nome di "Anderson’s Quarterly Medical Journal", si protrasse fino al 1826. Nel primo volume un articolo su tre riportava la sua firma: si trattava di articoli riguardanti lela descrizione delle tecniche interventistiche deladottate dal Dottor BeerGeorge aJoseph ViennaBeer e di alcune revisioni critiche riguardo aidei metodi europei di estrazione della cataratta, arricchiti da preziosi apporti critici.
PermanendoDurante la permanenza a Vienna Mackenzie visitò il "Blinde-Anstalt", un centro per non vedenti, rimanendo sorpreso dalle loro abilità di leggere avvalendosi dell’alfabeto Braille.
IPrima suoidi continuitornare spostamentiin loGran portaronoBretagna pertrascorse due mesi tra Praga e Berlino, dove conobbe il celebre Dottor Rudolphi, intenzionato a fondare un museo delle Scienze Naturali.
Dal resoconto delle esperienze vissute durante il tour nel Continente europeo traspariva la gioia derivante dalla esemplare crescita professionale subita in quegli anni trascorsi fuori da casa; così annotò
Il 30 Gennaio 1818, alle sei del pomeriggio, ritornò in Gran Bretagna; in quella occasione annotò sul suo diario un resoconto delle esperienze vissute da cui traspariva la gioia determinata da quegli anni trascorsi fuori da casa: "''Ho avuto l’occasione di ascoltare i pilastri della Chirurgia del tempo.[..]L'anatomia vola come una ninfea su di me, eppure il mio sguardo è fisso su di lei. Quale miglioramento ho rinvenuto nel corso dell'ultimo anno? Ho acquisito una notevole conoscenza dei metodi di dissezione, ho partecipato al trattamento delle malattie veneree ed ho scoperto il mio interesse per lo studio della medicina legale. Ho acquisito la capacità di tradurre i testi pubblicati da autori stranieri e quel che ho appreso in ambito Oculistico è a dir poco apprezzabile''".<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 53-54</ref>.
 
Il{{Quote 30 Gennaio 1818, alle sei del pomeriggio, ritornò in Gran Bretagna; in quella occasione annotò sul suo diario un resoconto delle esperienze vissute da cui traspariva la gioia determinata da quegli anni trascorsi fuori da casa: "|''Ho avuto l’occasione di ascoltare i pilastri della Chirurgia del tempo.[..]L'anatomia vola come una ninfea su di me, eppure il mio sguardo è fisso su di lei. Quale miglioramento ho rinvenuto nel corso dell'ultimo anno? Ho acquisito una notevole conoscenza dei metodi di dissezione, ho partecipato al trattamento delle malattie veneree ed ho scoperto il mio interesse per lo studio della medicina legale. Ho acquisito la capacità di tradurre i testi pubblicati da autori stranieri e quel che ho appreso in ambito Oculistico è a dir poco apprezzabile''".<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 53-54</ref>. |William Mackenzie}}
===L'esperienza Londinese===
 
Mackenzie era stato via da casa per più di due anni e adesso era giunto il tempo di prendere decisioni importanti. Il cinque aprile 1818, si presentò come candidato al “Royal College of Surgeons”: fu esaminato da Sir David Dundans, il quale, leggendo una testimonianza fornita da Beer, lo interrogò sulle malattie degli occhi. Sir David rimase stupefatto dalla descrizione anatomica dell’occhio fornita da Mackenzie, che con scrupolosa ed inappuntabile dovizia di particolari descrisse inoltre ogni passaggio svolto durante l'intervento chirurgico per l’estrazione del cristallino e la relativa sostituzione. Sir David lo incoraggiò ad intraprendere senza timore la professione oculistica.
===Il soggiorno a Londra e l'inizio della carriera===
Mackenzie raggiunse la sua fama negli anni successivi, ma l’inizio della sua carriera a Londra come insegnante non fu per nulla incoraggiante. In quel periodo mise infatti un annuncio sul “Morning Post” per tenere una serie di lezioni sui disagi dell’occhio: l'iniziativa non ebbe successo, solo due persone frequentarono la lezione introduttiva; Mackenzie portò comunque a conclusione il corso nonostante le aule rimanessero deserte.
Il 30 Gennaio 1818 fece ritorno in Gran Bretagna, ove ebbe ufficialmente inizio la sua brillante carriera medica dopo essersi presentato come candidato al “Royal College of Surgeons”: in quella occasione fu esaminato da [[Sir David Dundans]], il quale rimase stupefatto dalla puntigliosa descrizione anatomica dell’occhio fornita da Mackenzie e lo incoraggiò ad intraprendere senza timore la professione oculistica. Era il cinque aprile 1818. Qualche mese dopo, esattamente il 22 Dicembre, l’ammissione alla "Medico-Chirurgical Society", avvenuta a seguito di una disquisizione su tematiche riguardanti l’[[oculistica reumatica]], accrebbe la sua fama.
La determinazione nell’incrementare le sue conoscenze in ambito oculistico, lo portarono in quel periodo a chiedere l’ammissione alla "Medico-Chirurgical Society" dopo aver preso parte ad un incontro.
MackenzieNello raggiunse la sua fama negli anni successivi, ma l’inizio della sua carriera a Londra come insegnante non fu per nulla incoraggiante. In quelstesso periodo mise infatti un annuncio sul “Morning Post” per tenere una serie di lezioni sui disagi dell’occhio: l'iniziativala sua nonprima ebbeesperienza successoda insegnante risultò fallimentare, solo due persone infatti frequentarono la lezione introduttiva; Mackenzie portò comunque a conclusione il corso nonostante le aule rimanessero deserte.
In tale occasione fu sponsorizzato da Wardop e Scudamore e il 22 Dicembre entrò a farne parte disquisendo su tematiche riguardanti l’oculistica reumatica.
IlDurante 15la Febbraiopermanenza a Londra ebbe l'occasione di assistere all’"Hunterian Oration" tenuta al "Royal College of Surgeons" e di contribuire alla divulgazione a mezzo stampa della scienza medica: degne di nota sono le pubblicazioni del Marzo 1819 riguardanti [[i disagi lacrimali]].
All'età di soli ventotto anni proprio in territorio londinese sorse in lui l'idea di dar vita ad una infermeria oculistica in Southwark, progetto irrealizzato ma non archiviato del tutto, perchè di lì a poco la sua idea avrebbe trovato realizzazione nella più grande infermeria di Glasgow.
Seppure impegnato dalla professione medica, conservò uno spiccato spirito giornalistico, contribuendo alla divulgazione a mezzo stampa della scienza medica: ricordiamo a tal proposito le pubblicazioni del Marzo 1819 riguardanti i disagi lacrimali.
Il progetto prevedeva la cura dei poveri afflitti da disagi oculistici: constatato l'incremento della popolazione nel distretto “Borough of Southwark”<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 62</ref> e il conseguente aumento delle patologie oculistiche, l'idea risultava geniale sia perché il bacino d'utenza era talmente vasto da assicurare una molteplicità di casi clinici cheda sarebberoaffrontare inevitabilmenteconstatato divenutil'incremento oggettodella dipopolazione studionel perdistretto la“Borough diagnosiof eSouthwark”<ref> laA.M curaWright diThomson, nuove1973, patologiepag. dell'occhio;62</ref> inoltree ilanche progettoperchè era suffragato dalla difficoltà didifficoltoso raggiungere le altre due strutture già presenti a Londra, la "Eye Infirmary" in "Charter House Square" e il "Royal Westminster Oftalmical Hospital" in "Oxford Street".
In quel periodo maturò in lui l'idea di fondare una "Eye Infirmary in Southwark”, progetto inaudito per il contesto sociale e culturale dell'epoca e per la sua giovane età (era solo ventottenne).
La struttura constava di un’infermeria cheipotizzata avrebbe accolto i pazienti suddividendoli in tre diverse categorie:
Il progetto prevedeva la cura dei poveri afflitti da disagi oculistici: constatato l'incremento della popolazione nel distretto “Borough of Southwark”<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 62</ref> e il conseguente aumento delle patologie oculistiche, l'idea risultava geniale perché il bacino d'utenza era talmente vasto da assicurare una molteplicità di casi clinici che sarebbero inevitabilmente divenuti oggetto di studio per la diagnosi e la cura di nuove patologie dell'occhio; inoltre il progetto era suffragato dalla difficoltà di raggiungere le altre due strutture già presenti a Londra, la "Eye Infirmary" in "Charter House Square" e il "Royal Westminster Oftalmical Hospital" in "Oxford Street".
* pazienti che avevanoavrebbero subito cure all'interno dell’Infermieria;
In primo luogo vennero sottoscritte le modalità di cura e le relative tariffe da applicare ad ogni tipo di patologia trattata: il versamento di una [[ghinea]] consentiva una cura medica della durata di un anno, la sottoscrizione di un abbonamento del costo di dieci ghinee consentiva invece di usufruire dell'infermeria per l'intera durata della vita.
* pazienti che sarebbero stati visitati presso le loro case che avevano ricevuto assistenza nelle loro dimore quando l'infermeria era impossibilitata ad ospitarli;
La struttura constava di un’infermeria che avrebbe accolto i pazienti suddividendoli in tre diverse categorie:
* pazienti che avevano subito cure all'interno dell’Infermieria;
* pazienti visitati presso le loro case che avevano ricevuto assistenza nelle loro dimore quando l'infermeria era impossibilitata ad ospitarli;
*pazienti ambulatoriali le cui cure venivano prescritte gratuitamente.
William Mackenzie si preoccupò di sottoscrivere le modalità di cura e le relative tariffe da applicare ad ogni tipo di patologia trattata.
Il progetto fallì quando Mackenzie decise di lasciare Londra per tornare a Glasgow, persuaso dai soliti consigli di Rainy, il quale gli comunicò la disponibilità delle aule di dissezione anatomica a seguito della fuga in America di Granville Pattinson, un medico in servizio alla Glasgow Royal Infirmary, accusato di condotta non professionale per aver procurato due amputazioni sui pazienti.
Il progetto fu abbandonato quando William Mackenzie decise di lasciare Londra per tornare a Glasgow.
 
 
===Il ritorno a Glasgow e l'apogeo===
Il progettosuo fallìritorno quandoin Mackenziepatria deciseavvenne di lasciare Londra per tornareprincipalmente a Glasgow,seguito persuasodella daicomunicazione solitidi consigli di[[Harry Rainy, il quale gli comunicò la disponibilità delle aule di dissezione anatomica a seguito della fuga in America di Granville Pattinson, un medico in servizio alla Glasgow Royal Infirmary, accusato di condotta non professionale per aver procurato due amputazioni sui pazienti.
Il sei ottobre 1819 fece ritorno alla città natale immensamente rattristato per non aver saputo capitalizzare l’opportunità di ottenere una cattedra di anatomia a Londra. In quell'anno però la speranza di William Mackenzie trovò compimento: nominato professore, gli fu assegnata la cattedra di anatomia all' "Anderson's College Medical School", istituto sorto con il preciso obiettivo di contrastare la rinomata "Glasgow University".
Questo avvenimento rappresentò la svolta che lo porto al successo, senza ricadute. Ormai erano finiti i giorni in cui alle sue lezioni partecipavano solo i suoi amici: la nuova collocazione presso Glasgow gli fornì un posto privilegiato dal quale dare ampia risonanza alla sua scienza, già nel primo anno cinquantasette studenti frequentavano assiduamente le sue lezioni di anatomia e chirurgia ed erano in ventinove a prendere parte al corso sui Disagi Oculari. Per la sua forbita e dotta eloquenza fu chiamato a impartire lezioni di "Medical Jurisprudence"<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 67</ref>.