CD3: differenze tra le versioni

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Il CD3 viene inizialmente espresso nel citoplasma dei pro-timociti, le cellule staminali da cui derivano le cellule T nel [[timo]]. I pro-timociti possono anche differenziarsi in timociti comuni, e poi in timociti midollari, in quest'ultima fase di differenziamento cellulare l'antigene CD3 comincia a migrare verso la membrana cellulare. L'antigene risulta legato alle membrane delle cellule T mature e delle cellule NK, l'antigene non viene espresso in quasi nessun altro tipo di cellula, anche se sembra essere espresso in piccole quantità nelle cellule del [[Purkinje]].
 
Questa alta specificità nell'espressione dell'[[antigene]], combinata con la presenza del CD3 in tutte le fasi di sviluppo delle cellule T, lo rende un marcatore immunoistochimico utile per le cellule T in [[istologia]]. L'antigene rimane presente in quasi tutti i [[linfoma|linfomi]] a cellule T e le [[leucemia|leucemie]], e può quindi essere utilizzato, tamite marcatura, per distinguere tali patologie da quelle solo apperentemente similari quali le neoplasie mieloidilinfoidi a cellule B <ref name=Leong>{{Cita libro|autore=Leong, Anthony S-Y|author2=Cooper, Kumarason|author3=Leong, F Joel W-M|anno=2003|titolo=Manual of Diagnostic Cytology|edizione=2|editore=Greenwich Medical Media, Ltd.|pagine=63-64|id=ISBN 1-84110-100-1}}</ref>.
 
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