Nel novembre 2010 ha definito le [[Wikileaks#Il_cablegate_2010|rivelazioni di Wikileaks]] come "l'11 settembre della diplomazia mondiale"<ref>[http://www.corriere.it/politica/10_novembre_28/wikileaks-scontro-politico_9a5a15e0-faf7-11df-abbf-00144f02aabc.shtml Corriere della Sera], 28 novembre 2010</ref> e ha affermato che [[Julian Assange]] "vuole distruggere il mondo"<ref>[http://www.agi.it/estero/notizie/201011291116-cro-rt10078-wikileaks_frattini_assange_vuole_distruggere_il_mondo AGI], 29 novembre 2010</ref>.
==== Valutazioni accademiche della politica estera italiana sotto il governo Berlusconi IV ====
La reazione della diplomazia italiana, guidata da Frattini, alle rivolte della [[primavera araba]] e alla [[guerra civile libica]] è stata definita come "reattiva" e "velleitaria" dal rapporto ISPI-IAI 2012 curato da Alessandro Colombo e Ettore Greco.<ref name=IAI2012>Alessandro Colombo e Ettore Greco, "[http://www.iai.it/pdf/DocIAI/iai1203.pdf L'Italia e la trasformazione della politica internazionale]", rapporto introduttivo dell'edizione 2012 dell'annuario ''La politica estera dell'Italia'', ISPI-IAI, 2012</ref>. Così come gli altri paesi occidentali, l'Italia è stata colta totalmente alla sprovvista dalle rivolte arabe, e dopo un primo momento di smarrimento ha cercato di inquadrare il fenomeno nel discorso rassicurante della [[democratizzazione]], rinfrancata dall'assenza di simboli islamisti o di slogan anti-occidentali. E se le esitazioni iniziali e il brusco voltafaccia al regime di Gheddafi possono costituire un elemento in comune con l'operato di altri paesi, tuttavia l'Italia è l'unico attore internazionale che ha cercato a lungo di "aggrapparsi ad un proprio ruolo immaginario di mediatore", di cui tuttavia mancava tanto del potere quanto dell'autorità necessaria.<ref name=IAI2012/> Con l'evolversi del conflitto, Frattini e la diplomazia italiana hanno fatto ricorso alla "solita opzione di accodarsi agli alleati più forti", facilitati in ciò dalla "diluizione dell'unilateralismo franco-britannico nel quadro multilaterale della Nato" e dalla garanzia della partecipazione americana.<ref name=IAI2012/>
Per quanto riguarda la politica europea, secondo Colombo e Greco, la capacità di reazione del [[governo Berlusconi IV]] si è dimostrata "del tutto insufficiente", in assenza di una strategia coerente di lungo termine e vulnerabile alle divisioni interne della maggioranza e ad una "persistente sottovalutazione dei rischi". Secondo Colombo e Greco, l'atteggiamento del [[governo Berlusconi IV]] sull'UE è stato "particolarmente erratico", additando di volta in volta l'Unione come vincolo esterno inderogabile, causa dei mali nazionali, o unica fonte di salvezza. Tale volubilità ha condotto a proiettare in Europa un'immagine di un'Italia inaffidabile.<ref name=IAI2012/>
Frattini e la diplomazia italiana hanno, inoltre, perso l'iniziativa nel proporsi in Europa come motore o co-protagonista di coalizioni pro-integrazione, occupandosi di Europa solo in maniera "occasionale e distratta", e facendo sì che anche importanti relazioni bilaterali (con la Russia e la Turchia, ad esempio) prescindessero dal contesto internazionale ed europeo, secondo una politica di "piccolo cabotaggio". Tutto ciò, accoppiato con l'inclinazione del duo [[Merkel]]-[[Sarkozy]] a lasciar fuori altri attori, ha condotto all'esclusione dell'Italia dalle principali iniziative di politica europea.<ref name=IAI2012/>
Tale deficit di attenzione all'[[Unione Europea]], scaturito in un isolamento crescente, ha avuto risvolti anche in altri settori della politica estera: le difficoltà nei rapporti con gli [[Stati Uniti]], ad esempio, sono ricondotte alla diffusa percezione oltreoceano di una crescente marginalizzazione dell'Italia nel contesto europeo.<ref name=IAI2012/>
====L'uscita dal Pdl====
Nel [[dicembre]] [[2012]] lascia il [[Popolo della Libertà]] e aderisce al nuovo movimento politico di [[Mario Monti]], l' [[Agenda Monti per l'Italia]]<ref>[http://www.huffingtonpost.it/2012/12/29/frattini-aderisce-agenda-monti_n_2381250.html?utm_hp_ref=italy Huffingtonpost]</ref>
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== Incarichi successivi ==
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