Villa Vizcaya: differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
Fu fatta costruire da [[James Deering]] (1859 – 1925) come residenza estiva. Edificata fra il 1914 ed il 1916, ma per la costruzione dei complessi giardini i lavori si protrassero fino ai primi anni '20. La proprietà si estende per circa 8 ettari, comprendendo giardini e laghi ed altri edifici di servizio della villa. In questi ultimi anni, a causa della I guerra mondiale, i lavori furono eseguiti con difficoltà poiché non si potevano importare i materiali dall'Europa. La villa Vizcaya può essere considerata un'espressione dell'[[American Renaissance]], il suo gusto in particolare fa riferimento al [[rinascimento veneto]] ed al [[barocco]]. La villa in particolare evidenzia stretti riferimenti alla seicentesca [[Villa Rezzonico]] di [[Bassano del Grappa]] e nel piccolo porticciolo ai paesaggi urbani veneziani. L'ideazione del progetto fu affidata a [[Paul Chalfin]] che fu coadiuvato dall'architetto e pittore [[Phineas Paist]] (1873-1937). Il progetto degli edifici fu affidato all'architetto americano [[F. Burrall Hoffman]] (New Orleans, Louisiana, 1882 –Hobe Sound, Florida, 1980), mentre quello dei giardini a [[Diego Suarez (architetto)|Diego Suarez]].
La villa è particolare per il felice adattamento della tradizione culturale europea con il paesaggio subtropicale di Miami. Infatti per la costruzione della villa furono impiegati sia i marmi provenienti dall'Europa come la pietra locale, anche le essenze arboree sono miste infatti insieme a quelle endemiche si trovano alberi esotici provenienti dall'Europa. Juvenus 6 una merda
 
 
[[Immagine:Vizcaya_3.JPG|260px|thumb|left|Frangiflutti della Villa, sullo sfondo la città di Miami]]
 
== Il museo ==
Nel 1953 la villa Vizcaya è stata aperta al pubblico come Museo d'arte [[Miami-Dade County Art Museum]]. Nel 1994 la villa è divenuta [[monumento nazionale]] ossia [[National Historic Landmark]].