Roberto Baggio: differenze tra le versioni

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Sfuggita la convocazione agli [[campionato europeo di calcio|Europei]] del [[2000]], Baggio decide di ritornare ad una squadra provinciale, trasferendosi al [[Brescia Calcio|Brescia]], sotto la guida di [[Carlo Mazzone]].
Baggio accetta, pur rifiutando le offerte di grosse squadre come Arsenal e Real Madrid, ma l'intenzione di restare in Italia ha una motivazione ben specifica: partecipare ai [[mondiali di calcio Giappone-Corea del Sud 2002|mondiali]] del [[2002]]. Obiettivo mancato, a causa della rottura dei legamenti del ginocchio sinistro a tre mesi dalla fine del campionato, che dissuade il [[commissario tecnico]] della Nazionale Italiana [[Giovanni Trapattoni]] dal convocarlo, nonostante gli sforzi di Baggio per rientrare in perfetta forma e gli undici gol segnati in sole dodici partite. E pensare che Baggio, rientrato in soli 70 giorni (un record mondiale per la tipologia d'infortunio), segna ben tre gol nelle ultime tre partite di campionato. Alla terz'ultima, in casa della Fiorentina, segna un gol dopo appena due minuti dal suo ingresso in campo, e poco dopo raddoppia. Le reti vengono accolte da colorosicalorosi applausi anche da parte della tifoseria fiorentina. Nell'ultima di campionato Baggio riuscirà a salvare il Brescia dalla retrocessione con un gol decisivo.
 
NellaNelle stagionestagioni successivasuccessive Baggio contribuisce a salvare il [[Brescia Calcio|Brescia]] ne approffita per fare suoi alcuni record, e il [[14 marzo]] [[2004]], durante il match contro il Parma, Roberto Baggio mette a segno il suo duecentesimo goal in serie A (a fine stagione saranno 205), soglia raggiunta solo da quattro altri "mostri sacri" del campionato italiano: [[Silvio Piola]], [[Gunnar Nordahl]], [[Giuseppe Meazza]] e [[José Altafini]].
 
Roberto Baggio disputa a S.Siro (alla sua uscita a 5 minuti dalla fine tutto lo stadio si alza in piedi a tributarlitributargli un lungo applauso) la sua ultima partita a livello agonistico della sua lunga carriera il [[16 maggio]] 2004 (Milan-Brescia 4-2, ultima giornata della stagione [[2003]]-[[2004]]), non prima tuttavia di essere convocato, il [[28 aprile]] [[2004]], per un'ultima volta in Nazionale, in occasione di una partita amichevole contro la [[nazionale di calcio spagnola|Spagna]] (fino a quel momento soltanto [[Silvio Piola]] era stato celebrato in questo modo). L'affetto degli sportivi italiani per questo campione si esprime in ovazioni continue ogni qualvolta Baggio tocca palla durante la partita e in una ''standing ovation'' quando viene sostituito negli ultimi minuti. La partita terminerà col risultato di 1-1, con i gol di Fernando Torres e pareggio di [[Christian Vieri]].
 
Al termine della stagione, in suo onore, il Brescia (che con lui in cabina di regia si salva per quattro anni di seguito, cosa che non gli riuscirà nella stagione seguente) ritira la maglia numero 10 da lui indossata per quattro stagioni.