Laura Peperara: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
CruccoBot (discussione | contributi)
m Sistemazione automatica della disambigua: Alessandro Striggio - Inversione di redirect Alessandro Striggio (padre)
Riga 30:
{{quote|Move da gli occhi e dal suo canto Amore<br />Foco divin, ch'altrui può far felice:<br />Se danza o suona ivi se stesso accende|}}
 
Al 1580 risale anche una raccolta poetico-musicale a lei dedicata, costituita da sedici [[sonetto|sonetti]], tre [[madrigale|madrigali]], una [[canzonetta]] e un'[[ottava rima|ottava]], messi in musica a cinque e sei voci da prestigiosi compositori, quali [[Marc'Antonio Ingegneri]], [[Claudio Merulo]], [[Luca Marenzio]], [[Orazio Vecchi]], [[Orlando di Lasso]], [[Giovanni Gabrieli]], [[Alessandro Striggio (padre)|Alessandro Striggio]] e altri ancora. Le composizioni sono raccolte nel cosiddetto manoscritto 220, composto a cura dei Filarmonici di [[Verona]] e tuttora conservato in quell'Accademia, e costituiscono la prova del notevole successo goduto dall'arte della giovanissima Peperara anche fuori dalla nativa Mantova.<ref>Sul ms. 220, cfr. M. Materassi, ''Il Primo Lauro. Madrigali in onore di Laura Peperara (Ms. 220 dell'Accademia Filarmonica di Verona, 1580)'', 1999, e E. Durante, A. Martellotti, ''«Giovinetta peregrina». La vera storia di Laura Peperara e Torquato Tasso'', 2010, pp. 302-306 e ''passim''.</ref>
 
Laura si esibì a Verona probabilmente nel [[1578]], magari in occasione dell'anniversario della fondazione dell'Accademia, avvenuta il [[1º maggio]] [[1543]]: i buoni rapporti con il duca Guglielmo, che si recò a Verona almeno due volte nel corso di quell'anno,<ref>Archivio Gonzaga, b. 1510.</ref> unitamente alla sua passione per la musica, possono aver favorito la partecipazione di Laura a quell'avvenimento.