Andreas Libavius: differenze tra le versioni

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Nel ''The Rosicrucian Enlightenment'' [[Frances Yates]] scrisse:
 
<blockquote>Andreas Libavius fu uno di quei ''chimici'' che venne influenzato dai nuovi insegnamenti di [[Paracelso]], nel senso che accettava l'uso dei nuovi rimedi chimici in medicina propugnato da Paracelso, pur nel rispetto della della tradizione [[Aristotele|aristotelica]] e [[Galeno|galeniana]] e rigettando il misticismo di Paracelso. Aristotele e Galen appaiono sul frontespizio dell'opera più rappresentativa di Libavius, ''Alchymia'', pubbblicata a Francoforte sul Meno nel 1596. Libavius criticò i [[Rosa Croce|rosacrociani]] ''Fama'' e ''Confessio'' in diverse delle sue opere. Basandosi sui testi dei due manifesti, Libavius sollevò serie obbiezioni su di esse dal punto di vista scientifico, politico e religioso. Libavius fu fortemente contrario alle teorie di armonia macro-microcosmica, a ''Magia e Cabala'', [[Hermes Trismegistus]] (dei cui scritti fece molte citazioni), [[Agrippa von Nettesheim|Agrippa]] e [[Trithemius]] — in breve fu contro la tradizione rinscimentale.</blockquote>
[[File:ALCHEMIA. ANDREAE LIBAVII.gif|thumb|Frontespizio di Alchemia]]
 
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==Bibliografia==
*{{Cita pubblicazione |titolo= Laboratory Design and the Aim of Science: Andreas Libavius versus Tycho Brahe
|autore= Owen Hannaway
|rivista= Isis
|volume= 77