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Nel 1836, Windthorst aprì un suo [[studio legale]] a Osnabrück: la sua abilità gli conferì presto grande popolarità, tanto che nel 1842 divenne presidente del consiglio cittadino dei cattolici. Anche se in condizioni di inferiorità sociale, i cattolici erano rimasti fedeli alla [[Casa di Hannover]] nell'insurrezione di Gottinga del 1837 contro il re [[Ernesto Augusto I di Hannover|Ernesto Augustuo I]], e per questo, nel 1848, Windthorst divenne giudice della suprema corte d'appello (''Oberappellationsgericht'') di [[Celle]] in rappresentanza del [[regno di Hannover]]. La rivoluzione del marzo [[1848]] gli aprì —come per molti suoi contemporanei— la strada per la vita pubblica, e sebbene avesse mancato l'elezione al [[parlamento di Francoforte]], fu eletto alla camera bassa del parlamento di Hannover nel 1849. Si schierò con il cosiddetto partito della [[Grande Germania]], opponendosi alla ricostituzione della [[confederazione germanica]] sotto la guida della [[Prussia]]. Combattè contro le opposizioni liberali e democratiche e contro la [[secolarizzazione]] dell'istruzione.
Nel 1851 divenne presidente del parlamento, poi ministro di [[giustizia]], primo cattolico a ricoprire un così alto ufficio nel regno di Hannover. Promosse un'importante riforma della giustizia —già da tempo in preparazione— ma fu poi costretto a dimettersi per la sua opposizione al ripristino dei privilegi dell'[[aristocrazia]], riprendendo la carica nel 1862, per poi lasciarla di nuovo allorchè il re non approvò alcune riforme in materia finanziaria. Windthorst rimase neutrale durante la [[guerra Austro-Prussiana]]; contrariamente al parere di tanti suoi amici, dopo l'annessione di Hannover alla Prussia, accettò il "fatto compiuto"
A Berlino trovò terreno fertile per le sue abilità politiche. Rappresentò il suo re in esilio nei negoziati col governo prussiano riguardo il destino dei possedimenti di costui, opponendosi al loro sequestro, ed entrando così in conflitto con [[Otto von Bismarck]]. Fu riconosciuto come leader della fazione pro-Hannover e degli oppositori della rivoluzione. Ebbe un ruolo determinante nella costituzione del [[Partito di Centro Tedesco]] nel 1870–1871, pur non entrandone a far parte, giacchè riteneva che la sua posizione in favore della casata di Hannover avrebbe causato dissidi; Tuttavia furono i membri stessi del partito a chiedergli di aderire.
[[Image:Windhorstdenkmal Meppen.jpg|thumb|upright|
After the death of [[Hermann von Mallinckrodt]] (1821–1874) in 1874, Windthorst became leader of the party and maintained that position until his death. It was chiefly owing to his skill and courage as a parliamentary debater and his tact as a leader, that the party held its own and constantly increased in numbers during the great struggle with the Prussian government. He was especially exposed to the attacks of Bismarck, who attempted, personally, to discredit him and to separate him from the rest of the party. And, he was by far the ablest and most dangerous critic of Bismarck's policy. The change of policy in 1879 led to a great alteration in his position: he was reconciled to Bismarck and even sometimes attended receptions at Bismarck's house. Never, however, was his position so difficult as during the negotiations which led to a repeal of the [[Kulturkampf|May laws]].
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