Enrico di Beaumont: differenze tra le versioni

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A [[novembre]] Enrico fu tra i nobili di ascendenza scozzese che subirono il provvedimento di confisca messo in atto dal parlamento contro tutti coloro che detenevano terre e titoli in Scozia, ma che avevano combattuto, o continuavano a schierarsi, al fianco dell'[[Inghilterra]]. Tutti questi nobili divennero noti come i ''Diseredati'' e fra questi si contavano uomini di una certa importanza come David III Strathbogie ([[1309]] circa-[[30 novembre]] [[1335]]), figlio del vecchio Conestabile di Scozia, tuttavia Enrico dimostrò di essere di gran lunga il più determinato nel recuperare tutto ciò che aveva perduto.
Rimanendo fedele agli inglesi combatté con loro alla [[Battaglia di Boroughbridge]] del [[1322]], tuttavia quando i due sovrani iniziarono a parlare di tregua nel [[1323]] Enrico si oppose strenuamente a qualunque accordo che avrebbe finito col tracurare i diritti dei Diseredati di cui era divento il portavoce. Edoardo si impose sopra Enrico e i due finirono col litigare, Enrico venne anche brevemente imprigionato per disprezzo e disobbedienza verso il [[Consiglio privato]] di cui era membro. Ritiratosi da corte Enrico continuò dal suo esilio a tramare per i propri interessi arrivando ad allearsi con [[Isabella di Francia]], la moglie di Edoardo, ed il suo amante [[Ruggero Mortimer, I conte di March]]. Tale alleanza tuttavia non si dimostrò fruttifera perché la coppia, dopo il colpo di stato del [[1327]] in cui deposero Edoardo rimpiazzandolo con il figlio [[Edoardo III d'Inghilterra]] di soli 15 anni, non portò avanti le sue richieste.
Isabella e Ruggero erano ansiosi di superare la fase di stallo che si era creata al nord e per questo nel [[maggio]] del [[1328]] firmarono il [[Trattato di Edimburgo-Northampton]] che ignorava, una volta di più, i diritti dei Diseredati. Molti dei nobili coinvolti si vergognarono di quella che consideravano una pace disonorevole e quando [[Enrico Plantageneto (1281-1345)|Enrico Plantageneto]] nel [[1328]] Enrico, insieme a diversi nobili, si unì alla sua lotta. Costoro divennero il nucleo del partito che andò a sostenere [[Edoardo Balliol]], figlio [[Giovanni di Scozia]], e pretendente al trono scozzese. La rivolta del Plantageneto terminò nel [[gennaio]] [[1329]] e lui insieme agli altri rivoltosi venne perdonato, questa sorte non toccò a Enrico che iniziò a complottare contro Mortimer.
Quando [[Edmondo di Woodstock]] fu arrestato nel [[marzo]] [[1330]] con l'accusa di voler rimettere sul trono Edoardo II, e al riguardo era stato ingannato facendogli credere che fosse ancora vivo, egli testimoniò al processo di aver incontrato Enrico a [[Parigi]], dove egli gli avrebbe detto che il suo tentativo sarebbe stato supportato dalle milizie scozzesi del [[Conte di Mar]]. Woodstock venne giustiziato, a Enrico venne proibito di tornare in Inghilterra e Mortimerd ed Isabella restarono al potere.
Il Trattato di Northampton sembrava aver deluso per sempre le speranze dei Diseredati, ma due fattori intervennero in rapida successione, nel [[1329]] Roberto di Scozia era morto e l'anno seguente il diciottenne Edoardo III prese il potere nelle proprie mani, eliminò Mortimer, imprigionò la madre e prese la corona nelle proprie mani.