Parigi: differenze tra le versioni

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=== Epoca moderna ===
 
La città continua a crescere. All'inizio della [[prima guerra mondiale]], nel [[1914]], la [[Prima battaglia della Marna|battaglia della Marna]] la salva dall'[[invasione tedesca]], ma non andrà così nel [[1940]], quando il [[Terzo Reich]] occupa la città dichiarandola ''[[città aperta]]''. La bandiera con la svastica sventola sulla [[Torre Eiffel]] e su tutti i monumenti cittadini. [[Hitler]], appassionato di architettura, ha sempre ammirato Parigi usandola come riferimento per la costruzione della nuova [[Berlino]]. Tuttavia, nell'agosto del 1944 - in vista dell'invasione americana - ordina al governatore della città la distruzione dei ponti sulla Senna e dei monumenti. Nei drammatici giorni della sua liberazione, Parigi insorge ma viene salvata dallo stesso governatore tedesco - [[Dietrich von Choltitz|von Choltitz]] - che rifiutandosi di distruggere i monumenti della città si arrende al [[Philippe Leclerc de Hauteclocque|generale Leclerc]] quasi senza colpo ferire. Parigi è l'unica metropoli europea ad uscire praticamente intatta dalla [[seconda guerra mondiale]]: infatti, non essendo snodo di ferrovie militari né sede di fabbriche (collocate solo in periferia), fu risparmiata dai bombardamenti a tappeto che la [[Royal Air Force|RAF]] condusse sul resto d'Europa tra il 1942 e il 1945.
 
[[File:Crowds of French patriots line the Champs Elysees-edit2.jpg|thumb|left|La [[liberazione di Parigi]]: agosto 1945.]]