|data giappone = [[17 settembre]] [[1979]]
|data italia = [[1981]]
|trama = Lupin ricericeve una lettera che lo invita a venire a [[Reggia di Versailles|Versailles]] la notte del [[10 settembre]], se gli interessa sapere dove è nascosta la meravigliosa corona di [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]]. Si fa accompagnare da Jigen in aereo, paracadutandosi sul tetto del palazzo ed entrando da una finestra che, stando alla lettera, doveva trovare aperta. Purtroppo, però, fa scattare l'allarme del pavimento e deve scappare dall'ispettore Zenigata, da tre agenti dell'[[ICPO]] e da tre guardie reali, nascondendosi in un'antica armatura medioevale. Sulla scalinata che conduce agli appartamenti della regina, incontra la mittente della lettera: Oscar, un'aristocratica di circa vent'anni; gli occhi azzurri, i capelli lunghi fino alla schiena, mossi e biondi; vestita con l'uniforme militare settecentesca da comandante delle guardie reali di palazzo. Ora che hanno fatto le presentazioni, Lupin vuole mettersi subito al lavoro, non essendoci un attimo da perdere, ma invece deve inscenare un finto duello con lei per sfuggire alle grinfie di Zenigata. Dopo avergli detto che si vedranno il giorno dopo, all'una del pomeriggio, sulla spiaggia della statua in [[Normandia]], Oscar gli da un calcio e lo scaraventa fuori dalla finestra. Precipita nel pozzo sottostante ed esce sfinito da un tombino parigino, nelle vicinanze del viale alberato dell'[[Arco di Trionfo]], desolato a quell'ora della notte. Il giorno dopo, insieme a Jigen e Goemon, si reca in macchina al luogo dell'appuntamento. L'incisione sul basamento dice che questa guardia fu misteriosamente trasformata in pietra dalla regina Maria Antonietta, decapitata durante la [[Rivoluzione francese|rivoluzione]]. Lupin non è proprio convinto che questa storia sia solo una leggenda, diversamente da Jigen, che non vuole assolutamente credere a queste sciocchezze, anche se Goemon gli spiega che nelle leggende c'è sempre un fondo di verità. Però Oscar ritarda tanto, poiché, nel bosco lì vicino, il suo capo, un vecchio nobile abietto e spregevole, le sta dando gli ultimi ordini. Oscar è uno dei membri più importanti del Giglio Nero, un'associazione criminale segreta il cui scopo è di impossessarsi della corona per ricostituire l'aristocrazia francese. Quando arriva a bordo di un'antica carrozza settecentesca, trainata da due cavalli bianchi, si sofferma a guardare la statua dal finestrino, mormorando "André". Il suo piano per rubare la corona scatta tra un'ora, alle due del pomeriggio, ma devono sbrigarsi se vogliono arrivare in tempo. Pur credendola un uomo, Lupin si sente misteriosamente attratto da lei e decide di seguirla, lasciando i suoi amici increduli. Durante il tragitto, le chiede a cosa sta pensando e lei gli risponde all'amore eterno che ci può essere tra due persone, lasciandolo senza fiato. Giunti a destinazione, Lupin si deve vestire come un nobile settecentesco. Oscar gli spiega che la corona è stata nascosta dietro uno degli almeno ottocento specchi della Sala degli Specchi. Lupin è convinto che basti rompere facilmente tutti gli specchi, ma Oscar gli spiega che, se qualcuno ne rompe più di due, un dispositivo di sicurezza fa esplodere il palazzo di Versailles. La chiave per scoprire il segreto è l'anello di rubini che la regina portò fino alla morte, ma Oscar non è riuscita a risolvere l'enigma. Sentendosi sempre attratto da lei, con la scusa che da solo lavora meglio, le chiede di uscire dal salone. Quando spegne la luce, l'anello gli scivola per caso dalla mano e riflette al buio un raggio di luce contro gli specchi, indicando quello giusto. Sulla via del ritorno in Normandia, dopo avergli rivelato il segreto che la corona di Maria Antonietta possiede davvero dei poteri magici ma non bene quali, anche se le dispiace doverlo fare, purtroppo Oscar non ha scelta e addormenta Lupin con una boccetta di spray soporifero, che teneva nascosta nella fascia attorno alla vita della sua uniforme, per sottrargliela. Dopo avere tolto di mezzo la guardia reale che era il cocchiere, lo fa precipitare con la sua carrozza dall'alto di una scogliera, con il saluto militare: "Adieu, mon amie!" Per fortuna, Jigen e Goemon, che sono a pescare su una barca nelle vicinanze, riescono a salvarlo prima che affoghi e poi lo legano all'albero, come punizione per come si sta comportando con quel suo amico Oscar, che ora non nasconde di essersi innamorato di lui. Nel frattempo, in un piccolo e vecchio aeroporto abbandonato in un bosco, Oscar telefona alla sede centrale del Giglio Nero, un ufficio in stile settecentesco situato sulla cima della [[Torre Eiffel]], per avvertire il suo capo che vuole tradirli, chiudendogli addirittura il telefono in faccia. Infatti, Oscar ha sempre solo finto di aderire a questo complotto, poiché non gliene importa niente della ricostituzione dell'aristocrazia francese e ha una cosa molto più importante da fare. André è il suo "amore eterno" e vuole raggiungerlo a tutti i costi, trasformandosi anche lei in pietra. La medicina segreta di Maria Antonietta, che ha il potere di trasformare un essere umano in pietra, è nascosta in una perla blu della corona. Così, era entrata a farne parte, fingendosi un uomo e conquistando la fiducia del capo, solo per impossessarsene. Con il suo vecchio aereo arancione da combattimento del tempo della [[seconda guerra mondiale|guerra]], si prepara a sorvolare la costa fino alla Normandia. Prima di andare, guarda una foto che ha scattato alla statua di André e la bacia, fuori di sé dalla gioia che presto potrà finalmente raggiungerlo. Immagina già la scena, con lei che, con un vestito rosa di una dama settecentesca, cammina tutta felice e sorridente in un bosco con un lago, e André, senza l'uniforme militare, che la aspetta con ansia e a braccia aperte; un abbraccio e un bacio. Mentre sorvola il mare, Lupin la nota e, grazie ai suoi amici, riesce a raggiungerla, servendosi del vento e della vela della barca come deltaplano. Presa dal panico, Oscar lo prega di prestarle la corona soltanto per un giorno, giurandogli che poi gliela ridarà. Ma Lupin stavolta non ci casca più, perché con le donne è un debole ma con gli uomini è tutta un'altra cosa. Allora Oscar cerca di farlo cadere in mare con dei voli della morte, ma, proprio in quel momento, arrivano tre aerei neri da caccia del Giglio Nero, che vogliono ucciderla e riprendersi la corona. L'aereo al comando comincia a spararle, mentre gli altri due si disperdono e la attaccano di fronte. Essendo superiore a lei nel combattimento aereo, Lupin si fa lasciare a lui i comandi. Guarda caso, appoggia il gomito sinistro proprio sul [[seno]] di Oscar, arrivando quasi a sentirlo, ma lei gli fa credere appena in tempo che sono solo le sue braccia, che teneva al petto quando si è spostata. Lupin riesce a fare fuori i due aerei di fronte senza difficoltà, ma ora deve vedersela con il terzo, che è proprio dietro di loro. Dopo un rocambolesco inseguimento aereo per le vie di [[Parigi]], senza rischiare di ammazzare la gente per la strada, riesce finalmente a farlo schiantare contro l'entrata dell'Arco di Trionfo. Infine, stufo di scappare, chiede ad Oscar di portarlo al covo di quelli del Giglio Nero. Il capo, che sta osservando il combattimento aereo con un binocolo, viene colto di sorpresa dall'aereo di Lupin, che lo fa schiantare violentemente contro il muro. Guardando il cadavere con la testa pelata, Lupin lo deride, dicendo ad Oscar che la sua speranza di ricostruire l'aristocrazia in Francia è ancora più ridicola della parrucca che portava. Poi se ne vanno via subito, prima che arrivi la polizia. Dopo essersi tolta l'uniforme da aviatrice e indossata una bianca da militare settecentesca, insieme a Lupin e ai suoi amici, Oscar riesce finalmente a tornare con la loro macchina in Normandia, quando ormai è già buio inoltrato e c'è la luna mezza. Lupin e Oscar hanno deciso che la corona rubata apparterrà al vincitore di un duello con la spada. Jigen non è d'accordo che voglia fare una cosa tanto fuori moda come un duello, non potendogli rispondere con esattezza se è davvero innamorato di quel dannato ragazzo, ma Goemon lo capisce e pensa che il duello sia il modo migliore per dimostrare il proprio coraggio. Il duello ha così inizio. Purtroppo, però, Oscar è superiore a lui con la spada e riesce facilmente a disarmarlo. Ma, prima che lo uccida con un colpo diritto al cuore, Goemon gli lancia la sua potente [[katana]] Zantetsu, grazie alla quale riesce a spezzarle la spada. Però Oscar non vuole arrendersi e lo attacca ancora. Allora, con un colpo bene assestato, le taglia a brandelli i vestiti, lasciandola completamente nuda. Così, con un grande colpo di sorpresa, scoprono finalmente che lei è una donna.<ref>Una nota molto dolente sull'edizione italiana. La parte in cui Oscar compare completamente nuda, il vero momento culminante della storia, è stata [[censura]]ta e sostituita da un fermo immagine e i dialoghi modificati. Purtroppo non è una novità della [[Mediaset]].</ref> Di conseguenza, coprendosi inutilmente il seno con le braccia, Oscar si arrende ma gli chiede il favore di avere almeno una perla blu della corona come ricordo. Ovviamente, se è un impeccabile dongiovanni, Lupin la accontenta. Lei lo ringrazia davvero tanto e corre subito dal suo André. Estratta la fiala dalla corona, ne beve le due gocce di contenuto e sale subito sul piedistallo, abbracciando la statua. Mentre spiega a Lupin quello che sta facendo, il suo corpo nudo, dai piedi fino alla testa, si sta già lentamente trasformando in pietra e la sua ultima parola è "André!". Lupin e i suoi amici non riescono ancora a crederci, eppure lo hanno constatato con i loro stessi occhi. Goemon commenta che ci sono moltissime cose strane al mondo che la scienza non riesce a spiegare, ma Lupin aggiunge che questa le batte proprio tutte. Prima di andarsene via in macchina con la corona, poiché arrivano due auto della polizia dell'ispettore Zenigata per arrestarlo, le dice addio in francese e con il segno della vittoria. La scena finale mostra i due innamorati che possono finalmente stare insieme per sempre. Il loro amore sarà immortale perché nessuno potrà più separarli. Infatti, una volta diventati di pietra non si può mai più tornare normali.
|colore saga = lawngreen
}}
|