Equazione di secondo grado: differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
le equazioni quadratiche sono oltremodo noiose da risolvere, tuttavia Gli antichi [[Babilonia|babilonesi]] lasciarono nelle [[tavoletta di argilla|tavolette di argilla]] le prime testimonianze della scoperta delle equazioni quadratiche e trovarono le prime tecniche per risolverle. Il [[matematica indiana|matematico indiano]] [[Baudhayana]], che scrisse un [[Sulba Sutras|Sulba Sutra]] nell'antica India all'incirca nell'[[VIII secolo a.C.]] usò per primo equazioni quadratiche della forma <math>ax^2=c</math> e <math>ax^2+bx=c</math>, indicando i metodi per risolverle.
 
I [[matematica babilonese|matematici babilonesi]] (intorno al 400 a.C.) e [[matematica cinese|cinesi]] utilizzarono il metodo del completamento del quadrato per risolvere varie equazioni quadratiche con radici positive, ma non ottennero una formula generale. [[Euclide]] descrisse un metodo geometrico più astratto intorno al 300 a.C. Il ''manoscritto di Bakshali'', scritto in India fra il 200 a.C. ed il 400 d.C., introdusse la formula risolutiva delle equazioni quadratiche.