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La '''Dichiarazione di
L'intenzione alla base di questa dichiarazione era quella di porre fine alla conflittualità etnica che contrapponeva armeni ed azeri per il controllo del [[Nagorno Karabakh]] e raggiungere un accordo di pace.
▲L'intenzione alla base di questa dichiarazione era quella di porre fine alla conflittualità etnica che contrapponeva armeni ed azeri per il controllo del [[Nagorno Karabakh]] e raggiungere un accordo di pace. Per quanto fosse stato ottenuto un consenso informale tra le parti, il trattato non fu mai ratificato.
==Antefatto==
Il contenzioso riguardante l'[[Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh]] si era riacceso nel [[1987]] con la petizione popolare cui il Soviet locale richiedeva l'annessione della regione alla [[Repubblica Socialista Sovietica Armena]] svincolandosi così dalla [[Repubblica Socialista Sovietica Azera]]<ref>E.Aliprandi, ''Le ragioni del Karabakh'', AndMyBook, 2010, pagg. 31-34</ref> alla quale era stata attribuita da [[Stalin]] nel [[1921]] nonostante i pareri contrari dei [[Congresso del Karabakh|Congressi del popolo]] tra il [[1918]] ed il [[1920]].
Nel febbraio del [[1988]] il soviet del Nagorno Karabakh aveva votato il passaggio al soviet dell'Armenia.<ref>N.Hovhannisyan, ''Il problema del Karabakh'', Ed. Studio 12, 2011, pag. 56</ref> Pochi giorni dopo si era avuto il [[pogrom di Sumgait]], a novembre quello di [[pogrom di Kirovabad|Kirovabad]]. Negli anni a seguire la tensione tra armeni ed azeri aumentò ulteriormente. Dopo la secessione dell'Azerbaigian dall'[[Unione sovietica]] il [[30 agosto]] 1991, il soviet del Nagorno Karabakh in virtù della legislazione all'epoca vigente dichiarò la nascita della repubblica del Nagorno Karabakh il [[2 settembre]], mentre il [[21 settembre]] anche l'Armenia lasciava ufficialmente l'Urss.<ref>E.Aliprandi, ''ibidem'', pagg. 64 e segg.</ref>
Il [[31 gennaio]] 1992 inizia ufficialmente la guerra allorché migliaia di soldati azeri lasciano la città di [[Agdam]] ed entrano nel territorio del Nagorno Karabakh il cui capoluogo viene fatto oggetto di un incessante bombardamento.<ref>E.Aliprandi, ''ibidem'',pag. 68</ref>
I primi mesi di guerra registrano violenti combattimenti e stragi mentre migliaia di profughi abbandonano le aree dove più violento è lo scontro
==Iniziative diplomatiche==
L'Iran, vuoi per la vicinanza geografica, vuoi perché una parte dei profughi azeri preme sui suoi confini, vuoi per un interesse geopolitico, cerca di avviare una trattativa negoziale fra le parti.
Il [[20 marzo]] riesce a far entrare in vigore una tregua che però ha vita effimera, mentre l'inviato dell[[Onu]], [[Cyrus Vance]] arriva nella regione accolto a colpi di mortaio.<ref>E.Aliprandi, ''ibidem'', pag.74</ref>
L'inviato iraniano Mahmoud Vaezi porta avanti una diplomazia cosidetta "navetta", compiendo frequenti viaggi da una capitale ad un'altra al fine di riuscire ad organizzare l'incontro di maggio.
Durante i colloqui tra i leader armeni ed azeri fu deciso che sarebbero stati organizzati incontri tra i rappresentanti di alto livello di entrambi i paesi, incluso il personale militare e che tutte le dispute tra le parti si sarebbero risolte con mezzi pacifici sulla base dei principi della [[Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa]] (CSCE, ora [[OSCE]] e del diritto internazionale.
Le parti si impegnarono ad attenersi alle norme del diritto internazionale e alla Carta delle [[Nazioni Unite]] per assicurare la pace e la stabilità dei confini come pure risolvere la crisi dei rifugiati.
Come risultato dei colloqui, le parti concordarono di aprire tutte le comunicazioni come conseguenza della visita dell'inviato iraniano Mahmoud Vaezi a [[Baku]], [[Step'anakert]] e [[Yerevan]] e coinvolgere la CSCE per la continuazione degli sforzi di mediazione.
However, the peace efforts failed the next day, when Armenian troops attacked and captured the Azerbaijani town of Shusha on May 8, 1992 forcing 23,156 ethnic Azerbaijanis out,[1] in violation of the ceasefire agreement.[6][7][8] This significantly undermined the outcome of the peace efforts.[9] Official Baku relied on assurances from Tehran on keeping the ceasefire but with loss of Shusha, even before Yagub Mammadov returned to Baku, Iran was considered morally responsible by Azerbaijani authorities.[10] Final effort of Vaezi to mediate a ceasefire after fall of Shusha with his visit to Baku and Yerevan did not succeed due to escalation of conflict and capture of Lachin by Armenian troops on May 18, 1992.[11] As a result, Iranian authorities emphasized that Iran would not accept any border changes hinting at its disapproval of the Armenian approach of the conflict.[12]
▲==La dichiarazione congiunta==
▲==Il fallimento del negoziato==
==Note==
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==Voci correlate==
*[[Guerra del Nagorno-Karabakh
*[[Principi di Madrid
*[[Accordo di Bishkek
*[[Dichiarazione di
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