Quod di prius omen in ipsum convertant: differenze tra le versioni

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La'''''Quod di prius omen in ipsum convertant''''' è una [[locuzioni latine|locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''Quod di prius omen in ipsum convertant!''', che tradotta letteralmente, significa ''«che gli dei ritorcano tale destino su di lui!'' (»<ref>[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] [[Eneide]] libro II v. 190).</ref>
 
Il greco Sinone racconta ai troiani che il cavallo di legno non è altro che un dono per la dea [[Minerva]] costruito su suggerimento del sacerdote [[Calcante]]. La distruzione dello stesso per opera dei troiani sarebbe un affronto alla dea che rivolgerebbe la sua ira sulla città di [[Priamo]], «...ma piuttosto che questo accada, - esclama Sinone, ''- che gli dei ritorcano tale destino su di lui!''» (il riferimento è a Calcante). Suggerisce poi la seconda eventualità: portare il simulacro di legno all'interno della mura significava salvare [[Troia (Asia Minore)|Troia]] assicurandole il favore e la protezione di Minerva.
 
== Voci correlate ==
* [[Locuzioni latine]]
== Note ==
<references/>
{{Portale|lingua latina}}