Eyalet d'Egitto: differenze tra le versioni

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L'[[Egitto]] venne conquistato dall'[[Impero ottomano]] nel [[1517]] a seguito della [[Guerra ottomano-mammelucca]] e la perdita della Siria da parte dei turchi nel [[1516]].<ref name="Faroqhi">{{cite book | url=http://books.google.com/books?id=e0p2cfVe6EEC&pg=PA60 | title=The Ottoman Empire: A Short History | first=Saraiya | last=Faroqhi | others = Shelley Frisch, translator | publisher = Markus Wiener Publishers | ___location = Princeton, New Jersey | oclc = 180880761 | year = 2008 | isbn = 978-1-55876-449-1 | page=60
}}</ref> L'Egitto venne amministrato come un ''[[eyalet]]'' dell'[[Impero ottomaoottomano]] ({{turco|Mısır Eyaleti}}) dal [[1517]] sino al [[1867]], con un'interruzione durante l'[[Invasione francese dell'Egitto|occupazione francese]] tra il [[1798]] ed il [[1801]].
 
L'Egitto fu da sempre una provincia difficilmente amministrabile da parte dei sultani ottomani, soprattutto a causa della continua e potente influenza dei [[mamelucchi]], la casta militare egiziana che per secoli aveva dominato l'area. Per questo l'Egitto rimase ''de facto'' sempre semi-autonomo sotto i [[mamelucchi]] sino all'invasione delle truppe francesi dell'allora console [[Napoleone Bonaparte]] nel [[1798]]. Dopo che i francesi vennero espulsi, il potere venne preso nel [[1805]] da [[Muhammad Ali d'Egitto|Muhammad Ali Pasha]], un comandante militare albanese al servizio dell'armata ottomana in Egitto.