Eyalet d'Egitto: differenze tra le versioni

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Tusun fece ritorno in Egitto dopo aver sentito dello scoppio di rivolte militari al [[Cairo]], ma morì nel [[1816]] all'età di 20 anni. Muhammad Ali, insoddisfatto della conclusione del trattato coi sauditi, e non completamente soddisfatto della sua posizione, si determinò ad inviare un nuovo esercito in Arabia Questa spedizione, comandata dal suo figlio primogenito [[Ibrahim Pasha d'Egitto|Ibrahim Pasha]], lasciò l'Egitto nell'autunno del [[1816]] e catturò la capitale saudita di [[Diriyah]] nel [[1818]].
 
==== Riforme ====
Durante l'assenza di Muhammad Ali in Arabia i suoi rappresentanti al Cairo avevano completato la confisca, iniziata nel [[1808]], di gran parte delle terre appartenenti ai grandi proprietari terrieri della zona che vennero forzati ad accettare una corrispondente pensione. Con questo rivoluzionario metodo di nazionalizzazione della terra, Muhammad Ali iniziò a divenire fisicamente proprietario di tutto il suolo egiziano.
 
Il pascià inoltre tentò di riorganizzare le sue truppe secondo linee europee, ma questo portò a non pochi ammutinamenti proprio nella capitale. La vita di Muhammad Ai era in pericolo ed egli cercò rifugio di notte nella cittadella, mentre i suoi soldati commettevano saccheggi in tutta la regione. La rivolta venne ridotta di furore con la presa di alcuni capi e insorgenti e fu lo stesso Muhammad Ali a prevedere che quanti fossero stati danneggiati venissero rimborsati dei danni subiti. Il progetto del [[Nizam Gedid]] (Nuovo Sistema) venne però, come conseguenza di questo ammutinamento, abbandonato per il momento.
 
Mentre Ibrahim venne coinvolto nella seconda campagna araba, il pascià rivolse la sua attenzione nel rafforzare l'economia egiziana. Egli creò dei monopoli di stato sui prodotti principali del paese. Costruì diverse fabbriche e dal [[1819]] iniziò l'escavazione di un nuovo canale ad [[Alessandria d'Egitto]], chiamato [[Mahmoudiyah]] (dal sultano regnante in Turchia all'epoca). Il vecchio canale è rimasto per lungo tempo in disuso e la necessità di un nuovo canale tra Alessandria ed il [[Nilo]] era operazione molto sentita dalla popolazione. La conclusione nel [[1838]] del trattato commerciale con la [[Turchia]], negoziato da Sir [[Henry Bulwer]] (Lord Darling), diede un duro colpo al sistema dei monopoli, anche se l'applicazione dei termini del trattato per l'Egitto venne rimandata di alcuni anni.
 
Altro fatto notabile nel progresso economico del paese fu lo sviluppo della coltivazione del [[cotone]] lungo il [[Delta]] del [[Nilo]] a partire dal [[1822]]. Il cotone piantato proveniva dal [[Sudan]] ed era acquistato da [[Maho Bey]], dando vita ad una nuova industria che nel giro di pochi anni fece guadagnare a Muhammad Ali introiti considerevoli.
 
Molti sforzi vennero fatti per promuovere l'educazione e lo studio della medicina. Ai mercanti europei, dai quali dipendeva per le sue esportazioni, Muhammad Ali mostrò particolare favore e sotto la sua influenza il porto di Alessandria crebbe notevolmente per importanza. Fu sempre su incoraggiamento di Muhammad Ali che vennero ripresi stabili collegamenti commerciali tra Europa e [[India]] attraverso l'[[Egitto]].
 
===L'invasione della Libia e del Sudan===
Nel [[1820]] Muhammad Ali diede ordine di iniziare la conquista della parte orientale della [[Libia]]. La sua prima spedizione (febbraio [[1820]]) conquistò ed annetté l'oasi di [[Siwa]]. L'intento di Ali per il Sudan era quello di estendere i suoi domini verso sud per trarre ampi commerci dalle carovane che si dirigevano verso il [[Mar Rosso]] ed assicurarsi le ricche miniere d'[[oro]] presso [[Sennar]]. Egli sperava conseguentemente di riuscire a costituire un nuovo esercito anche con l'uso di reclute locali.
 
Le forze destinate a quest'impresa erano guidate da [[Ismail Pasha|Ismail]], figlio minore di Muhammad Ali. Esse consistevano di 4000-5000 uomini tra turchi ed arabi. Le truppe lasciarono il Cairo nel luglio del [[1820]] sconfiggendo poco dopo la [[Nubia]], la provincia di [[Dongola]] ed i rimanenti mammelucchi dispersi.
 
[[Mahommed Bey]], con forze di eguale consistenza, venne inviato da Muhammad Ali contro [[Kordofan]] sempre con risultati positivi per l'Egitto, ma non senza sanguinosi scontri. Nell'ottobre del [[1822]], Ismail, assieme ai suoi uomini catturati, venne arso vivo da [[Nimr]], il mek (king) di [[Shendi]], e Mahommed Bey che era noto per la sua crudeltà rispose a questo atto con atti terribili e richieste di tasse sulla popolazione. In questo periodo venne fondata la città di [[Khartoum]], e negli anni successivi il governo degli egiziani venne esteso sino al controllo del [[Mar Rosso]] tramite l'ottenimento dei porti di [[Suakin]] e [[Massawa]].
 
====La campagna greca====
{{vedi anche|Guerra d'indipendenza greca}}
Muhammad Ali era conscio del fatto che l'impero che aveva laboriosamente costruito era di fatti dipendente da quello che era anche il suo padrone, ovvero il sultano turco [[Mahmud II]], la cui politica era orientata a piegare gli eccessi di potere dei suoi sottoposti con la forza, sfruttando se necessario anche i nemici del pascià in Egitto, tra i quali spiccava il grand visir [[Husrev Pasha]], che non aveva dimenticato l'umiliazione del [[1803]].
 
Mahmud stava nel frattempo pianificando delle riforme sul modello occidentale e Muhammad Ali, che aveva avuto diverse occasioni per osservare la superiorità dei metodi europei, era determinato ad anticipare il sultano nella creazione di una flotta e di un esercito moderno e sul modello europeo, in parte come misura precauzionale, in parte come strumento per la realizzazione del suo schema di ambizioni. Prima dello scoppio della [[Guerra d'indipendenza greca]] nel [[1821]], egli aveva già speso tempo ed energie nell'organizzare una propria flotta sotto la supervisione di istruttori fracesi di modo da formare ufficiali ed artificieri locali anche se si dovette attendere sino al [[1829]] perché nel porto di Alessandria venisse costruito un vero e proprio arsenale in grado di costruire ed equipaggiare vascelli da guerra. Dal [[1823]], ad ogni modo, egli ebbe successo nel riorganizzare l'esercito rimpiazzando i turbolenti turchi ed albanesi al suo servizio con sudanesi e ''[[fellah]]in''. La forza delle nuove unità venne dimostrata nella soppressione della rivolta del [[1823]] degli albanesi al Cairo con l'uso di sei reggimenti disciplinati di sudanesi; dopo quell'evento Mehemet Ali non venne più disturbato da rivolte interne.
 
La sua preparazione e la sua forza portò il sultano a richiedere l'intervento dell'Egitto nella soppressione della rivolta degli insorgenti greci, offrendo come ricompensa i pascialiti di [[Morea]] e [[Siria]]. Mehemet Ali era già dal [[1821]] governatore di [[Creta]], isola che era stata occupata per mano di una piccola forza militare greca. Nell'autunno del [[1823]] una flotta di 60 navi da guerra egiziane con un carico di 17.000 uomini si concentrarono nela [[Baia di Suda]] e nel marzo successivo il comandante Ibrahin sbarcò in [[Morea]].
 
Malgrado le vittorie navali dettate dalla superiorità della flotta egiziana, le truppe di terra non ebbero egual fortuna dal momento che la presenza di molte bande di insorgenti greci che bene conoscevano il loro territorio rese difficile organizzare uno scontro in campo aperto come le truppe egiziane erano state abituate ad affrontare. La storia degli eventi che portarono poi alla [[Battaglia di Navarino]] ed alla liberazione della [[Grecia]] è spiegata altrove, ma il ritiro delle forze egiziane dalla Morea fu l'ultima azione che l'Egitto compì all'estero per conto dell'Impero ottomano.
 
==== Le guerre contro i turchi ====
{{vedi anche|Prima guerra turco-egiziana|Seconda guerra turco-egiziana}}
Anche se Muhammad Ali aveva ottenuto il solo titolo di ''[[wali]]'', egli si era autoproclamato ''[[khedive]]'', ovvero viceré ereditario, già durante il suo periodo di incarico. Il governo ottomano, sebbene irritato, non fece nulla per contrastare questo potere sin quando Muhammad Ali non [[Prima guerra turco-egiziana|invase la Siria governata dagli ottomani nel 1831]]. La Siria era stata promessa a Muhammad dal sultano [[Mahmud II]] per la sua assistenza durante la [[Guerra d'indipendenza greca]], ma dopo la conclusione nefasta della guerra il territorio non gli era stato corrisposto come da contratto.<ref name="infoplease1">{{cita web|url=http://www.infoplease.com/ce6/people/A0834351.html |titolo=Private Tutor |editore=Infoplease.com |data= |accesso=31/10/2010}}</ref> Questo fatto porto ad un'alleanza degli ottomani con gli inglesi per il [[seconda guerra turco-egiziana|contrattacco del 1839]].
 
Nel [[1840]], gli inglesi bombardarono [[Beirut]] e le forze anglo-ottomane sbarcarono ad [[Acri]].<ref name="country-data1">{{cita web|url=http://www.country-data.com/cgi-bin/query/r-4039.html |titolo=Egypt - Muhammad Ali, 1805-48 |editore=Country-data.com |data= |accesso=31/10/2010}}</ref> Gli egiziani vennero costretti a ritirarsi verso l'Egitto e la Siria tornò ad essere nuovamente una provincia ottomana. Come risultato della [[Convenzione di Londra]] del [[1840]], Muhammad Ali rinunciò a tutte le conquiste ad eccezione del Sudan ed in cambio si vide riconosciuto dal sultano turco il titolo di governatore ereditario dell'Egitto per sé e per i propri eredi.
 
== Note ==