Torre Alfina: differenze tra le versioni

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Non si hanno notizie certe che l'area fosse abitata in epoca [[Etruschi|etrusca]] e nemmeno in quella romana anche se la vicinanza con l'insediamento etrusco [[Velzna]] e il fatto che l'altopiano fosse attraversato dalla [[via Traiana Nova (Italia)|via Traiana]] lo lascia supporre.
Le prime notazioni storiche riguardo all'esistenza di una torre d'avvistamento le abbiamo nei ''Comentarii Historici'' di [[Monaldo Monaldeschi della Cervara]] che parla di una torre fortificata trasformata in castello durante il [[regno longobardo]] di [[Re Desiderio]] (VIII sec d.c.).
E proprio la famiglia dei [[Monaldeschi]] prima, e il suo ramo ''della Cervara'' poi, saranno proprietarisignori del castello e proprietari di molte delle terre intorno, quasi ininterottamente dal [[1200]] al [[1700]], il castello, passò per via ereditaria, ai marchesi [[Bourbon del Monte]] in seguito al matrimonio di Gia' Mattia del Monte con Anna Maria Monaldeschi, nella seconda metà del [[1600]]. Il borgo di Torre Alfina ,nel frattempo, intorno alla metà del 1400 aveva raggiunto una certa autonomia amministrativa costituendosi in comune rurale dipendente da [[Orvieto]]. <br/>
La [[rivoluzione francese]] lasciò il segno anche sul piccolo comune che, nel [[1809]], con il riassetto territoriale fu assegnato al [[Todi|circondario di Todi]] e al [[Acquapendente|cantone di Acquapendente]] e poco dopo, a causa del calo demografico (contava solo 300 abitanti), il suo comune fu addirittura soppresso e il territorio aggregato al comune di Acquapendente. L'assetto amministrativo deciso dai francesi verrà confermato anche dal nuovo [[Regno d'Italia]] facendo diventare Torre Alfina una frazione del comune di Acquapendente.<br/>
Durante [[Battaglia di Mentana|spedizione garibaldina nell'agro romano]], del [[1867]], il generale [[Giovanni Acerbi]] la scelse come suo quartier generale, in virtù della sua posizione geografica favorevele dove proclamò la [[Prodittatore|prodittatura]].
 
Il castello e la sua tenuta rimase proprietà dei [[Bourbon del Monte]] fino al 1880 circa quando fu acquistato da un ricco banchiere ebreo, [[Edoardo Cahen]], originario della città belga di [[Anversa]] che, già conte ( titolo ereditato dal padre Mayer Giuseppe ), fu nominato marchese nel [[1885]] da [[Umberto I ]] e si fregiò del titolo di ''Marchese di Torre Alfina'' dando il via alla ristrutturazione del palazzo come oggi appare, affidando il progetto dei lavori all' architetto senese [[ Giuseppe Partini ]] . A Edoardo gli successe [[Teofilo Rodolfo Cahen]] che continuò l' opera di ristrutturazione. Passato di mano per eredità nel [[1959]] fu acquistato da [[Alfredo Baroli]] mentre il suo attuale proprietario è il discusso [[Luciano Gaucci]].
*[[File:Logo index.gif|50px]] Borgo più bello d'Italia