Colpo di Stato del 9 termidoro: differenze tra le versioni
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In realtà il moto insurrezionale non si era arrestato dopo il fallimento di Hanriot, i cannonieri arrivarono con una trentina di cannoni a piazza di Grève e i comitati delle sezioni operaie e artigiane si mobilitarono per accorrere in aiuto dei deputati arrestati. Alle ore 19.00 in piazza di Grève c'erano circa 3.000 uomini che guidati da [[Jean-Baptiste Coffinhal]] marciarono sulla Convenzione dove si vissero momenti drammatici<ref name="GL467"/>; Collot d'Herbois esortò i deputati a resistere ai sanculotti e "morire al nostro posto"<ref name="ML136"/>. Coffinhal riuscì a liberare Hanriot e a ricondurlo all'Hôtel-de-Ville ma poi indugiò; non disperse la Convenzione nè liberò i capi giacobini che erano già stati trasferiti nelle varie prigioni<ref name="GL467"/>. Egli quindi rimase inattivo e diede tempo ai cospiratori termidoriani di prendere misure decisive per schiacciare il moto insurrezionale diretto dal Comune di Parigi.
La coalizione termidoriana potè quindi affidare all'energico Paul Barras il compito di sedare l'insurrezione organizzando una forza armata con l'aiuto dei componenti delle sezioni parigine moderate ed anche con i resti dei militanti hebertisti e dantonisti, mobilitati da Tallien, Rovère, Fréron. Mentre Barras organizzava le sue forze per schiacciare i sanculotti del Comune di Parigi, Barère alla Convenzione fece approvare con l'intento di intimorire gli avversari e bloccarne l'iniziativa insurrezionale, il decreto formale di messa fuori legge dei capi della sollevazione giacobina e di coloro che si fossero opposti ai mandati di arresto approvati dall'assemblea.
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