Annullo numerale a punti: differenze tra le versioni
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Nel [[1866]] gli uffici postali vennero dotati di annullatori numerali a punti che grazie al diverso numero riuscivano ad eviterà che con un bollo se ne coprisse un altro per frodare la posta. Sulla corrispondenza era quindi apposto anche il timbro con le indicazioni della data oltre che l'annullo sul francobollo riportante il numero distintivo dell'ufficio.
Ecco di seguito riportato il numero dell'annullo e la relativa località di partenza della spedizione (
'''Numero e località''' (in maiuscolo i centri che dispongono di più uffici)
*4 - Bergamo Bassa (BERGAMO)
*14 - Livorno
*39 - Barletta (Bari)
*43 - Bra (Cuneo)
*60 - Cesena (Forlì)
*82 - Fossano (Cuneo)
*141 - Santa Margherita Ligure (Genova)
*180 - Genova - Uffizio del Porto (
*246 - Acquaviva delle Fonti (Bari)
*297 - Amandola (Ascoli Piceno)
*604 - Campiglia Marittima (Pisa)
*633 - Canzano (Teramo)
*741 - Castellabate (Salerno)
*743 - Castellamonte (Torino)
*772 - Castel San Giovanni (Piacenza)
*863 - Cimbro (Milano)
*1010 - Fasano (Bari)
*1031 - Finale Marina (Genova)
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*2571 - Buonabitacolo (Salerno)
*2632 - Noale (Venezia)
*2660 - San Bonifacio (Verona)
*2829 - Carbonara di Bari (Bari)
*2890 - Ceresara (Mantova)
A seconda della rarità dell'annullo, relativamente allo scarso uso o ad altre ragioni che ne hanno limitato l'utilizzo sulla corrispondenza, esiste una scala di valore che attribuisce, convenzionalmente, una serie di punti da 0 a 6. Più l'annullo è raro, e più gli si attribuiscono punti. Gli annulli di alcuni piccoli centri hanno un rilevante interesse collezionistico.
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