Dalmine: differenze tra le versioni
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Negli [[anni 1950|anni cinquanta]], con la ripresa produttiva, Dalmine diventò un polo di attrazione non solo per l'occupazione, ma anche per nuovi insediamenti. Il Vescovo di Bergamo mons. Bernareggi nel [[1949]] volle creare nella zona verso il fiume, conosciuta come “Campagna di Sforzatica”, una nuova parrocchia. Il parroco don G. Piazzoli nel 1957 vi fondò il quartiere ''Brembo'' e nel 1974 realizzò il museo del Presepio<ref>[http://www.museodelpresepio.com/ Mueo del Presepio]</ref>. Su richiesta della popolazione, ''Guzzanica'' si staccò da Stezzano e il D.P.R. del [[23 gennaio]] [[1963]] sancì l'annessione al comune di Dalmine.
Tra la fine degli [[anni 1960|anni sessanta]] e la metà dei [[anni 1970|settanta]] ci furono lotte sindacali non solo per i contratti, ma anche per la difesa della
La crisi della siderurgia mondiale degli [[anni 1980|anni ottanta]] ebbe forti conseguenze sul piano occupazionale, con una diminuzione valutabile in migliaia di posti. L'insediamento di nuove aziende e lo sviluppo del terziario crearono però nuovi posti di lavoro.
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Nel 1996, in seguito alla privatizzazione di molte aziende pubbliche, anche la “[[Dalmine (azienda)|Dalmine SpA]] è tornata ai privati, entrando a far parte della Techint della famiglia italo-argentina Rocca. Nel 2002 l'azienda ha cambiato denominazione in “TenarisDalmine”, mentre il titolo della “Dalmine” è uscito di scena dalla [[Borsa Italiana|Borsa di Milano]] il 16 luglio 2003, dove era entrato nel 1924.
Oggi
==Luoghi d'interesse==
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