San Giorgio libera la principessa (Donatello): differenze tra le versioni

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Il ''San Giorgio che libera la principessa'' è anche il più antico esempio conosciuto di [[bassorilievo]] nel rivoluzionario stile "[[stiacciato]]", dove cioè la minima profondità scultorea non impedisce la creazione di uno spazio illusorio e idealmente illimitato tramite variazioni di spessore di pochi millimetri, più simile a una pittura che a una scultura<ref name="DVC32"/>.
 
La costruzione secondo il punto di fuga centrale (visibile unendo le linee orizzontali del portico a destra e della base della grotta del drago a sinistra) centra l'attenzione dell'osservatore sulla figura di San Giorgio, che a cavallo di un destriero sta affondando la lancia nel petto del mostro, mentre a sinistradestra la soave principessa sta pregando con aspettativa un po' retorica per la sua vittoria. Molto incisiva è la costruzione dell'azione, composta secondo una serie di linee incrociate (il drago, il cavallo, la lancia, il corpo di san Giorgio) che ben drammatizzano lo scontro di volontà dei due antagonisti.
 
La scena presenta quell'essenzialità tipica dello stile rinascimentale, con i personaggi ridotti ai soli protagonisti e coerentemente collocati nello spazio, in modo da rendere immediatamente leggibile il nodo narrativo dello scontro, evidenziato anche dalle linee convergenti e dalle variazioni di chiaroscuro<ref name="DVC32"/>.