Djema'a: differenze tra le versioni

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=== Il contenzioso sulla legittimità ===
 
La maggioranza dei suoi membri votò il [[12 ottobre]] di quell' anno, durante il congresso di [[Ain Ben Tili]] organizzato dal [[Fronte Polisario]], per denunciare l' invasione marocchina, dichiarare l' appoggio al Fronte Polisario e sciogliere la ''Djema'a'', in modo da non rendere più possibile lo sfruttamento per fini politici di quella struttura. Più tardi, quello stesso anno, però, il governo del Marocco convocò un incontro di membri della ''Djema'a'' perché si dichiarassero a favore dell' annessione del territorio. Questo episodio fu aspramente contestato dal Polisario, con le seguenti argomentazioni: a) non c'era mai stata la presenza di tutti i membri della congregazione e b) se anche ci fosse stata, la ''Djema'a'' era stata comunque dichiarata disciolta precedentemente per decisione maggioritaria, perciò i superstiti della ''Djema'a'' marocchina non avevano alcuna legittimità politica. Il [[27 febbraio]] [[1976]] il movimento di indipendenza del [[Sahara Occidentale]], Fronte Polisario, proclamò la [[Repubblica Democratica Araba delSaharawi SaharawiDemocratica]], intendendo sostituire la Djema'a con una struttura di potere Sahrawi.
 
Sebene nessuna delle due parti in causa avesse riconosciuto l' autorità della ''Djema'a'' quando era ancora operativa, denunciandone la sottomissione alla Spagna, sia il Polisario che il Marocco usano ancora l' argomento del presunto appoggio della ''Djema'a'' a sostegno delle loro tesi, per l' indipendenza, da parte del Polisario, o per l' annessione, da parte del Marocco, nel conflitto ancora in corso nel Sahara Occidentale.