Domanda biochimica di ossigeno: differenze tra le versioni
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Il test del BOD viene effettuato diluendo un campione dell'[[acqua]] da analizzare con acqua deionizzata satura di O<sub>2</sub>, inoculando in esso una quantità fissata di [[microrganismo|microrganismi]], sigillando il campione (per impedire che altro <sub>2</sub> passi in soluzione) e quindi conservandolo al buio (per impedire che si sviluppino processi [[fotosintesi|fotosintetici]] che generino O<sub>2</sub>). Il campione è mantenuto al buio alla [[temperatura]] di 20 °C per tutta la durata del test (solitamente 5 giorni) e al termine di questo periodo viene analizzato l'O<sub>2</sub> disciolto residuo.
(A) '''BOD<sub>n</sub> campione analizzato''' ''(mg/l)'' = O<sub>2</sub>
(B) '''BOD<sub>n</sub> bianco''' ''(mg/l)'' = O<sub>2</sub>
'''BOD<sub>n</sub> campione originale''' ''(mg/l)'' = (A) x FD - (B)
▲* FD = Fattore di diluizione del campione
Esistono alcune varianti a questa tipologia di test. In [[Inghilterra]] all'inizio del test viene aggiunta dell'[[alliltiourea]] al campione per prevenire l'[[ossidazione]] dell'[[ammoniaca]]. I risultati di questo tipo di test vengono definiti come BOT5(ATU) in Inghilterra, o come BOD Carbonaceo (CBOD) negli [[Stati uniti|U.S.A.]]. Un test usato poco frequentemente è anche l'Ultimate BOD (UBOD), nel quale vengono effettuate misure in continuo dell'O<sub>2</sub> disciolto sinché il campione non ha raggiunto l'[[equilibrio chimico|equilibrio.]]
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