Ca' Belvedere: differenze tra le versioni
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'''Ca' Belvedere''' è un [[sito archeologico]] della [[provincia di Forlì]] scoperto nel [[1983]] e che si trova nelle aree pedecollinari in direzione di [[Castrocaro]]. Il sito archeologico è di rilevanza internazionale perchè costituisce un giacimento di reperti databili a {{citazione necessaria|800-900 mila anni fa??????}}, fornendo fra le più antiche attestazioni della presenza umana in [[Europa]]. È stato scoperto in seguito a specifici programmi di ricerca sulle industrie paleolitiche locali. Gli scavi, iniziati nel 1983, si sono conclusi nel 1986.
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Il sito archeologico si trova a circa 200 m
Nella zona interessata dal sito [[paleolitico]]
Le argille azzurre locali sono costituite essenzialmente da [[argille]] [[marna|marnose]], spesso ricche di silt, con sottili interpretazioni melmose o sabbiose. In quei sedimenti raggiunti dai sondaggi immediatamente al di sotto dei sedimenti ghiaiosi, con l'industria sono presenti abbondanti [[foraminiferi]] e [[ostracoidi]]. I primi sono caratterizzati da associazioni di
{{chiarire|Le analisi delle associazioni nano fossili calcari presenti in campioni dei carotaggi, risulta che i sedimenti marini sedimentati in questi ambienti sono attribuibili alla biozona a Pseudoemiliana lacunosa}}.
I pollini rinvenuti nelle argille azzurre descrivono un ambiente forestale ricco di [[conifere]] appartenenti ad una fase di deterioramento climatico del [[pleistocene inferiore
{{citazione necessaria|Il Paleomagnetismo appartiene alla serie inverso ed in particolar modo appartiene al periodo Matuyama. La datazione con metodo della risonanza di spin elettronico (ESR) di una conchiglia fossile, prelevata nelle alghe azzurre al di sotto del giacimento paleolitico, ha fornito un'età stimabile di 1.540.000 più o meno 340.000. La presenza di Hyalinea balthica in queste rocce indica comunque che queste non sono più antiche di 1,4-1,3 milioni di anni}}.
Le sabbie gialle, {{chiarire|la cui potenza dell'ordine di 50 m, sono formate essenzialmente da sedimenti dispiaccia}}. La serie e sabbiosa, con sabbie meglio fini o fini, anche se talvolta presenta sottili livelli di ghiaietto o di limi argillosi. Alla base poggia sulle argille azzurre mentre in alto termina con una superficie di erosione, seguita da sedimenti fluvio lacustri. Negli affioramenti locali si riscontra, dal basso verso l'alto, la successione di ambienti del piano infralitorale, ambienti umidi costieri e probabile spiagge esterne sommitali.
Le sabbie gialle sono sostituite, a livello di
La parte prossima alla base di questo deposito ha evidenziato una serie a tendenza regressiva litorale o sub/infralitorale, un'immersione deposito lagunare finale. In questa sede, diari, ghiaietto è sabbie litorali o sub-litorali di spiaggia danno luogo, verso l'alto, a sedimenti argillosi di ambiente lagunare ad energia molto bassa con faune ad ostracoli rappresentate da poche forme giovanili di specie dulcicole. L'ambiente riconosciuto e umido costiero con l'influenza del mare aperto. Più a monte sono presenti ghiaie di aspetto fluviale anche con ciottoli incrostati di [[ostriche]]. Al di sopra del deposito ghiaioso la serie diviene nuovamente litorale, infatti presenta un contenuto fossilfero che testimonia di nuovo ambienti marini costieri con influenza di apporti continentali.
{{citazione necessaria|Nella base basale del deposito, il Paleomagnetismo è inverso e riguarda il periodo Mutuyama precedente all'evento Jaramillo}}.
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L'edificio di
Lo scavo ha posto in evidenza una serie prevalentemente ghiaioso sabbioso della {{chiarire|potenza di 5 m}}, con l'{{chiarire|industria paleolitica}} in gicitura primaria, poggiante sulle argille azzurre. Il deposito è interessato da fratture frequentemente arcuate, testimonianze di un passato scorrimento franoso, che lo ha affiancato e sovrapposto in discordanza alle argille azzurre. Più a monte, ad est di
In base ai [[gasteropodi]] polmonati rinvenuti durante gli studi in campo, si è capito che l'ambiente doveva essere umido e con vegetazione confrontabile a quella che oggi si rinviene nelle regioni nordeuropee e comunque ad altitudini relativamente alte. {{chiarire|Si trattava quindi di una situazione prima temperato freddo}}. Questi dati coincidono con quelle dei pollini rinvenuti infatti si ha la dominanza delle specie erbacee con elementi steppici.
==I reperti==
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