Creepy: differenze tra le versioni

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'''''Zio Tibia''''' è la traduzione italiana della rivista [[Stati Uniti d'America|statunitense]] ''Creepy'', nonché del nome del personaggio che presentava i racconti, un terribile e ossuto vecchietto sarcastico chiamato ''Uncle Creepy'' (letteralmente "''Zio Raccapricciante''", trasformato nella versione italiana in ''Zio Tibia'': le [[tibia (anatomia)|tibie]] incrociate erano utilizzate dalle navi dei [[pirata|pirati]] per incutere terrore). Negli Anni Ottanta, i racconti sono stati anche trasformati in una serie televisiva, trasmessa in Italia sempre con il nome di "[[Zio Tibia (televisione)|Zio Tibia]]". {{citazione necessaria}}
 
== Creepy ==
'''''Creepy''''' era una [[rivista]] a [[comics|fumetti]] di genere [[Letteratura dell'orrore|horror]] lanciata sul mercato dall'editore [[Warren Publishing]] nel [[1964]]. Come ''[[Mad (rivista)|Mad]]'', era una pubblicazione in bianco e nero, stampata nel formato di riviste, e quindi non richiedeva l'approvazione della [[Comics Code Authority]].
Altre pubblicazioni simili erano ''[[Eerie]]'' e ''[[Vampirella]]''.
 
== Autori e disegnatori ==
{{S sezione|fumetti}}
 
Molte storie erano prese dalla letteratura (in particolare [[Edgar Allan Poe|Poe]]).
Adattamenti?
 
===Disegnatori===
[[Reed Crandall]], Tom Sutton, Jerry Grandenetti, Gray Morrow, [[Bernie_Wrightson|Bernie Wrightson]], ...
...
 
==Titoli italiani==
Tra gli Anni Sessanta e Settanta, i fumetti della rivista furono pubblicati in Italia nella collana degli Oscar Mondadori.
 
* "Le Spiacevoli Notti di Zio Tibia" (Oscar Mondadori n. 221, del 14 luglio 1969). Ristampa maggio 1974. Traduzione dall'inglese di Lydia Lax. Warren Publishing Co, New York. Presentazione di Pietro Bianchi. 24 fumetti dell'orrore tratti dalla rivista americana ''Creepy''.