Strage di piazza della Loggia: differenze tra le versioni

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== Le indagini e l'iter giudiziario ==
=== La prima istruttoria ===
[[File:Brescia_strage_piazza_loggia_manifesto_by_Stefano_BologniniBrescia strage piazza loggia manifesto by Stefano Bolognini.JPG|thumb|left|100px|Manifesto che riproduce il manifesto originale della manifestazione che si teneva in piazza della Loggia il 28 maggio 1974]]
La prima istruttoria della magistratura portò alla condanna nel [[1979]] di alcuni esponenti dell'[[estrema destra]] bresciana. Uno di essi, [[Ermanno Buzzi]], in carcere in attesa d'appello, fu strangolato il [[13 aprile]] [[1981]] da [[Pierluigi Concutelli]] e [[Mario Tuti]]. Nel giudizio di secondo grado, nel [[1982]], la condanne del giudizio di primo grado vennero commutate in assoluzioni, le quali a loro volta vennero confermate nel [[1985]] dalla [[Corte di Cassazione]].
 
=== La seconda indagine ===
Un secondo filone di indagine, sorto nel [[1984]] a seguito delle rivelazioni di alcuni pentiti, mise sotto accusa altri rappresentanti della destra eversiva e si protrasse fino alla fine degli anni '80ottanta; gli imputati furono assolti in primo grado nel [[1987]], per insufficienza di prove, e prosciolti in appello nel [[1989]] con formula piena. La Cassazione, qualche mese dopo, confermerà l'esito processuale di secondo grado.
 
=== I sospetti di coinvolgimento dei servizi segreti ===
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Gli oscuri intralci di provenienza istituzionale manifestatisi anche durante il secondo troncone d'indagine verranno definiti dal giudice istruttore Zorzi quale ulteriore ''"riprova, se mai ve ne fosse bisogno, dell'esistenza e costante operatività di una rete di protezione (l'[[Ufficio Affari Riservati]], ndr) pronta a scattare in qualunque momento e in qualunque luogo"''.<ref name="BluNotte" />
 
Durante il processo emerge un documento del [[Sismi]], datato [[20 febbraio]] [[1989]] ed indirizzato al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ed al Capo della Polizia, in cui si parla di intercettazioni telefoniche nei confronti di Margherita Ragnoli, co-segretaria dell' ''Associazione Italia-Cuba'' (di estrazione comunista) di Brescia, nelle quali ella afferma di aver sentito parlare della strage fin "dalla sera precedente" della stessa. Si specifica nel documento che, al tempo, non furono informati del fatto Organi e/o Autorità esterni al SID.<ref>SERVIZIO PER LE INFORMAZIONI E LA SICUREZZA MILITARE prot.n.1652/141/01 Roma 20 feb.1989 pervenuto all'udienza del 02-03-89 A: COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERIe, per conoscenza: CAPO DELLA POLIZIA Roma. Nel corso della revisione degli atti d'archivio disposta in ottemperanza alle direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia d'ordinamento degli Archivi dei Servizi di Informazione e di Sicurezza è stato rinvenuto un documento, datato 3 giugno 1974, all'oggetto "Margherita dell'Associazione Italia-Cuba di Brescia". Dal documento si rileva che una tale "Margherita" da identificarsi in Ragnoli Margherita, nata a Buenos Aires il 26 aprile 1923, co-segretaria dell'Associazione Italia-Cuba di Brescia, in data 29 maggio 1974, nel corso di una conversazione telefonica interurbana avrebbe detto che dell'attentato di piazza della Loggia (28 maggio 1974) "se ne era parlato fin dalla sera precedente" il giorno in cui si è verificato, soggiungendo di essere subito accorsa in piazza della Loggia in quanto le era stato riferito che uno dei morti apparteneva all'Associazione "Italia-Cuba", notizia risultata poi infondata. Dalla documentazione in atti relativa alla Strage di Brescia non risulta che della notizia siano stati informati, a suo tempo, Organi e/o Autorità esterni al SID, né al riguardo sono disponibili ulteriori elementi di valutazione. Quanto sopra segnalato ai sensi dell'Art. 9, 3? comma, della legge 801/77. IL DIRETTORE DEL SERVIZIO (Amm.SQ. Fulvio Martini)</ref>
 
=== La terza istruttoria ===
[[File:Brescia Piazza Loggia By Stefano Bolognini.JPG|thumb|right|200px|Piazza della Loggia]]
Riguardo alla terza istruttoria, il [[19 maggio]] [[2005]] la [[Corte di Cassazione]] ha confermato la richiesta di arresto per [[Delfo Zorzi]] (oggi cittadino [[Giappone|giapponesegiappone]]se, non estradabile, con il nome di Hagen Roi) per il coinvolgimento nella strage di piazza della Loggia.
 
Il [[15 maggio]] [[2008]] sono stati [[Rinvio a giudizio|rinviati a giudizio]] i sei imputati principali: [[Delfo Zorzi]], Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte, [[Pino Rauti]], [[Francesco Delfino]], Giovanni Maifredi.<ref>[http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/strage-loggia/strage-loggia/strage-loggia.html Brescia, sei rinvii a giudizio per la strage di piazza della Loggia - ''Repubblica.it'', 15 maggio 2008]</ref> I primi tre erano all'epoca militanti di spicco di [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]], gruppo neofascista fondato nel [[1956]] da [[Pino Rauti]] e più volte oggetto di indagini, pur senza successive risultanze processuali, in merito all'organizzazione ed al compimento di attentati e stragi. Ordine Nuovo fu sciolto nel [[1973]] per disposizione del ministro dell'Interno [[Paolo Emilio Taviani]] con l'accusa di ricostituzione del Partito Fascista. [[Francesco Delfino]] fu invece ex generale dei carabinieri, all'epoca responsabile - con il grado di capitano - del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Brescia, e Giovanni Maifredi, ai tempi collaboratore del ministro degli Interni [[Paolo Emilio Taviani]].<ref>[http://www.senzasoste.it/per-non-dimenticare/piazza-della-loggia-i-nomi-della-strage.html Piazza della Loggia: I nomi della strage - ''Senza Soste.it'']</ref>