Macedoni (popolo antico): differenze tra le versioni

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'''Macedoni''' Antico popolo di stirpe semi-greca stanziato nelle regioni dell'attuale (Ex Repubblica Jugoslava di [[Macedonia]]) nel nord della [[Grecia]]. Non sappiamo molto sulle loro origini, ma all'epoca di [[Aminta III di Macedonia]], il padre di [[Filippo II di Macedonia]], padre di [[Alessandro il Grande]], erano un popolo di pastori erranti e contadini che, non di rado si lanciavano in sanguinosi atti di furto di bestiame a [[Greci]], [[Illiri]] ed [[Epiroti]]. {{Plutarco vite parallele}}
Per queste ragini, e per la semplicità di riti e costumi, i greci li vedevano come una stirpe barbarica. Non è chiaro se parlassero greco od una lingua ibrida, ma già prima del regno di Filippo, i macedoni iniziarono a scrivere e parlare abbastanza correttamente il greco ed anzi la città di [[Pella]], venne abbellita con templi, teatri ed altro proprio da artisti greci. Lo scambio culturale tra macedoni e greci è emblematicamente rappresentato da [[Aristotele]] di [[Stagira]] che fu il mantore del figlio di Filippo, ossia Alessandro. Ora, alla morte di Filippo, assassinato da [[Pausania]], Alessandro e la bellissima ed intelligentissima madre di stirpe epirota [[Olimpiade]] ressero il potere.
 
== La Grecizzazione ==
Già in precedenza, Filippo aveva organizzato varie spedizioni militari contro i greci, ma essendo un re, fondamentalmente ostile alla guerra, non aveva terminato l'occupazione, limitandosi ad accettare i trattati di pace che varie città gli offrirono.
 
Per queste ragini, e per la semplicità di riti e costumi, i greci li vedevano come una stirpe barbarica. Non è chiaro se parlassero greco od una lingua ibrida, ma già prima del regno di Filippo, i macedoni iniziarono a scrivere e parlare abbastanza correttamente il greco ed anzi la città di [[Pella]], venne abbellita con templi, teatri ed altro proprio da artisti greci. Lo scambio culturale tra macedoni e greci è emblematicamente rappresentato da [[Aristotele]] di [[Stagira]] che fu il mantorementore del figlio di Filippo, ossia Alessandro. Ora, allaAlla morte di Filippo, assassinato da [[Pausania]], Alessandro e la bellissima ed intelligentissima madre di stirpe epirota [[Olimpiade]] ressero il potere e fu sotto di loro che si completò la grecizazione dei macedoni che da pastori con velleità guerriere, divennero un popolo colto e raffinato quasi come i greci. A Pella, infatti affluirono sotto la protezione di Alessandro, Tolomeo (quello che poi sarà il faraone [[Tolomeo I Sotere]]) ed ovviamente Olimpiade, ingenti ricchezze e grandi uomini di cultura, non ultimi i [[gimnosofisti]] dall'[[India]]. {{Plutarco vite parallele}}
 
 
== Sogni egemonici ==
 
 
 
Già in precedenza, Filippo aveva organizzato varie spedizioni militari contro i greci, ma essendo un re, fondamentalmente ostile alla guerra, non aveva terminato l'occupazione, limitandosi ad accettare i trattati di pace che varie città gli offrirono. Pur tuttavia, si mostrò in principio eccezionalmente crudele proprio con [[Stagira]], la città natia di Aristotele che fu devastata da cima a fondo, ma in seguito, pentitosi di questo atto disumano, anche su richiesta di Olimpiade ed Aristotele, la fece ricostruire a sue spese e fece reinsediare gli stagiriti superstiti {{Plutarco vite parallele}}
 
Invece Alessandro portò i macedoni ben al di la di ogni loro sfrenata ambizione ed in pochi decanni, i macedoni erano i sovrani signori di tutto l'oriente, da [[Pella]] alla [[Battriana]], da Antiochia all'oasi di [[Siwa]] in [[Egitto]] ove il Dio [[Amon]] per bocca del suo sacrdonte, prolamò Alessandro suo figlio... In realtà lasciateci dire che questa è una leggenda artefatta ad hoc da Alessandro stesso, poiché, come Scrisse [[Plutarco]] di [[Cheronea]] nelle [[vite parallele]], il sovrano confuse il saluto affettuoso del sacerdote "'''o paidòs'''" ossia "'''o figlio mio'''" con "'''o paidon'''" ossia "'''o figlio del Dio'''". {{Plutarco vite pareallele}}. Dopo la morte di Alessandro, il popolo macedone venne dilaniato da feroci guerre intestine tra i suoi diadochi. Tuttavia almeno in Macedonia, si formò un governo retto prima di [[Lisimaco]] e poi da [[Cassandro]], ma i re che seguirono non ebbero certo il carisma di Alessandro e solo uno, appunto [[Filippo IV di Macedonia]] risuscì a porre sotto il giuogo i Greci, tuttavia venne battuto dai Romani a [[Cinocefale]] e suo figlio, [[Perseo]] fu l'ultimo sovrano Macedone ed andò in contro ad una sconfitta grave ed igniominosa a [[Pidna]]. Catturato da [[Lucio Emilio Paolo]] venne tradotto in [[Roma]], umiliato e strangolato in carcere. I suoi poveri figli non ebbero, tranne uno che divenne cantore, un destino migliore. Gli abitanti attuali della Macedonia non sono i discendenti diretti degli antichi Macedoni, ma sono in realtà frutto di incroci con [[Slavi]] e [[Greci]].