Legge Calderoli: differenze tra le versioni

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[[File:Calderoli.jpg|thumb|[[Roberto Calderoli]], principale autore della legge.]]
La '''legge n. 270 del 21 dicembre 2005''' è la legge che ha modificato il sistema elettorale italiano delineando la disciplina attualmente in vigore. È stata formulata principalmente dall'allora [[Dipartimento per le Riforme Istituzionali|Ministro per le Riforme]] [[Roberto Calderoli]], che in un'intervista televisiva la definì «una porcata».<ref>[http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/politica/versoelezioni38/caldporcata/caldporcata.html www.repubblica.it]</ref>.<br />
Proprio per questo venne denominata '''''porcellum''''' dal politologo [[Giovanni Sartori (politologo)|Giovanni Sartori]].<ref>{{Cita news|lingua=it |titolo=Il «porcellum» da eliminare |url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/11_Novembre/01/sartori.shtml |autore=Giovanni Sartori |pubblicazione=Corriere della Sera |data=1 novembre 2006}}</ref>
Sostituì le leggi 276 e 277 del [[1993]] (cosiddetto ''[[Mattarellum]]''), introducendo un sistema radicalmente differente.
 
SostituìLa legge sostituì le leggi 276 e 277 del [[1993]] (cosiddetto ''[[Mattarellum]]''), introducendo un sistema radicalmente differente.
 
== Storia ==
Voluta da [[Silvio Berlusconi]], che il 4 ottobre 2005 "minaccia la crisi di governo nel caso in cui non venisse approvata la riforma elettorale proporzionale",<ref>Marco Brunazzo, ''Gli avvenimenti del 2005'', in: Grant Amyot / Luca Verzichelli, ''Politica in Italia. I fatti dell'anno e le interpretazioni, edizione 2006'', Il Mulino, Bologna, 2006, p. 34.</ref> la legge fu approvata a pochi mesi dalle elezioni politiche con i voti della maggioranza parlamentare della [[Casa delle Libertà]] (principalmente [[Forza Italia]], [[Alleanza Nazionale]], [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|Unione dei Democratici Cristiani]], [[Lega Nord]]), senza il consenso dell'opposizione (principalmente [[Italia dei Valori]], [[Democratici di Sinistra]], [[La Margherita|Margherita]], [[Partito della Rifondazione Comunista]]), che l'ha duramente criticata e contrastata.<ref>La riforma fu approvata dapprima il 13 ottobre 2005 alla Camera e in via definitiva il 14 dicembre 2005 al Senato. Gruppi parlamentari e partiti favorevoli alla Camera: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro, Lega Nord Federazione Padania, Fiamma Tricolore e gruppi misti Ecologisti Democratici, Liberal-Democratici-Repubblicani-Nuovo PSI. Gruppi parlamentari che non parteciparono al voto per protesta alla Camera: Democratici di sinistra-L'Ulivo, Margherita-DL-L'Ulivo, Rifondazione Comunista e i gruppi misti Popolari, Comunisti Italiani, SDI-Unità Socialista, Verdi-L'Unione. Astensione del gruppo misto Minoranze linguistiche (Südtiroler Volkspartei). Vedi: [http://wai.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/framevar.asp?sedpag=sed688/s090.htm STitolo16%2062 Dichiarazioni di voto finale], [http://wai.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/framevar.asp?sedpag=sed688/s160.htm Titolo23%2092 Dichiarazione di voto finale Fiamma Tricolore] e [http://wai.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/framevar.asp?sedpag=sed688/s120.htm STitolo19%2091 Votazione finale ed approvazione alla Camera].</ref> Ha modificato il precedente meccanismo misto, per 3/4 a ripartizione [[Sistema elettorale#Il sistema maggioritario|maggioritaria]] dei seggi, in favore di un sistema [[Sistema elettorale#Sistemi corretti (o misti)|proporzionale corretto]], a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze.
 
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Nel [[2009]] si tennero tre [[Referendum abrogativi del 2009|referendum abrogativi]], tesi a modificare tale legge in più punti. Questi referendum, inizialmente fissati per il [[18 maggio]] [[2008]], furono poi rimandati al [[21 giugno]] [[2009]] a causa dello scioglimento anticipato delle Camere, avvenuto il [[6 febbraio]] [[2008]]. Nessuno dei tre referendum raggiunse il quorum del 50% più un elettore.
 
La legge si può considerare in controtendenza con l'esito del [[Elenco delle consultazioni referendarie|referendum del 18 aprile 1993]], il quale, con un consenso dell'82,7% dei voti e un'affluenza del 77%, portò all'abrogazione di alcuni articoli della vecchia normativa elettorale proporzionale del [[Senato della Repubblica|Senato]], configurando un sistema maggioritario, delineato in seguito dalle leggi 276 (per il [[Senato della Repubblica|Senato]]) e 277 (per la [[Camera dei Deputati|Camera]], nota anche come [[legge Mattarella]]) del [[4 agosto]] [[1993]]. Il sistema introdotto dalla legge 270 è completamente nuovo. Il premio di maggioranza per la coalizione vincente alla [[Camera dei Deputati|Camera]] (caratteristica che si riscontra all'estero solo in [[Grecia]] e a [[San Marino]]) era già apparso in due leggi elettorali italiane del passato: la [[legge Acerbo]] del [[1923]] e la cosiddetta "[[Legge elettorale italiana del 1953|legge truffa]]" del [[1953]], ma in entrambe ci furono delle soglie di sbarramento per raggiungerlo, cosa che il porcellum non prevede.
 
== Caratteristiche principali ==
La legge si può considerare in controtendenza con l'esito del [[Elenco delle consultazioni referendarie|referendum del 18 aprile 1993]], il quale, con un consenso dell'82,7% dei voti e un'affluenza del 77%, portò all'abrogazione di alcuni articoli della vecchia normativa elettorale proporzionale del [[Senato della Repubblica|Senato]], configurando un sistema maggioritario, delineato in seguito dalle leggi 276 (per il [[Senato della Repubblica|Senato]]) e 277 (per la [[Camera dei Deputati|Camera]], nota anche come [[legge Mattarella]]) del [[4 agosto]] [[1993]]. Il sistema introdotto dalla legge 270 è completamente nuovo. Il premio di maggioranza per la coalizione vincente alla [[Camera dei Deputati|Camera]] (caratteristica che si riscontra all'estero solo in [[Grecia]] e a [[San Marino]]) era già apparso in due leggi elettorali italiane del passato: la [[legge Acerbo]] del [[1923]] e la cosiddetta "[[Legge elettorale italiana del 1953|legge truffa]]" del [[1953]], ma in entrambe ci furono delle soglie di sbarramento per raggiungerlo, cosa che il porcellum non prevede.
 
Il sistema introdotto dalla legge 270 è completamente nuovo: il premio di maggioranza per la coalizione vincente alla [[Camera dei Deputati|Camera]] (caratteristica che si riscontra all'estero solo in [[Grecia]] e a [[San Marino]]) era già apparso in due leggi elettorali italiane del passato: la [[legge Acerbo]] del [[1923]] e la cosiddetta "[[Legge elettorale italiana del 1953|legge truffa]]" del [[1953]], ma in entrambe ci furono delle soglie di sbarramento per raggiungerlo, cosa che il porcellum non prevede.
 
Punti salienti della legge sono:
 
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* [http://blogs.lse.ac.uk/europpblog/2013/02/12/italy-electoral-law/ The electoral law which will be used in the 2013 Italian elections is radically different from any other electoral system in Europe], by Matteo Garavoglia, LSE EUROPP, 12 febbraion 2013
 
 
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