Scuola giottesca: differenze tra le versioni
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La '''scuola giottesca''' è un movimento pittorico del XIV secolo, al quale fecero parte un gran numero di pittori legati dall'insegnamento e dall'imitazione dei modelli di [[Giotto]]
Giotto aveva condotto i lavori e le numerose commissioni della sua bottega con una organizzazione del lavoro guidata con una logica imprenditoriale, che necessitava del coordinamento del lavoro di numerosi collaboratori. Questo metodo, prima usato solo nei cantieri architettonici e dalle maestranze di scultori e scalpellini attivi nelle cattedrali romaniche e gotiche, era una delle maggiori innovazioni apportate in pittura dalla sua ''
Inoltre Giotto si spostò molto e si può dire che fu un vero unificatore dell'arte italiana perché le sue opere vennero ammirate e copiate nelle località dove aveva soggiornato, da [[Napoli]] a [[Padova]] a [[Milano]].
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==La scuola settentrionale==
A [[Milano]] Giotto soggiornò tra il [[1335]] e il [[1336]], dipingendo un ciclo di affreschi perduti nel palazzo di [[Azzone Visconti]]. Alla sua scuola è attribuito l'affresco, molto rovinato, della ''Crocefissione'' nella [[chiesa di San Gottardo]], caratterizzato da volti vividamente caratterizzati e una morbida pennellata ricca di colori, forse legata al [[Parente di Giotto]] o a un maestro lombardo a contatto con l<nowiki>'
L'arte di Giotto influenzò anche le altre scuole settentrionali, venendo spesso ulteriormente sviluppata, come dimostrano le opere di [[Turone]] di Maxio, di [[Altichiero]], di [[Guariento]] o di [[Giusto de' Menabuoi]], artsiti questi ultimi attivi soprattutto tra Padova e Verona.
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