Shoulder press: differenze tra le versioni
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==Standing shoulder press==
La ''standing shoulder press'' è la variante delle ''shoulder press'' in posizione eretta. Questa viene spesso denominata alternativamente da alcuni autori anche come ''Military press''<ref>Stephen R. Bird, Andy Smith, Kate James. ''[http://books.google.it/books?id=yKsrTmv1MiQC&pg=PA194&dq=%22military+press%22+shoulder&hl=it&sa=X&ei=KZAuUaLwO4Lw4QSV1YCgAg&ved=0CDUQ6AEwAQ#v=onepage&q=%22military%20press%22%20shoulder&f=false Exercise Benefits and Prescription]''. Nelson Thornes, 1998. ISBN 0748733159</ref>, nonostante questo termine venga usato nella maggior parte dei casi come sinonimo di ''shoulder press'' generico in diverse su forme<ref>Bruce W. Perry. ''[http://books.google.it/books?id=P1WbTGVB4ZYC&pg=PA214&dq=%22military+press%22+shoulder&hl=it&sa=X&ei=q5QuUZLnOYiS4ASQ44DoCQ&ved=0CEkQ6AEwBDgK#v=onepage&q=%22military%20press%22%20shoulder&f=false Fitness for Geeks: Real Science, Great Nutrition, and Good Health]''. O'Reilly Media, Inc., 2012. p. 214. ISBN 1449336922</ref><ref>Richard Laliberte, Stephen C. George. ''[http://books.google.it/books?id=2MOrDKokat8C&pg=PA66&dq=%22military+press%22+shoulder&hl=it&sa=X&ei=q5QuUZLnOYiS4ASQ44DoCQ&ved=0CFwQ6AEwBzgK#v=onepage&q=%22military%20press%22%20shoulder&f=false The Men's Health Guide To Peak Conditioning]''. Rodale, 1997. p. 66. ISBN 0875963234</ref>. Solitamente viene svolta come ''lento avanti'', cioè portando il bilanciere alle clavicole, altre volte può essere praticata portando il bilanciere dietro al collo, o usando manubri e kettlebell. La sua esecuzione è più complessa rispetto alle versioni da seduto,
Sebbene siano meno diffuse rispetto allee varianti da seduto, le ''shoulder press'' in posizione eretta riducono maggiormente lo stress verterbale, poichè in questo modo viene ridotto il carico vertebrale<ref name="fitness" />. Tuttavia, poiché risulta difficile controllare l'esatta postura durante l'esecuzione di questi esercizi se non tramite l'assistenza di un professionista, e poichè il rischio traumi è molto più elevato per un esercizio scorretto svolto in piedi rispetto al rischio dovuto al maggior carico relativo da seduti, viene sconsigliata l'esecuzione in piedi da parte di soggetti non esperti se non si è seguiti da un personal trainer<ref name="fitness" />. Le varianti in stazione eretta vanno anche evitate nel caso il soggetto presenti un'iperlordosi lombare e/o un eccessivo accorciamento dei flessori dell'anca.
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==Movimento corretto==
Il movimento del ''shoulder press'' può variare a seconda della finalità per cui lo si pratica. Negli sport di prestazione, come l'allenamento per lo sviluppo della forza massima o per la potenza, viene previsto un movimento completo, il quale comporta una maggiore attivazione delle catene muscolari sinergiche, tra cui principalmente il trapezio con i suoi fasci superiori e il tricipite brachiale<ref name="fitness" />. Durante le prestazioni particolarmente intense può essere consentito anche il cosiddetto ''lock out'', cioè una sosta tra le ripetizioni ottenuta una volta che vengono estese completamente le braccia sopra la testa. Se il ''shoulder press'' viene invece praticato per sviluppare l'ipertrofia dei deltoidi, come nell'attività di bodybuilding o fitness, allora l'ampiezza dell'arco di movimento dell'esercizio si riduce. Come viene riconosciuto negli studi elettromiografici, il deltoide si attiva durante tutto l'arco di movimento nell'abduzione del braccio, fino ad arrivare a 180° (braccio elevato in verticale)<ref>Michiels I, Bodem F. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1428341 The deltoid muscle: an electromyographical analysis of its activity in arm abduction in various body postures]''. Int Orthop. 1992;16(3):268-71.</ref>. Tuttavia, proseguendo nel movimento aumenta anche l'attività del trapezio e degli altri numerosi muscoli deputati all'elevazione della scapola<ref name="Paoli" />, tra cui l'elevatore della scapola, il gran dentato e i romboidi. Se si volesse dunque focalizzare l'attività muscolare soprattutto sui deltoidi per enfatizzarne lo stimolo riducendo al minimo l'attività degli elevatori delle scapole, alcuni ricercatori suggeriscono che l'abduzione dell'omero possa essere portata fino a 90° (orizzontale), oppure superare questo livello ma senza estendere completamente il braccio, quindi senza far arrivare l'omero a 180° di abduzione<ref name="fitness" />. Indicativamente, per avere un metro di riferimento, si potrebbe portare il gomito al massimo circa fino all'altezza degli occhi o della fronte. Questo
==Movimento scorretto==
Un errore comune che viene molto spesso commesso durante l'esecuzione del ''shoulder press'' è quello di svolgere un movimento parziale senza scendere con le braccia al di sotto della linea orizzontale, ma fermandole parallele al terreno<ref name="fitness">Antonio Paoli, Marco Neri. ''[http://books.google.it/books?id=VcGgQQAACAAJ&dq=principi+di+metodologia+del+fitness&hl=it&sa=X&ei=ktHYT6TiD4ao4gSgrs2MAw&ved=0CDoQ6AEwAA Principi di metodologia del fitness]''. Elika, 2010. p. 344-346. ISBN 8895197356</ref>. L'attivazione del deltoide iniza dai primi gradi di abduzione (braccio verticale lungo al fianco) lungo tutto l'arco di movimento fino a 180°. Se il movimento parte da 90° (braccia orizzontali) verso l'alto, l'attività del deltoide viene ridotta della metà, non solo
Questa tesi viene confermata da due importanti leggi muscolari fondamentali:<ref>Blandine Calais-Germain. ''[http://books.google.it/books?id=9WxaAAAAYAAJ&dq=calais-germain+anatomy+of+movement&hl=it&sa=X&ei=_76sUPHpD4ePswa_goGwDg&ved=0CDYQ6AEwAA Anatomy of Movement]''. Eastland Press, 2008. Pennsylvania State University. ISBN 0939616572</ref><ref>Antonio Paoli, Marco Neri. ''Principi di metodologia del fitness''. Elika, 2010. p. 73. ISBN 8895197356</ref>
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==Biomeccanica del Shoulder press==
Il ''Shoulder press'' nelle sue diverse varianti, viene generalmente ritenuto un esercizio per stimolare i deltoidi antero-laterali (capo anteriore e laterale). Spesso viene giudicato un esercizio per il deltode in tutti i suoi capi (includendo quindi anche il capo posteriore), ma non si considera che nel movimento del braccio quale l' ''abduzione'', il capo posteriore è antagonista (si allunga) svolgendo un'azione stabilizzatrice e debolmente sinergica, al contrario degli altri due capi, direttamente coinvolti come agonisti nella fase concentrica. Il capo posteriore del deltoide infatti compie principalmente movimenti opposti come l'adduzione, l'estensione, l'abduzione (o estensione) orizzontale, la retroposizione e l'extrarotazione dell'omero; considerando inoltre che tale movimento porta questo capo in precontrazione e in crescente allungamento nella fase concentrica. Ad ogni modo è stata comunque rilevata una sua partecipazione nel ''lento dietro''<ref name="Paoli">Paoli A., Sivieri A., Petrone N. Università di Padova, anno 2003. Dati non pubblicati visibili su: Antonio Paoli, Marco Neri. ''[http://books.google.it/books?id=VcGgQQAACAAJ&dq=principi+di+metodologia+del+fitness&hl=it&sa=X&ei=ktHYT6TiD4ao4gSgrs2MAw&ved=0CDoQ6AEwAA Principi di metodologia del fitness]''. Elika, 2010. pp. 346. ISBN 8895197356</ref>. Nei primi 60° nei movimenti di elevazione del braccio assume una certa importanza la cuffia dei rotatori, mentre perde sempre più rilievo fino a risultare insignificante a 180°<ref name="Otis">Otis et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8175814 Changes in the moment arms of the rotator cuff and deltoid muscles with abduction and rotation]''. J Bone Joint Surg Am. 1994 May;76(5):667-76.</ref><ref name="Sharkey">Sharkey et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7931787 The entire rotator cuff contributes to elevation of the arm]''. J Orthop Res. 1994 Sep;12(5):699-708.</ref>. Il sovraspinato ad esempio produce la maggiore attività tra i 0° e i 30° gradi del movimento nel ''military press''<ref>Townsend et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1867334 Electromyographic analysis of the glenohumeral muscles during a baseball rehabilitation program]''. Am J Sports Med. 1991 May-Jun;19(3):264-72.</ref>. Anche se nel movimento di abduzione viene solitamente citato solo il sovraspinato, in realtà diversi studi elettromiografici segnalano che anche gli altri tre fasci che compongono questo gruppo (sottospinato, sottoscapolare, piccolo rotondo) intervengano in questi movimenti<ref name="Otis" /> in maniera pari al sovraspinato<ref name="Sharkey" />. Inoltre viene segnalato che la rotazione del braccio riesca ad influenzare il reclutamento dei muscoli coinvolti nell'elevazione della spalla<ref name="Sharkey" />: mentre gli extrarotatori (sottospinato e piccolo rotondo) vengono maggiormente attivati quando il braccio durante l'elevazione è intrarotato, gli intrarotatori (il sottoscapolare) vengono maggiormente attivati quando il braccio è extrarotato<ref name="Otis" /><ref>Kuechle et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10758292 The relevance of the moment arm of shoulder muscles with respect to axial rotation of the glenohumeral joint in four positions]''. Clin Biomech (Bristol, Avon). 2000 Jun;15(5):322-9.</ref>. Visto che il ''shoulder press'' prevede l'abduzione del braccio da extrarotato, esso pone chiaramente maggiore stress sul sottoscapolare rispetto agli extrarotatori, i quali risultano meno attivi
Muscoli coinvolti nell'''abduzione'' del braccio:
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