Parabeni: differenze tra le versioni
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Il dibattito sulla loro sicurezza è vivo e conflittuale. Non paiono presentare effetti troppo elevati di tossicità acuta o cronica, e nel topo, la [[LD50|dose letale]] (LD<sub>50</sub>) di butilparaben è circa 5 g/kg peso corporeo.<ref>{{Cita web | titolo = Butylparaben Review of Toxicological Literature | editore = National Toxicological Program | date published = 2005-4 | url = http://ntp.niehs.nih.gov/ntp/htdocs/chem_background/exsumpdf/butylparaben.pdf}}</ref>. Le allergie sono un fenomeno limitato ad alcuni soggetti predisposti, con i consueti fenomeni relativi (rosacea, dermatite da contatto). Gli effetti biologici coinvolgono aspetti più fini della risposta da parte dell'organismo.
Centinaia di studi<ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?itool=pubmed_Abstract&DbFrom=pubmed&Cmd=Link&LinkName=pubmed_pubmed&IdsFromResult=16021681&retmode=ref Studi relativi ai parabeni come interferenti endocrini su PubMed]</ref> hanno indagato sulla loro capacità di interferire con il sistema endocrino ottenendo diverse risposte, e comunque confermando che essi, e i loro principali metaboliti come l'acido p-idrossibenzoico stesso, possiedono attività interferente con il sistema ormonale<ref>{{cita pubblicazione | autore = Pugazhendhi D, Pope GS, Darbre PD.| anno = 2005 | mese= luglio-agosto| titolo = Oestrogenic activity of p-hydroxybenzoic acid (common metabolite of paraben esters) and methylparaben in human breast cancer cell lines.| rivista = J Appl Toxicol|volume = 25(4)| pagine = 301–309|url =http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16021681}}</ref>. Uno studio, tra i tanti,<ref name=byfordetal>{{cita pubblicazione | autore = Byford JR, Shaw LE, Drew MG, Pope GS, Sauer MJ, Darbre PD| anno = 2002 | mese=gennaio| titolo = Oestrogenic activity of parabens in MCF7 human breast cancer cells| rivista = J Steroid Biochem Mol Biol| volume = 80(1)| pagine = 49–60 |url =http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11867263| abstract = x }} </ref> ha evidenziato la capacità dei parabeni di mimare debolmente il comportamento degli [[estrogeni]], ormoni femminili, aventi un ruolo importante nella [[patogenesi]] del tumore al seno. In uno studio preliminare concentrazioni medie di 20 ng/g, nel tessuto, di parabeni sono state rilevate in campioni di tessuto malato<ref name="pmid14745840"> {{cita pubblicazione |autore=Harvey PW, Everett DJ |anno = 2004 |mese=gennaio|titolo=Significance of the detection of esters of p-hydroxybenzoic acid (parabens) in human breast tumours |rivista=Journal of Applied Toxicology |volume=24 (1)|pagine =1–4 |url =http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14745840| abstract = x }}</ref>. La validità di questo studio è dibattuta nella letteratura scientifica<ref name=Harveyetal> {{cita pubblicazione |autore=Harwey PW, Darbre P. |anno = 2004 |mese=gennaio|titolo=Endocrine disrupters and human health: Could estrogenic chemicals in body care cosmetics adversely affect breast cancer incidence in women? A review of evidence and call for further research. |rivista=Journal of Applied Toxicology |volume=24(3)|pagine =167–176 |url =http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15211609?dopt=Abstract&holding=f1000,f1000m,isrctn | abstract = x }}</ref> inizialmente non sono state evidenziate correlazioni causali tra i parabeni e [[Neoplasia|cancro]]<ref>{{cita pubblicazione |autore=Golden R, Gandy J, Vollmer G | anno = 2005 |titolo=A review of the endocrine activity of parabens and implications for potential risks to human health |rivista=Critical Reviews in Toxicology |volume=35 (5)|pagine=435–58 |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16097138 |abstract= x}}</ref>, ma ulteriori studi (2010) hanno dimostrato che l'interazione con l'ambiente ed altri prodotti costituisce fattore di rischio, consigliando strategie per minimizzarlo<ref>{{cita pubblicazione | autore = Darbre PD, Charles AK| anno = 2010 | mese=marzo| titolo = Environmental oestrogens and breast cancer: evidence for combined involvement of dietary, household and cosmetic xenoestrogens.| rivista = Anticancer Res.|volume = 30(3)| pagine =815-827|url =http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16021681}}</ref>; è comunque diffuso il dubbio che i parabeni possano risultare pericolosi per la salute umana. Alcune organizzazioni ed alcuni stati come la Francia, che si rifanno al [[principio di precauzione]], si oppongono al loro utilizzo quotidiano.<ref>New York State Breast Cancer Support and Education Network, [http://www.nysbcsen.org/CancerAndEnvironment.pdf Cancer and the Environment: A Case for the Precautionary Principle].</ref>
Il 3 maggio 2011, in particolare, è stata adottata in [[Francia]] la proposta di legge di Yann Lachaud che vieta l'uso degli [[ftalati]], dei parabeni e degli [[alchilfenoli]], tre categorie di sostanze che interferiscono con il sistema endocrino ([[distruttori endocrini]]). L'elenco dei 400 prodotti farmaceutici contenenti parabeni, sotto forma di esteri metilici o propilici è stata compilata da Le Monde. Il testo è stato depositato al senato il 12 luglio 2011; era stato votato positivamente, a maggioranza assoluta, sia all'Assemblea Nazionale che al Senato della Repubblica, nonostante il contrastante parere del governo<ref> [http://www.scribd.com/doc/56994961/Internazionale-900-03-06-2011] Benkimoun Paul, Sostanze Indesiderabili, in Internazionale 2/9 giugno 2011, trad. da Le Monde, Francia</ref><ref>[http://www.assemblee-nationale.fr/13/cri/2010-2011/20110168.asp#P491_100825 voto del Senato]</ref><ref>[http://www.assemblee-nationale.fr/13/dossiers/interdiction_phtalates.asp%20Proposta%20di%20legge http://www.assemblee-nationale.fr/13/dossiers/interdiction_phtalates.asp Proposta di legge]</ref>.
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