Ardenza: differenze tra le versioni

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Nel [[XVIII secolo]] i terreni di Ardenza erano ripartiti in grosse proprietà quali la Tenuta di Salviano, Tregolo e Cala Mosca, la fattoria de La Rosa, la tenuta della [[Certosa di Pisa|Certosa di Calci]], il podere di Santa Lucia con mulino sul rio Felciaio, dato a livello dalla Certosa ai Michon.
Le principali strade di collegamento alla zona erano la [[Stradario di Livorno|via del Littorale]] o Maremmana che da Livorno scendeva verso [[Rosignano Marittimo|Rosignano]] e le [[Maremma|Maremme]], la via dell'Erbuccia (poi dei Pensieri) che dal Borgo dei Cappuccini arrivava presso la fattoria di Santa Lucia, ove un guado permanente detto "bastorovescio", fatto di pietre acconciate sul letto del Rio Felciaio, immetteva sulla [[Lungomare di Livorno|strada litoranea dei Cavalleggeri]].
Superato il guado del rio Ardenza, la strada Maremmana inizia ad inerpicarsi sul colle di Montenero. Qui, presso il bivio con la strada che attraversando la Banditella arrivava ad Antignano, si racconta che apparve ad un pastorello la sacra immagine della ''Madonna''. Nel [[1603]] vi fu eretta a spese del priore di Montenero una cappella per ricordarne il miracoloso evento. Nel [[1723]] il possidente Giuseppe Gerbaut, proprietario della limitrofa villa detta "a Campo a lupo", l'ampliòla conricostruì unin piccoloforme porticatopiù grandi, forse inglobando la vecchia cappella nella sagrestia, e la fece affrescare a sue spese. NelDanneggiata durante la [[1956seconda guerra mondiale]], lanel cappella[[1955]]-[[1957]] il modesto luogo di culto fu sostituitasostituito dall'attuale chiesa, denominata della Madonna dell'Apparizione, con la facciata rivolta verso Livorno e caratterizzata da unaun grandiosagrande mosaico con la raffigurazione del miracolo.<ref>''La chiesa dell'Apparizione della Madonna di Montenero'', Livorno 1957.</ref>
 
===Dall'Ottocento ai giorni nostri===